Madre! (Mother! - Darren Aronofsky 2017)

Appena tornato dalla visione di uno dei miei film più attesi dell’anno. Allora…

È bello sapere che al giorno d’oggi, tra film di supereroi, mania retro, sequel-remake-reboot e tanta altra roba che finita la stagione non si caca più nessuno perché creata apposta per la fruizione immediata, quindi veloce e semplice, possa ancora uscire nelle sale un film del genere. Un’opera assolutamente personale dove si legge la firma dell’autore praticamente in ogni frame, un’opera che, nel bene e nel male, ti rimane dentro (oddio, a meno che tu non abbia niente dentro), un pugno nello stomaco, che fa riflettere, che ti pone delle domande, dei dubbi su noi, il mondo, l’umanità, la religione, il presente… su tutto. Un film che è un horror-paranoico alla polanski (repulsion, rosemary’s baby, l’inquilino), un kammerspiel surrealista alla Buñuel (l’angelo sterminatore) ma ci si può vedere anche lynch, cronenberg… un film in soggettiva, non nel senso stretto del termine, tipo hardcore, ma che ti fa entrare totalmente nel personaggio anche per come è ripreso. Praticamente le inquadrature si dividono tra dietro la spalla di lei (la camera è proprio appiccicata dietro a lei), i suoi primi piani strettissimi e quello che vede. Senti letteralmente tutto quello che sente lei. Quello che le succede è un incubo assurdo, quasi comico, a tratti, che viviamo in prima persona. È un thriller angosciante (veramente tanto, in alcuni momenti, ti mette un nervoso allucinante), pieno di simbolismi, di metafore, è anche una parabola, un’allegoria dei giorni nostri, uno specchio in cui riflettersi raccontato attraverso la genesi, dove Lui (con la maiuscola, ovviamente) è Dio, lei è praticamente Madre Natura, la casa è la terra (e lei vuole renderla perfetta mettendola a posto da cima a fondo), il nulla intorno è lo spazio, Harris è Adamo, la Pfeiffer è Eva, i due figli sono Caino e Abele, tutta quella gente nella casa è praticamente la sovrappopolazione terrestre che porterà al caos totale e alla distruzione totale della casa/terra (tema caro ad Aronosky e uno degli spunti per questo film), gli adepti di Dio “mangiano” letteralmente il corpo di cristo (come facciamo ogni domenica in chiesa) ecc… C’è anche il discorso femminista e dell’egoismo dell’uomo/Dio-religione (io sono il tuo Dio, non avrai altro Dio all’infuori di me)/società fallocentrica (finalmente sono riuscito ad usare questo termine!) che viene prima di tutto, prima di lei, che fa di tutto per loro (ma non è mai abbastanza), prima del loro figlio, addirittura… Vorrei ascoltare il punto di vista di una donna, a riguardo. Ma ci sono tanti piani di lettura, questo film è tanta roba, è anche per questo che m’è piaciuto. Quando un’opera ti fa andare il cervello, ti fa venire voglia di informarti di più sulle cose, di rivederlo per capirlo meglio… per me ha già vinto ed è già uno dei migliori dell’anno a prescindere. Un amante dell’arte e della cultura come me, che tiene alla sua intelligenza e che la vuole nutrire il più possibile, non può non apprezzare tutto questo. C’è ancora della roba a cui non sono riuscito a trovare un significato (che cazzo è quel piscio che si beve lei ogni tanto?) ma va bene così, deve esserci anche il dubbio, deve esserci anche qualcosa che non si capisce… che poi, alla fine chi è che sa tutto? Quanto non sappiamo ancora? Cazzo, ora che ci penso, forse quella cosa potrebbe rappresentare proprio questo? Non c’avevo pensato! Visto? Mentre scrivo il mio cervello ha tirato fuori un’altra cosa! Ma quanto sono bravo!Secondo me un film importante, che va visto assolutamente. Può non piacere, certo, è un film con immagini molto forti che disturbano, ma il punto è proprio questo: bisogna essere disturbati, ogni tanto, bisogna che qualcuno ci dia uno schiaffo in faccia per capire le cose, bisogna usare il cervello ogni tanto. Il mondo non è tutto rose e fiori, la realtà non è solo “e vissero per sempre felici e contenti” e se molti (moltissimi, purtroppo, vedi le recensioni e il botteghino) non capiscono questo concetto e non si decidono ad uscire dalla loro “bolla” di felicità illusoria (mamma mia che espressione!)… beh, siamo nella merda.

Guardatelo, cazzo!

Un film che cresce dopo la visione, rimanendo più impresso nei suoi pregi che nei suoi difetti, almeno per me.
Amo molto il cinema di Aronofsky, con l’eccezione di Noah e dell’Albero della vita.
Mother! lo colloco un po’ a metà strada tra i suoi film più riusciti e quelli più ridondanti.

