Alcuni elementi ricorrenti che ho rimarcato nella filmografia di Luiz Castellini sono:
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il senso di insicurezza e di oppressione rappresentata dalla casa/prigione esposta a minacce che provengono sia dall’interno (le telecamere di Elite Devassa o la pianta maledetta di A Reencarnação do Sexo) che dall’esterno (i motociclisti di Tara - Prazeres Proibidos o i criminali di Orgia das Taras)
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dal punto precedente, ne scaturisce un interesse spiccato per l’arredamento degli interni, con scene che si soffermano su dei quadri, per aggiungere un lato metaforico/metafisico alla scena in questione, o che zoomano su delle statuette atipiche
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i giochi di potere nel nucleo familiare (il rapporto madre/figlia in Tara - Prazeres Proibidos o quello padre/figlia di A Reencarnação do Sexo all’origine del maleficio) o in campo lavorativo (la guardia del corpo di Orgia das Taras o l’impiegato domestico di Elite Devassa, in cui entrambi travalicheranno i propri compiti durante i rispettivi film)
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una conspicua presenza di relazioni lesbiche (in Presídio de Mulheres Violentadas, Tara - Prazeres Proibidos, A Reencarnação do Sexo e l’episodio di Pornô! diretto dal regista, che si focalizza sui giochi erotici tra due studentesse mentre i genitori di una di esse hanno lascato casa libera)
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delle scene di sesso molto intense, anche se soft, comportando diversi partners o portando sull’autoerotismo, per esempio la scena col fallo usato dalle due amanti di A Reencarnação do Sexo, quella del protagonista con tre prostitute in Orgia das Taras, quella tra le due detenute ritmata da una tazza che sbatte contro le sbarre o quella forzata dalle catene nel cortile di un penitenziario in Presídio de Mulheres Violentadas oppure il traumatizzante stupro che riviene più volte in Tara - Prazeres Proibidos)
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un’affiliazione ai generi di altri paesi, in particolare l’Italia o gli Stati Uniti, tanto che alcune produzioni potrebbero sembrare dei film realizzati nel nostro paese: citerei in particolare Orgia das Taras, che richiama alcuni elementi dei film di Francesco Barilli (Il profumo della signora in nero), Tara - Prazeres Proibidos, in cui, per me, si ritrovano alcune atmosfere presenti nei film di Mario Imperoli o Presídio de Mulheres Violentadas, che appare tale quale ad un WIP nostrano, tanto che la versione visionata si intitola Le porno detenute ed é in italiano
P.S.: sono conscio che Presídio de Mulheres Violentadas non é probabilmente stato diretto da Luiz Castellini, come indicato nel post dedicato a questo film, ma dato che si trova nella sua filmografia su IMDB lo includo comunque, parlandone meno che gli altri film di cui si é più sicuri sulla paternità