Altra lacuna che ho colmato, con piacere perché il film è davvero bello. Chiaramente inattendibile dal punto di vista della droga, è comunque ben interpretato ed ottimamente diretto, con una cinepresa mobile, lunghi piani-sequenza e una fotografia inquietante. Sempre bellissima Kim Novak, ma nel cast spicca soprattutto (per me) il grandissimo Robert Strauss, doppiato da Luigi Pavese.
Dvd Ermitage, purtroppo.
Del dvd dovrebbe esserci anche l’edizione Cult Media, compresa nel cofanetto dedicato a Preminger uscito qualche anno fa: la qualità dovrebbe essere migliore rispetto all’Ermitage ma non ho ancora controllato perché non ho rivisto il film, sul cui giudizio positivo concordo in linea di massima con Renato.
Peccato sia uscito in Italia per Ermitage, io ne posseggo un’edizione della Warner uscita all’estero, con master eccelso (durata 1:59:07) e come extra un documentario di 20 minuti dal titolo “Shoot up, shoot out: the story behind the man with the golden arm”, in cui parlano del film due o tre critici americani, la figlia di Preminger, il figlio di Bernstein, oltre a materiale d’archivio su Preminger.
Il film è uno dei capolavori della storia del cinema, e all’epoca scardinò la morale pubblica trattando apertamente e crudamente il tema della droga, andando incontro anche a scontri con la censura.
Uno dei ruoli migliori per Sinatra e la Novak.
Perchè? nell’extra tra l’altro, viene analizzata l’interpretazione della crisi d’astinenza di Sinatra, e un critico afferma che “The voice” si recò in diversi centri per la cura della tossicodipendenza a studiare casi reali, in modo tale da recitare realisticamente.
Non discutevo il livello dell’interpretazione di Sinatra, ma il fatto che l’impressione che si ha dal film è che lui riesca ad uscire dalla dipendenza da eroina dopo una sola crisi d’astinenza…
comunque, per tornare alla giusta osservazione che hai fatto, non ricordo se nell’extra o già nel film si dice che Sinatra è rimasto chiuso in casa per mano della Novak per tre giorni