Appena tornato dalla visione di uno dei miei film più attesi dell’anno. Allora…
È bello sapere che al giorno d’oggi, tra film di supereroi, mania retro, sequel-remake-reboot e tanta altra roba che finita la stagione non si caca più nessuno perché creata apposta per la fruizione immediata, quindi veloce e semplice, possa ancora uscire nelle sale un film del genere. Un’opera assolutamente personale dove si legge la firma dell’autore praticamente in ogni frame, un’opera che, nel bene e nel male, ti rimane dentro (oddio, a meno che tu non abbia niente dentro), un pugno nello stomaco, che fa riflettere, che ti pone delle domande, dei dubbi su noi, il mondo, l’umanità, la religione, il presente… su tutto. Un film che è un horror-paranoico alla polanski (repulsion, rosemary’s baby, l’inquilino), un kammerspiel surrealista alla Buñuel (l’angelo sterminatore) ma ci si può vedere anche lynch, cronenberg… un film in soggettiva, non nel senso stretto del termine, tipo hardcore, ma che ti fa entrare totalmente nel personaggio anche per come è ripreso. Praticamente le inquadrature si dividono tra dietro la spalla di lei (la camera è proprio appiccicata dietro a lei), i suoi primi piani strettissimi e quello che vede. Senti letteralmente tutto quello che sente lei. Quello che le succede è un incubo assurdo, quasi comico, a tratti, che viviamo in prima persona. È un thriller angosciante (veramente tanto, in alcuni momenti, ti mette un nervoso allucinante), pieno di simbolismi, di metafore, è anche una parabola, un’allegoria dei giorni nostri, uno specchio in cui riflettersi raccontato attraverso la genesi, dove Lui (con la maiuscola, ovviamente) è Dio, lei è praticamente Madre Natura, la casa è la terra (e lei vuole renderla perfetta mettendola a posto da cima a fondo), il nulla intorno è lo spazio, Harris è Adamo, la Pfeiffer è Eva, i due figli sono Caino e Abele, tutta quella gente nella casa è praticamente la sovrappopolazione terrestre che porterà al caos totale e alla distruzione totale della casa/terra (tema caro ad Aronosky e uno degli spunti per questo film), gli adepti di Dio “mangiano” letteralmente il corpo di cristo (come facciamo ogni domenica in chiesa) ecc… C’è anche il discorso femminista e dell’egoismo dell’uomo/Dio-religione (io sono il tuo Dio, non avrai altro Dio all’infuori di me)/società fallocentrica (finalmente sono riuscito ad usare questo termine!) che viene prima di tutto, prima di lei, che fa di tutto per loro (ma non è mai abbastanza), prima del loro figlio, addirittura… Vorrei ascoltare il punto di vista di una donna, a riguardo. Ma ci sono tanti piani di lettura, questo film è tanta roba, è anche per questo che m’è piaciuto. Quando un’opera ti fa andare il cervello, ti fa venire voglia di informarti di più sulle cose, di rivederlo per capirlo meglio… per me ha già vinto ed è già uno dei migliori dell’anno a prescindere. Un amante dell’arte e della cultura come me, che tiene alla sua intelligenza e che la vuole nutrire il più possibile, non può non apprezzare tutto questo. C’è ancora della roba a cui non sono riuscito a trovare un significato (che cazzo è quel piscio che si beve lei ogni tanto?) ma va bene così, deve esserci anche il dubbio, deve esserci anche qualcosa che non si capisce… che poi, alla fine chi è che sa tutto? Quanto non sappiamo ancora? Cazzo, ora che ci penso, forse quella cosa potrebbe rappresentare proprio questo? Non c’avevo pensato! Visto? Mentre scrivo il mio cervello ha tirato fuori un’altra cosa! Ma quanto sono bravo!Secondo me un film importante, che va visto assolutamente. Può non piacere, certo, è un film con immagini molto forti che disturbano, ma il punto è proprio questo: bisogna essere disturbati, ogni tanto, bisogna che qualcuno ci dia uno schiaffo in faccia per capire le cose, bisogna usare il cervello ogni tanto. Il mondo non è tutto rose e fiori, la realtà non è solo “e vissero per sempre felici e contenti” e se molti (moltissimi, purtroppo, vedi le recensioni e il botteghino) non capiscono questo concetto e non si decidono ad uscire dalla loro “bolla” di felicità illusoria (mamma mia che espressione!)… beh, siamo nella merda.
Guardatelo, cazzo!