Dovendo fare una divisione scioccamente numerica, direi che ci sono 3 aspetti che mi hanno colpito e 3 che mi hanno infastidito:

Perchè sì:

  • Il racconto è incalzante e non annoia mai
  • Il film parte in una maniera (sembra quasi un blando remake di Rosemary’s Baby), ma poi prende strade imprevedibili
  • Aronofsky sa gestire lo spazio, il movimento dei personaggi all’interno dell’inquadratura, la mobilità della camera (penso alle scene dell’esplosione del caos o alla lotta fratricida tra i figli di Ed Harris) in modo incredibile.

Perchè no

  • I visual effect sono terribili e pacchiani (soprattutto le fiamme), privi di quel mistero e di quella magia che dovrebbe avere un film come questo
  • E’ troppo metaforico
  • Le letture sono tante, ma tutte poco sorprendenti

Tornando al paragone col film di Polanski, così accentuato anche nel trailer, in un certo senso Aronofsky si spinge anche oltre: se in Rosemary’s Baby era il demonio a tentare l’artista, qui è l’arte stessa che diventa passione demoniaca e distruttrice.

Nelle sale lo stanno già smontando, il film è un flop mondiale. A Venezia ci sono state stroncature ferocissime (con Mereghetti ovviamente in testa), ma anche strenui difensori. Sicuramente l’opera più controversa del 2017. Me lo vedrò in br…
P.S. Per quanto riguarda Aronofsky, io invece sono fra quelli che considera, a dispetto di vari difetti, “L’albero della vita” un grande film incompreso. Dopo 11 anni, merita ancora la giusta attenzione e ampia rivalutazione…

È ovvio. Un film del genere non può piacere alla massa. Se è roba che non li “rassicura”, che la loro mente non accetta, lo rigettano a prescindere, senza provare a capirlo. Non m’aspettavo altro da un pubblico che fa diventare un film come jurassic world il terzo incasso della storia…

Se potete, acchiappatelo prima che ve lo tolgano. Questo va visto a priori. Non deve necessariamente piacervi, ma va visto. Io stanotte, nel letto, non riuscivo a togliermelo dalla testa.

Devo vederlo. Se è all’altezza de Il cigno nero allora è un gran film. Rimasi estasiato da quell’Aronofsky.

Dipende. Anch’io ho adorato il cigno nero ma questo è veramente diverso per paragonarli.

http://www.hollywoodreporter.com/news/martin-scorsese-rotten-tomatoes-box-office-obsession-why-mother-was-misjudged-guest-column-1047286

Lo zio Marty, dopo averlo visto ingiustamente massacrato da tutti, si è sentito in dovere di scendere in campo, difendere il film e già che c’è, dire la sua su come va l’industria oggi e la rilevanza assurda di un sito del cazzo come rotten tomatoes e delle recensioni di oggi in generale…:mad:

Gli voglio bene più di prima…

Appena letto. Un articolo davvero “illuminante”. Anche se ultrasettantenne, Scorsese non ha perso un grammo di lucidità, intelligenza e capacità analitica (non è un Vittorio Feltri, quindi…). Dovrebbe essere letto anche da parecchi nostri critici “ufficiali” (Mereghetti in primis): il vecchio regista yankee ne capisce di cinema MOLTO più di loro…

Eh sì! La cosa triste è che non verrà probabilmente cacato da nessuno e non cambierà niente… Anzi, forse ce lo prenderanno pure per il culo! Gente tipo Landis, Carpenter, Cronenberg, Polanski, non viene più inculata da nessuno, a parte noi della vecchia guardia. Cioè, sta gente è il cinema, porca troia, bisognerebbe pendere dalle loro labbra ogni volta che parlano, invece tutti a seguire lo youtuber di turno che dà il massimo dei voti all’ultimo cinecomic, tutti a parlare di quanti peli nel culo di pinco pallino si vedono nel 19esimo trailer del nuovo guerre stellari, tutti a giudicare i film dalla media voto su metacritic, imdb o, appunto, rotten tomatoes. Che questo film sia stato bollato come il più brutto dell’anno mi lascia senza parole, nonostante non sia una sorpresa, certo. Cristo, se jodorowsky avesse fatto oggi El Topo che gli avrebbero fatto? Aspè no… oggi non glielo avrebbe fatto fare nessuno! Comunque, come dice il buon Marty, nel frattempo questi film creati con passione come mother! continueranno a crescere nelle nostre menti…

e tutto il resto si perderà come scoregge nel vento, com’è giusto che sia.

