Il Blues…senza di esso, non ci sarebbe il Jazz, il Rock, niente Beatles, Rolling Stones, Battisti e Led Zeppelin…Leggenda vuole che il blues nasca da questi cantautori solitari nel delta del Mississippi, e purtroppo questa leggenda razzista e maschilista ha completamente rimosso dalla storia le superstar del Blues degli anni 20:
Il film di Wolfe (e la piece teatrale da cui è tratto) cerca di rimettere un po’ le cose a posto raccontando questa storia misconosciuta. E il film è caruccio, uno spaccato di un’epoca coi suoi problemi tecnici d’incisione, il razzismo e l’apartheid, appunto interessante e poco più, ma poi c’è lui, questo Chadwick Boseman meglio conosciuto per la robaccia tipo Avengers (se si eccettua Get on up in cui interpreta James Brown), e qui ha una parte in teoria ritagliata di lato, il trombettista genio che vuole più creatività, ma poi si prende la scena con due assoli recitativi da brividi. Ecco, il film è tutto lì, con lui dimagrito e divorato dal cancro al colon (senza che nessuno lo sapesse), che fa l’ultima intepretazione della vita, dando letteralmente tutto se stesso. Una magia.