A fine Settembre tornerò a Londra con i miei due figli. Ieri notte il più grande si è alzato verso mezzanotte per venirmi a dire che lui ha paura e che se non è proprio necessario, non ci vorrebbe andare a Londra. Gli ho detto che condividevo le sue paure, che erano giustificate, ma che in una certa misura rinunciare alla nostra libertà sarebbe come arrendersi ai terroristi e che comunque avremmo affrontato il discorso con calma il giorno successivo, di modo da poter poi fare una scelta più ragionata.
Devo dire che comunque la cosa mi ha un po’ scosso, nel senso che io so bene qual’è la mia scelta al riguardo, e per certi versi l’età mi ha portato ad essere un po’ più fatalista, ma ora devo cercare di spiegare tutto ad un “ragazzo” di 13 anni.
A voi è già capitato di affrontare questo discorso ? O come lo fareste ?
Mah… La verità è che, secondo me, il fenomeno viene ingigantito dai media.
Negli anni 70 la situazione terrorismo in Europa era ben peggiore, tra Brigate Rosse, ETA, Baader Meinhof, IRA e tutto il resto.
Non ho dati alla mano ma sono certo che all’epoca ci siano stati molti più morti per mano del terrorismo rispetto a questo preciso momento storico. Capisco che un ragazzino possa essere suggestionato (io da piccolo avevo un po’ paura dei sequestri visto che conoscevo personalmente 2 sequestrati e che lo stesso mio padre avrebbe potuto essere un bersaglio allettante per i sequestratori) ma questo non ha minimamente cambiato la mia vita e le mie abitudini. E ora come ora sono in giro per l’Europa a vedere concerti e questa fobia dei possibili attacchi terroristici in questo tipo di contesto non mi sfiora minimamente. Qualche giorno fa ero a Berlino, ora sono a Copenhagen, poi andrò a Donington, dopo ancora andrò a Lisbona e Madrid, e così fino a luglio. Ho fiducia nei controlli da parte di chi deve vigilare sulla sicurezza del pubblico (i controlli prima dei concerti sono estremamente rigorosi) e non saranno certo un paio di sbarbacazzi criminali a negarmi il piacere di rockeggiare in giro per l’Europa con la mia band preferita. E nessuno mi toglierà il gusto di viaggiare, non esiste proprio.
Per me il succo, per quanto banale, è: “non vedo perché questi sfigati debbano toglierti il gusto di fare qualcosa che ti piace e che hai tutto il diritto di fare”, ed è quello che direi a mio figlio se mi trovassi in una situazione come la tua.
E sicuramente l’aspetto mediatico è un fattore importantissimo, pensa che quando eri ragazzino tu, al massimo avevi i telegiornali e i giornali, oggi hanno a disposizione una miriade di fonti di informazione, ma soprattutto, di disinformazione, che non agevolano il compito, anche se di base io sono esattamente sulle tue posizioni
Non ti invidio, Venticello carissimo: ai tuoi figlioli, nonchè a tutti i piccini che nascono, è capitato di crescere in un mondaccio. Non che noialtri nati nei '70 avessimo a che fare col paradiso, ma parecchie cose sono peggiorate, i “rapporti umani” in primis. Dice bene Brass quando parla di “ingigantimento” da parte dei media, ma “ai nostri tempi” (dopo i 35, si può usare con vanto e orgoglio tale espressione un pò desueta…) c’era un’altra atmosfera. Se poi è colpa di internet, Facebook, Twitter, delle notizie che comunque in generale corrono molto (troppo?) veloci, non lo so: non sono un sociologo, nè un sapientone coltissimo UND laureato (per fortuna…) onniscente e sicuro nel dare risposte. Ma l’aria MONDIALE che tira, poche balle, non è affatto buona…
P.S. Come dicevano all’inizio de “L’odio”? “Fino a qui tutto bene…il problema è l’atterraggio”. Ecco, appunto.
Io credo che dovresti partire dalla paura e di come considerarla un sentimento assolutamente umano e naturale, così come dare peso anche al coraggio di affrontarle. A mio avviso è un bene che ha sviluppato questa sensibilità.
Sicuramente per tuo figlio è anche la paura del momento (che è poi, in parte, ciò che sperano di instillare nella gente questi “simpaticoni”), e contro quella mi sa che ci si fa ben poco. Puoi però spiegargli serenamente che questi episodi ahimè ci sono da tanto tempo e ancor più ahimè ci saranno sempre visto che ci sono persone malate disposte a fare certe cose, che sia in nome di dio (secondo loro) o di chissà chi. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta ricordare cosa fece, e non era un terrorista ma un “semplice” cretino, quel ragazzo in un’isola norvegese dove massacrò decine di giovani pochi anni fa. O negli Stati Uniti dove ogni tanto qualcuno si sveglia con la luna storta e, complice la facilità di avere armi, fa una strage in un centro commerciale o campus o altro. Insomma, devi riuscire a far vedere a tuo figlio il bicchiere mezzo pieno, un periodo a Londra con la famiglia e un’ottima occasione per stare in un paese nuovo, imparare l’inglese e conoscere amici al di fuori dell’Italia.
Una cosa comunque è certa, non è giusto togliere ad un bimbo la serenità che è normale che abbia alla sua età, fanculo ai bastardi.
