A mio parere un film capolavoro, o quantomeno, una delle ragioni per cui mi definisco un “drogato” innamorato perso del cinema di genere italiano. Questo film da solo spiega perché intere legioni di critici criticoni spocchiasnob non hanno mai capito un cacchio di quello che hanno visto (se lo hanno effettivamente mai visto…). Di cosa sto parlando? La Fenech/Giovannona Coscialunga ad esempio, bellissima, ovvio, da perdere la testa, però vogliamo spendere due paroline su quanto fosse brava come attrice? La Signora Wardh in questione fatela recitare ad una nostra “grande” di oggi…la Ferilli? Violante Placido? La Capotondi?..'Spetta, prendo un antispastico per il colon e torno.
Interessante tutta la disamina letta sul volume di Loparco dedicato alla Fenech (Il Corpo dei Settanta) nel quale si discetta sul nuovo femminismo incarnato anche dalla Fenech in questo tipo di pellicole, con l’assassino ammazza modelle, ballerine, borhgesi erotomani, che si rivela come una delle figure più misogine, conservatrici e puritane del cinema, nato per punire l’emancipazione sessuale della donna.
Splendido il commento musicale di Nora Orlandi. Alcune sequenze di Martino sono autentiche pagine di storia del cinema (l’omicidio di Cristina Airoldi al parco, l’agguato a Edwige nel garage, la copula sadomaso con schegge di vetro annesse tra Edwige e Ivan Rassimov) anche se, a dir così, mi sento tanto Guidobaldo Maria Riccardelli con “gli stivali dei soldati”, “gli occhi della madre” e il montaggggio analoggggico"…
Ok, nel finale i colpi di scena sono un po’ accatastati un tanto al chilo, ma si seguono comunque volentieri. Ancora due righe per segnalare che Giusti nel suo Dizionario Stracult padella clamorosamente il film, ambientandolo a Londra (??) e scrivendo una risoluzione della trama che non sta né in cielo né in terra, con rovesciamenti di fronte che ha visto solo lui…si era addormentato a guardare Casa Vianello, dai…
Film che piace molto anche a me, colonna sonora da ascoltare in loop in eterno.
Ho sempre trovato geniale l’idea del cubetto di ghiaccio anche se Gastaldi mi confessò che non era interamente farina del suo sacco e che gli fu suggerita da un romanzo del quale non ricordava il titolo.
Esistono due dvd stranieri dei quali si parla poco, entrambi con audio italiano.
Uno è edito da Koch Media e l’altro (ormai introvabile) della NeoPublishing.
Tutte e due le edizioni hanno extra esclusivi.
Beh in fondo l’idea del cubetto presenta varianti analoghe nel giallo anni 70; ad esempio ne I tre giorni del condor Redford descrive un delitto commesso con un pezzo di ghiaccio appuntito (non ricordo se un proiettile o un punteruolo), che ovviamente si liquefà non lasciando tracce nella ferita inferta alla vittima. Gastaldi copiava spesso da thriller che aveva letto, è cosa nota; ad ogni modo nel film di Martino l’idea mi era piaciuta molto.
Sì, ho anche quello ma fino a giovedi non posso controllare nel dettaglio.
Il master usato, però, è lo stesso per tutte le edizioni del film (NoShame ITA, NoShame USA -NTSC-, Aegida, Koch Media, NeoPublishing).
Le differenze sono negli extra, il dvd NeoPublishing è l’ultimo ad essere uscito ed ha degli extra che non sono apparsi in altre edizioni.
-intervista con George Hilton (26 min)
-audio commentary di Giorgio Brass
-presentazione del film di George Hilton
-foto di scena
stesso master di NoShame e tutte le altre edizioni elencate sopra anche se a dire il vero questa edizione NeoP soffre un po’ di compressione eccessiva (notabile soprattutto nelle scritte dei titoli di testa/coda che appaiono abbastanza “squadrettate” a volte)
ora vado OT, ma la butto li’ lo stesso. Della serie dei gialli della NeoP ho solo “lo strano vizio…” e “tutti i colori del buio” ma ho visto c’e’ anche “Spasmo”. Come si vede quest’ultimo su NeoP? il dvd Cecchi Gori si vede benino anche se non mi sembra il massimo della definizione (un po’ scuro e parecchio pixellato nelle scene buie, con una leggera patina verdastra per tutta la durata del film)
rivisto dopo tanto tempo, veramente bellissimo questo film
attori che più in palla di così non si può, sequenze magnifiche girate da dio, e una storia che riesce a sorprenderti nonostante i suoi eccessi
capolavoro vero
Pensa che io invece, dopo aver a suo tempo letteralmente divorato tutta la filmografia thrilling di Martino, non ho più voglia di rivederli. Cosa che ad esempio non mi è mai successa con Argento.
A me succede pure col famoso pezzo del sabbah in Tutti i colori del buio. I gialli di Martino continuano a piacermi e li riguardo volentieri, ovviamente il paragone con Argento non ha ragion d’essere. Quanto allo “strano vizio”, è quello con le trovate di sceneggiatura più eleganti ma anche il più datato, vedasi finale… però rimane decisamente suggestivo.
Semplicemente adorabile, il mio Martino/thriller preferito.
In Italia è uscito in dvd per la Alan Young, non per la NoShame (anche se c’era sempre De Angelis in mezzo)…
Un accattivante remake turco del film di Martino con tanto di scene copiate pedissequamente e riprodotte (nei limiti del possibile) in maniera fedele al prototipo.
Non so se era lo stesso da te segnalato (il video non c’è più), ma io possiedo anche il remake porno di Lo strano vizio della signora Wardh, intitolato Spasms (titolo internazionale) e realizzato nel 1980 in Turchia dal regista Samim Utku. La mitica attrice Zerrin Doğan ha anche sequenze hard.
