Maratona sacrifici a dei egizi

Sono reduce da una compilation di 5 horror splatter in cui gli omicidi sono perpetrati per offrire sacrifici a divinità egizie:

Blood Feast, 1963, di H.G.Lewis. Camp e brutto, ma seminale film splatter… L’assassino è un folle ristoratore egiziano che vuole ricreare un banchetto religioso a base di carne umana per far rivivere la dea egizia Ishtar.

Mardi Gras Massacre, 1978, di Jack Weis. Quasi un remake di Blood Feast, ma qui c’è un ricco maniaco che adesca prostitute, le più cattive, nei locali strip… Le porta in albergo e dopo averle legate, e dopo essersi vestito da sacerdote, asporta loro il cuore e lo offre ad una divinità azteca (e non egizia…). Splatter a base di frattaglie vere, come insegna il Maestro Lewis, è una chicca grindhuose che sprigiona succose atmosfere anni 70, col carnevale, i locali e la musica disco.

Blood Diner, 1987, di Jackie Kong. Sequel apocrifo di Blood Feast, vede due fratelli, gestori di un ristorante vegetariano, che devono portare a termine la missione del loro defunto zio stregone, il quale, riesumato a cervello parlante in un vaso di vetro, li indirizza su come preparare un banchetto cerimoniale a base di carne umana per portare in vita la dea egizia Shitar. Splatter demenziale della regista Jackie Kong, quindi trash e poco riuscito. L’omicidio nella palestra avviene con uno dei due nipoti che mitraglia mentre indossa la maschera di Reagan, 4 anni prima di Point Break.

Hollywood Chainsaw Hookers, 1988, di Fred Olen Ray. Un investigatore privato alla ricerca di una ragazza scomparsa scopre una serie di omicidi perpetrati da prostitute armate di motosega (tra le quali Linnea Quigley) per fare sacrifici umani in favore di una divinità egizia. Il loro santone capo è Gunnar Hansen, il primo Leatherface. Toni da commedia horror, scorrevole e ben confezionato.

Bloodsucking Pharaohs in Pittsburgh, 1991, di Dean Tschetter. Due poliziotti devono sventare una serie di omicidi che hanno a che fare con un antico rituale sacrificale dell’antico egitto per dare la vita eterna. La catena di omicidi era già avvenuta anni prima a Los Angeles. Spoof slasher, divertente e sanguinoso, grazie agli FX di Tom Savini.

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Per me Blood Feast non è affatto brutto, fosse anche solo per i colori sparstissimi e le scenografie che danno un tocco ancora più delirante al film.

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Beh, a questo punto non posso non condividere questo corto amatoriale realizzato da un mio collega con i suoi ragazzetti del centro di aggregazione giovanile :grin:

cavolo, hai saltato Blood Feast 2 ! :smiley:

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Ho visto i primi 10 minuti, niente male…

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Si, sinceramente è divertente… una versione anni 2000 dell’originale, montaggio, forografia, attori un pò migliori ma lo spirito ruspante e fumettistico c’è ancora tutto!

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