Tutto vero e condivisibile ovviamente
mò ci vuole la cosa che mi ha scosso di più per forza di cose è stato l’attentato a Manchester, anche se in termini generali è il colpire a caso nel mucchio che proprio mi rende più instabile e pure del periodo buio italiano quello che più mi ha sempre sconvolto sono stati gli attentati sui treni e alla stazione di bologna
bene hanno fatto comunque a manchester a riorganizzare il concerto, persino più in grande, in tempo pressochè reale, di sicuro non sarà con gli slogan viva l’ammore che si potrà sconfiggere questo genere di azioni, ma però l’affermare che non sono queste ragazzine a vivere in modo sbagliato la propria vita ma una testa di merda che si fa esplodere è importante
giusto su questo aspetto ciò che non mi torna è che a scuola di mia figlia non hanno praticamente parlato per niente dell’attentato di manchester, a meno che non sia stata mia figlia che si è turbata e l’ha rimosso, ma lo trovo profondamente sbagliato perchè seppure molto lontani geograficamente hanno colpito per l’appunto ragazzine del tutto simili per età e vita a loro, e questo dovrebbe riguardarle molto più di quanto sembra
per il resto oltre che dirle di stare in campana ma di vivere la propria vita lo stesso io non so cosa spiegargli di più ecco
Non c’è molto altro da aggiungere in effetti, purtroppo. Anche sul fatto di stare in campana, non è che si può dire a una ragazzina/ragazzino di evitare piazze, concerti, raduni, stazioni e aeroporti. Un certo fatalismo di fondo diventa necessario, sperando che l’intelligence italiana lavori come si deve, perché qui la cosa fondamentale è individuare prima questi beduini del cazzo e rimpatriarli nei loro paesi arabi di merda il più velocemente possibile.
sarà difficile spiegare anche l’attentato a Teheran
ma come babbo? non sono sempre loro???
siccome i figli di Venticello non sono dei minchioni capiranno che le probabilità (e la sfiga) di trovarsi in situazioni del genere sono veramente scarse, scarse quanto la possibilità di venire investiti da un cafone ubriaco che ha appena rubato una macchina e vuole divertirsi a Montichiari.
certo, le probabilità aumentano se Gentle Breeze porta la sua famiglia in vacanza in Siria… e poi a settembre a Londra non ci dovrebbero essere altre elezioni :suspicio:
Ho sentito in questi giorni per radio le dichiarazioni della mamma italiana di uno dei tre attentatori.
A questa il cervello è completamente andato in fumo… un’italiana convertita all’islam, che fu hippy, figlia dei fiori e chi più ne ha più ne metta…
Forse anch’io, con una madre del genere, sarei diventato terrorista dell’isis…
Almeno è una che non difende il figlio, anzi lo condanna nettamente. Poi è vero che certa gente nella vita non sa che cazzo fare veramente, andando da un estremo all’altro. Come un Giovanni Lindo Ferretti, passato dell’estrema sinistra all’integralismo cattolico: lampante che abbia problemi seri…
Non difenderà il figlio (indifendibile, ovviamente), ma come kaiser l’ha tirato su? Mica tanto bene, direi, quindi anche lei poteva fare di meglio…
Pare che il giovanotto, prima di andare a Londra, non fosse affatto un estremista. Si è radicalizzato in Gran Bretagna, facendosi “ammaliare” dai video di propaganda dell’Isis. Sintomo, anche qui, di una certa qual “debolezza”…
Eh sì, evidentemente a livello inconscio era parecchio “instabile” e facilmente condizionabile.
Ieri sera la sciura, tra un inshallah e l’altro, alla trasmissione di Formigli ha detto che il figlio forse è in paradiso…
Da ricovero, oltre che essere inquietante.
senza cattiveria nel mio palazzo ho sotto di me un numero indecifrabile di pachistani o soilcazzo che sfuggono alle leggi fisiche di corpi inseriti in uno spazio, mi impestano la casa di aglio strafritto nell’olio fiat e non mi preoccupano, gli ho pure regalato due divani sui quali credo ci dormano in 12 ciascuno tanto sono pure piccoletti
sopra ho dei ragazzi credo egiziani, ogni tanto si scordano volante lo scarico della lavatrice e hanno già inondato tre volte di acqua saponata le scale, ma a parte quello sono pure simpatici
c’è pure un’altra coppia di chissà dove, moglie bella ragazza anche se molto velata, marito mi sembra abbastanza osservante e se incroci lo sguardo con la moglie ha già l’espressione di chi vorrebbe menarti, ma basta guardarla quando il marito è distratto
e poi alla fine c’è una tizia italiana convertita, marito ancora capito chi cazzo è
un fantasma, non si vede mai
ecco quella sì, mi inquieta e abbestia pure
Se ha detto che il figlio forse è in paradiso, allora è un pò scema, indubbiamente. Per Polla: dovessi scommettere un paio di euro su un ipotetico “tototerrorismo”, direi che fra i soggetti da te indicati quelli più “a rischio” sono sicuramente l’italiana convertita e il marito “fantasmatico”. Fossimo in un film, avresti già dovuto avvertire le cosiddette “autorità competenti”, e magari anche i servizi segreti…