Anche perché nella scena in cui si risveglia nuda dalla sbronza, assieme alla madre, a differenza di quest’ultima lei è censurata dai capelli palesemente incollati sulle bocce.
Mah, io vado controcorrente, per me è l’ennesimo brutto film di Rodriguez, che ai fasti di “El Mariachi” e “Dal tramonto all’alba” non ci torna proprio più. Mi aspettavo i fuochi d’artificio e invece è un film tirato via e a tratti noioso. Ho l’impressione che Rodriguez lo abbia fatto dopo anni di annunci e rinvii più per accontentare Trejo e i fan, come poi dice chiaramente in uno speciale. Le situazioni divertenti non mancano, ma sono poche e diluite: giusto i combattimenti e il brevissimo, esilarante spot con cui viene presentato il personaggio di Tom Savini. Per il resto è un film scritto e montato male, con Rodriguez che si ostina a usare brutti effetti digitali per lo splatter, il che a volte avvicina il film più alle produzioni Asylum che all’exploitation '70 a cui si dovrebbe rifare.
Danny Trejo è ancora una montagna, ma secondo me ormai è troppo vecchio per questo personaggio. A 50 anni (cioè ai tempi di “Desperado”) sarebbe stato perfetto, ma ora va per i 70 e si vede, soprattutto nei movimenti. Nelle scene di combattimento il montaggio prende spesso il suo posto.
Il personaggio di Machete, per essere un film incentrato sulla vendetta, è debole. Invece di cercare, come in tutta la filmografia del genere, è lui ad essere cercato. In più
La moglie si vede per due secondi prima di essere ammazzata da Torrez, la figlia non si vede per niente, che certo non ti fa immedesimare con il suo desiderio di vendetta
Un altro difetto tipico di questi revival è l’eccesso di personaggi/attori. Praticamente ci sono 4 villain principali che si rubano la scena, più un paio di supersgherri (Savini e il sicario di Booth), più il solito stuolo di tirapiedi. Aggiungiamo che
ci sarebbe pure il capo dei federali che tradisce Machete all’inizio del film e che viene dimenticato dalla sceneggiatura, come del resto il killer interpretato da Tom Savini dopo l’omicidio di Padre
E alla fine è tutto troppo dispersivo per essere davvero divertente. A parte il bravissimo Jeff Fahey, davvero una sorpresa, gli altri attori sono svogliati, dai bolsi Seagal & Johnson, al solito De Niro gigione.
Insomma per me è stato qualche sprazzo di divertimento, e per il resto da dimenticare.
Comunque oscar della figaggine assoluta a Mayra Leal e alle due gemelle infermiere.