Machete (Ethan Marquis, Robert Rodriguez, 2010)

Visto finalmente il dvd da noleggio.
Un film con tutti gli elementi giusti nel suo genere, violenza ironica, belle donne, azione, e personaggi demenziali.
La scena iniziale!!! quella si che mi ha tenuto appiccicato allo schermo…:rolleyes:

Leggendaria la battuta “sento il suo sguardo fin dentro l’utero” pronunciata da una delle 2

Visto nel buon BD prestatomi dal solito amico entusiasta… Se non era per i pensieri impuri, alcuni piu’ perversi di altri, su Jessica, Michelle e tutta quella vagonata di pussy presente, non sarei arrivato alla fine… Ma la speranza di una gangbang tra le protagoniste, mi ha fatto arrivare al dunque. Cosmodrome, 1000 volte meglio di come avrei scritto io, ha centrato il punto da me condiviso. Rodriguez attualmente mi pare bravo a ciappinare con effetto vintage, ospiti d’onore e trailer vari…

Visto a suo tempo, ma non avendolo ancora recensito, ne approfitto ora che l’ho rivisto prima di guardare il suo seguito… che dire? Mi son divertito tantissimo dall’inizio alla fine e, seppur nella sua “esagerazione”, m’è piaciuto molto di piu’ del suo seguito… poi vedere Steven Seagal combattere con lui è stato uno spettacolo, ma, non solo… Michelle Rodriguez è sempre bellissima!!! :smiley:

//youtu.be/anM5KuyMBac

mi associo alla minoranza, ben rappresentata da Cosmodrome e Jack Carter. Alla fine Machete mi ha quasi indispettito. E’ talmente plastica l’intenzione di Rodriguez di scrutarsi l’ombelico e sghignazzarne con i suoi estimatori (e io sarei tra quelli), di fare un film che non è un film, piuttosto un collage di citazioni, ammiccamenti, pretesti, belle figliole ed esagerazioni un tanto al chilo, che alla fine mi scatta la reazione opposta: il fastidio.

Rodriguez ci marcia oramai clamorosamente, persegue la regola del “tanto più extralarge e sborone, tanto più figo”, e allora niente sceneggiatura, tutto è dato per scontato, perché tanto “stiamo scherzando”. Il sottinteso con lo spettatore è continuo, non conta un cazzo niente, è solo un pretesto per fare casino, godersi le belle fighe e fare ammuina. Tarantino, che pure non si tira indietro quando c’è da pigiare sull’acceleratore, rimane di tutt’altra pasta. Quentin continua a fare film, Rodriguez cazzeggia, si diverte, è un onanista dell’exploitation, ci sguazza come un maiale nel fango, e se ne gloria.

Mi ha stupito l’uso della CG, di bassa macelleria. Le esplosioni di sangue, interiora e organi sono ai livelli delle produzioni Asylum, da un genietto come Rodriguez mi sarei aspettato ben altra finezza cinefila. Danny Trejo è allucinante come protagonista; di Clint Eastowood Sergio Leone diceva che aveva due espressioni, col cappello e senza, beh Trejo non ne ha manco una. In confronto i coltelloni che impugna per tutto il film hanno un curriculum iridato all’Actor Studio. Per quale assurdo motivo poi l’agente di Polizia Jessica Alba gira vestita sempre e solo con pantaloni attillatissimi, scarpe col tacco e messa in piega appena fatta? Mi immagino gli inseguimenti nei vicoli sugli stivaletti a stiletto…come no. Poi c’è la scena - del tutto gratuita e immotivata - della doccia nuda, che non ha alcuna funzione se non quella di dire: “hai visto, Jessica te la becchi pure nuda, grazie di aver pagato il biglietto!”. E invece pure quello è finto, poiché come è noto la Alba è stata spogliata al computer. Di cliché in cliché, Michelle Rodriguez invece deve accontentare i feticisti del genere “chica tosta che ti spacca il setto nasale”. Quando la accecano, sai perfettamente che dopo poco tornerà con la benda sull’occhio; intendo, non c’è nulla che possa veramente sorprenderti, Machete va esattamente, inesorabilmente, nella direzione che ti aspetti, come un treno senza macchnista sui binari.
Mah, sarà una fortuna se tra sequel, spin off, remake, prequel, crossover e reboot avremo in totale solo i tre titoli preventivati sin qui.

Bah, tutto sta a “stare al gioco”: hai perfettamente ragione dicendo “Tarantino è di tutt’altra pasta”, e soprattutto centri la questione affermando che lui “continua a fare film”. Ma appunto Rodriguez ti dice, se hai già conoscenza del suo “modus operandi” cinematografico, chiaro e netto “questo è il mio universo, e se ti pare prevedibile, meglio ancora, vuole dire che mi hai capito!”. Insomma, Tarantino fa “cinema cinema”, anzi Cinema tout-court, mentre il texano è una specie di imbonitore da fiera. Ma è pur sempre talentuoso,onesto, e non pretende di essere quello che NON è. L’unico problema, sinceramente, è che fa TROPPI film. Al contrario di Quentin…

Rodriguez ha talento senza ombra di dubbio, ha fatto ottimi film (in numero minore rispetto a quelli meno buoni, ma li ha fatti) ed è ammirevole nel saper gestire una produzione in ogni suo aspetto. Infatti mi ritengo senza problemi un suo estimatore. Detto questo, anzi, proprio per questo, l’uso degli effettacci in computer grafica di questo film, o la assoluta prevedibilità/gratuità di ogni situazione, dialogo e battuta, mi hanno sorpreso in negativo stavolta. Mi è sembrato passare il segno, anche per il “gioco” al quale Rodriguez abitualmente gioca.

Sono sicuramente anch’io un estimatore di Rodriguez, indi in buona parte quoto. Ma sottolineo piuttosto come la qualità di certi effetti digitali sia secondo me a bella posta un po’ scarsa (e comunque meglio di un medio filmaccio Asylum…), onde quasi esaltare la “fumettosita’” delle situazioni. E guarda caso la sontuosita’ visiva, tanto elegante e ricercata, dell’ultimo “Sin city” mi ha lasciato ben più freddo, e molto meno divertito…