Il film è tratto dal libro omonimo (edito in Italia dalla benemerita Tsunami Edizioni dell’amico Slogun) e narra la storia della nascita e della tragica fine di alcuni componenti del gruppo Black Metal norvegese Mayhem.
Personalmente non sono un esperto del genere musicale in questione ma ho ritenuto opportuno documentarmi un po’ sulla vicenda prima di approcciarmi al film, leggendo poi anche alcune critiche sia al film che al libro devo dire che esco dalla visione estremamente combattuto. Non è un documentario sul Black Metal Norvegese, questo è certo, le altre band non vengono praticamente mai citate se non per poster, magliette e dischi. E’ invece molto concentrato sulle vicende dei protagonisti di una parte fondamentale di quel movimento: Euronymous, Dead, Burzum, Inner Circle. Non si può dire nemmeno che sia un film musicale, giacché per me la grande assente è la musica, ma leggo che nessuno degli eredi ha concesso al regista l’utilizzo dei brani originali, e questa cosa a me è mancata molto.
E’ sicuramente un quadro magari incompleto, su un gruppo di ragazzi che passano il loro tempo ascoltando musica, ubriacandosi, scopando ove possibile e progettando la conquista del mondo (qualcuno), il tutto in un paese la Norvegia, reso in realtà un non luogo, in effetti poteva essere un posto qualunque di una qualunque provincia del mondo.
E’ un film di finzione, nel senso che mi pare si sia preso parecchie libertà nel raccontare la tragica storia dei personaggi (seppur speravo in una maggiore profondità) che però da quel che vedo dalle foto d’epoca si è dato un gran da fare nelle ricostruzioni di luoghi e situazioni. Usa due registri diversi nel mettere in scena le situazioni e i personaggi, sembra canzonarli e prenderli poco sul serio nelle loro ossessioni e manie di grandezza (l’intervista a Varg/Burzum che è poi sicuramente il personaggio che ha ricevuto il trattamento più canzonatorio, con questa sua aurea da cattivo in stile 007), mentre assume un registro molto più serio e drammatico nel mettere in scena le efferatezze, i suicidi (per me la scena del suicidio di Dead è in alcuni momenti insostenibile) e gli omicidi.
Non so credo che tra gli amanti e i puristi del genere musicale, che magari si saranno nutriti della leggenda creata attorno a questi personaggi e a tutti gli accadimenti, ci sarà stato grande dibattito attorno al film, io devo dire che da conoscitore superficiale l’ho apprezzato nonostante un girato un po’ videoclipparo, e qualche momento davvero poco credibile (il taglio dei capelli di Euronymous proprio poco prima di essere ammazzzato…maddai). Dura quasi due ore, ma non mi sono mai annoiato se non forse negli ultimi 20 minuti dove perde un pochino di mordente. Visto su Youtube sottotitolato