L'Unabomber italiano

Apro il topic (mi pare che non esista ancora una discussione a lui dedicata) viste le recenti novità sul caso Unabomber.
Molto probabilmente conoscerete già tutti la storia di questo folle dinamitardo che da 12 anni si diverte a piazzare congegni esplosivi a cavallo tra Veneto e Friuli (ad una decina di km da casa mia, fra l’altro).

In caso contrario potrete rinfrescarvi la memoria cliccando il seguente link:

Le recenti novità, derivate da una fuga di notizie tanto imprevista quanto sgradita ai magistrati, le potete invece apprendere da queste fonti:

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608271000254871/200608271000254871.html

http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=3050637&Luogo=Main&Data=2006-8-29&Pagina=1

Ricordo che il dinamitardo in questione non ha ancora fatto vittime, ma la cosa che fa più incazzare è che i suoi obiettivi sono chiaramente bambini e donne, specialmente anziane. Magari è un rancore che serba da anni e questi attentati sono una sua specie di vendetta verso queste categorie di persone…

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Ora, non per dire, ma una affermazione tipo “i suoi obiettivi sono bambini e donne” è un pò così…non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che lui abbandona l’ordigno, non che prende i bimbetti per mano e ci dice “vai un pò a toccare quel robo là”…

Poi magari mi sbaglio, eh, ma credo sia un caso…

Non sono d’accordo. Il più delle volte gli ordigni sono pennarelli oppure ovetti delle sorprese, se non addirittura bottiglie contenenti messaggi e lasciate in riva al mare, un po’ come quelle dei naufraghi, quindi tutti oggetti potenzialmenti più addocchiati dai ragazzini.
Per quanto riguarda le donne: altri esplosivi erano contenuti in tubetti di concentrato di pomodoro e comunque prodotti alimentari, principalmente acquistati dalle donne al supermercato. Oppure ancora sistemava gli esplosivi nelle candele in chiesa, quelle appositamente lasciate per i fedeli (spesso utilizzate da anziani e bambini, più di rado da adulti o in cimitero), o ancora nei lumini in cimitero (questo per le anziane).

Dopo tutto non era un’affermazione del tutto infondata. :wink:

Unabomber non si schiera contro una tipologia umana ben definita, le sue maccaniche portano più verso la mera devastazione…non penso sia politicamente schierato, come molti affermano, ma bensì nazionalista per imprinting con un odio pressochè infinito verso tutto e tutti…a parte che non credo nella figura del killer solitario ma piuttosto in un gruppo di professionisti ben organizzati e, ovviamente mi duole dirlo, penso non lo/li prenderanno mai…ben contento di essere smentito naturally…

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Voi dite che cerchi anche l’omicidio o solo il ferimento (grave) delle vittime?

Beh se le voleva ammazzare di sicuro avrebbe messo più esplosivo…

Esattamente. Chiunque sia è un uomo incredibilmente furbo ed intelligente. Oltre 10 anni senza farsi beccare, scelta degli oggetti oculata per colpire determinati soggetti ed utilizzo della giusta quantità per ferire e non per ammazzare.

Chi ci dice che trattisi sempre della medesima persona?

Probabilmente per il modus operandi, sempre lo stesso, e per la zona d’azione, ma nulla è da escludere.

Effettivamente si era pensato (riporto quel che ho letto da strambe idee giornali locali e dalle chiacchiere paesane) addirittura al terrorismo di sinistra…

Eh lo so… ma il modus operandi può essere benissimo “clonato” visto che le prove sono solo virtuali e te le spiattellano in TV e sui gggiornali.

nel frattempo gli ultimi sviluppi sul caso penso li abbiate seguiti tutti

l’ingegnere dal nome strano è stato accusato e poi anche provato a incastrare grazie ad una superperizia, se non che l’ingegnere pare sia riuscito a smontare questa superperizia neanche fosse stata un castello di lego e adesso a essere indagato per un discreto elenchino di accuse c’è il perito dell’accusa

che poi questo perito non è che sia esattamente il primo cretinetti preso per strada, è pur sempre il direttore di so che laboratorio di microbiologia criminale o qualcosa del genere, per cui, pur non essendo stati rivelati i dettagli, è difficile pensare che abbia impostato un tarocco senza farlo con tutta la professionalità del caso

è chiaro che se da anni ormai l’ingegnere è sotto chissà quali controlli segreti e non, sia che egli sia veramente l’unabomber o a maggior ragione che con questa storia non c’entri un cazzo, gli tocca stare sempre in allerta e difendersi in ogni sede con le unghie e con i denti

però che nell’arco di poche ore riesca a smontare un tarocco che per quanto detto si prefigura essere fatto con tutta la professionalità reperibile significa che comunque questo ingegnere la sa lunga parecchio assai…

Forse ha avvocati coi controcoglioni,che han capito che tutta 'sta storia è comunque ricca pastura,sia come “visibilità” che economicamente.Certo che se l’ingegnere risulta effettivamente innocente,si merita un congruo abbondante risarcimento da parte dello Stato…

Bellissimo podcast sul caso dell’unabomber italiano, completissimo ed esaustivo a cura di Marco Masiano:

Qui il podcast:

Notevoli anche se decisamente più riassuntive, le due puntate dedicate al caso in Indagini di Stefano Nazzi.

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Il “povero” Zornitta si mette in prima fila come volontario per eventuali prelievi di DNA:

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Se il DNA di Zornitta avesse coinciso con quello rinvenuto dalle tracce di saliva sull’uovo nel supermercato state certi che lo avrebbero messo dentro e gettata la chiave pure se avessero continuato a esplodere bombe e bombette.

Non si può escludere nulla ma pare che la preparazione richiedeva competenze che mediamente poteva avere dal soldato artigliere specializzato nella preparazione di esplosivi in su. Va da se che molti ex membri di “stay behind” “Gladio” vennero ipotizzati come artefici a un certo punto.

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