Rispetto per i produttori che hanno avuto il coraggio (e l’incoscienza) di proporlo nei multiplex, ben sapendo che sarebbe stato un flop… a me è piaciuto, a metà strada fra il Joseph Losey più provocatorio e il cinema allucinato di Zulawski. La metafora è abbastanza semplice come chiave di lettura, che tanti minus habens fatichino a comprenderla è la conferma di quanto faccia male messaggiare col telefonino durante la proiezione.

Gran bel film, a me e’ piaciuto moltissimo!

Come gia’ detto parte pagando pegno a Polansky. Sembra un thriller
inquietante pieno zeppo di riferimenti biblici (si potrebbe giocare
ad elencarli tutti :slight_smile: ) e poi a meta’ il film deflagra.

Anche vi io ho trovato un po’ di Buñuel e, perche’ no, anche di
Romero e Carpenter.

Capisco che il simbolismo sia un po’ cacciato in gola e questo
possa annoiare i piu’ raffinati; ma io non sono tra questi ultimi! :))

Il fatto che sia stato girato in 16mm ne esalta la splendida
fotografia. La macchina da presa si muove senza che ci faccia venire
il mal di mare! :slight_smile:

Sala semivuota (aime’); le facce degli spettatori a fine proiezione
valevano da solo il biglietto :)))

Ciao!
C.

Non mi aspettavo un film tremendamente teso dall’inizio alla fine. Eppure ogni frame ha creato in me una sorta di inquietudine che è durata per tutto il film. Javier Bardem ha da sempre la faccia di quello che cambia umore da un momento all’altro. Accostato alla Lawrence, faccino pudico e lattiginoso, il gioco è fatto.
Una telecamera che “stalkera” ogni passo della protagonista in mezzo a tanto menefreghismo.
Quando poi, il film cambia vertiginosamente ritmo, beh, lì abbiamo un Aronofsky al massimo.
Sinceramente verso i tre quarti, la presa autoriale che prende mi ha lasciato un attimo perplesso. Ma nel complesso, riconfermo il mio amore per questo regista.
Un ottimo esempio di cinema personale che continua ad incidere nonostante la migliore visibilità.
Un po’ di delusione nel comparto musicale, dal momento che il nostro regista è un ottimo estimatore di musica elettronica e ha fidelizzato per anni con Clint Mansell, qui purtroppo assente.

Assolutamente SCIOCCANTE e realizzato davvero bene.
Mi sono immedesimato nella Lawrence quando gli ospiti maleducati iniziano a sedersi sulla sua cucina , l’escalation è qualcosa di assolutamente incredibile che mi ha lasciato totalmente sconvolto. Nel complesso un film molto allegorico. Da vedere e rivedere.

Visto ieri dal blu ray senza sapere assolutamente nulla del film, come spesso mi piace fare (non vedo trailer, non leggo critiche, non leggo nulla, mi basta sapere che un film esiste e poi con calma lo recupero in blu ray).
Mi è piaciuto moltissimo anche se ha alcuni difetti che hanno parzialmente rovinato il finale (il fuoco fa davvero schifo. Capisco che non era possibile bruciare tutto in quel modo ma resta il fatto che quel rogo in CG fa decisamente pietà) Ma a parte questo dettaglio devo dire che il film mi è piaciuto davvero tanto e per certe cose mie (diciamo autobiografiche) certe situazioni mi hanno messo a dura prova.
Le metafore e le allegorie sono tante (forse pure troppe, c’è davvero tanta roba nel calderone) e ci sono quelle di più facile lettura e quelle più criptiche. A me ha interessato molto tutto il discorso sull’arte e il successo di un artista, l’ho trovato sviluppato in maniera molto affascinante.

Menzione di merito per la Lawrence che ho trovato bravissima (e davvero bella) mentre invece Bardem (attore che non ho mai amato) continua a restarmi abbastanza indifferente. Ottima la coppia Harris/Pfeiffer mentre invece ho trovato la scelta di Kristen Wig per il personaggio dell’agente come un perfetto caso di “miscast”. Per i miei gusti, ovviamente.

Comunque molto bello e sicuramente non per tutti, ma non per fare il solito discorso snob, eh. È che capisco perfettamente tutti quelli che l’hanno detestato (e da quello che mi è parso di capire sono stati tanti).

Ottimo il blu ray che contiene un bel backstage di mezz’ora e una featurette sugli fx di una decina di minuti o poco meno.
Il blu ray contiene anche 3 cartoline.

Il problema di quanti l’hanno detestato è che si dividono soprattutto in due categorie: quelli che andavano aspettandosi un film dalla storia lineare (informarsi prima no, hum?) e quelli che lo hanno attaccato in nome di uno spirito snob alla rovescia, della serie “è un film con pretese intellettualoidi indi va pijato per il culo a priori, W il cinema scoreggione di Alvaro Vitali!”. Tipo le recensioni di Bertarelli su Il Giornale.