Intanto l’ho visto nella versione restaurata intitolato FRANCO E CICCIO, MACISTE CONTRO ERCOLE NELLA VALLE DEI GUAI, forse qualcuno potrà spiegarmi l’aggiunta della coppia nel titolo. Che sia un espediente a posteriori? I titoli di testa si aprono con cartello con i nomi di Franco e Ciccio come se fossero al solito i protagonisti del film. Invece, tolta una fugacissima apparizione, non compaiono che dal 39esimo minuto e stanno in cena per un tempo molto ridotto.
I veri mattatori del film sono vianello e carotenuto, duo assolutamente navigato e ottimamente assortito che regge sulle proprie spalle tutta la prima metà del film. Battute continue che stampano tantissimi sorrisi e strappano più di una risata, hanno un ottimo senso del ritmo…reggono davvero da soli quella che altrimenti sarebbe una baracca un po’ stupidotta parodistica dei miti greci.
Nella seconda parte le cose si fanno più interessanti. Il duo vianello-carotenuto è coadiuvato dalla piega un po’ più “fantasy” che prende la vicenda. Con tutta la parte nell’antro della maga Circe (Bice Valori). Ci si sbizzarrisce un po’ con la fantasia, tra scenografie di richiamo fantasy, magie e trovate strampalate. Entra in scena il duo siciliano che apporta giusto qualche battuta azzeccata, ma senza nulla aggiungere all’economia del film che è ormai a tutti gli effetti della coppia vianello-carotenuto.
Fa piacere rivedere la mondaini e il sempre simpaticissimo bramieri a suo perfetto agio nei panni di un vigile. Nota di merito per il finale azzeccato in cui i 2 comici tirano fuori un altro gustoso siparietto comico da gag quasi televisiva.
Alla fine è un film gradevole e leggero, volutamente un po’ scemotto che il duo vianello-carotenuto gestisce con molto mestiere e piglio sicuro. Non lo annovero assolutamente nella filmografia di franco e ciccio e credo che i loro nomi siano stati sfruttati più che altri come specchietto per le allodole
Resta però un bell’esempio di parodia e di episodio minore della comicità italiana
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