Marco Balestri e "Molto Personale" su R101

Nella mia palestra viaggia come programma radiofonico tra le 17 e le 19 la rubrica “molto personale” tenuta da Marco Balestri. Agghiacciante nel suo osceno essere così thrash. Praticamente è un accozzaglia di ascoltatori (più d’uno con qualche serio problema) che telefonano per raccontare dei loro pensieri e segreti “proibiti” in ambito sentimentale. Il tutto sotto la voce melliflua e falsamente calda e avvolgente del mellifluo mascalzone presentatore. Tradimenti e fantasie erotiche più beceri sono all’ordine del giorno. Stasera per esempio si parlava di “donne che pagano uomini per fare del sesso”
Sono basito.

Però ogni tanto chi gestisce la palestra ha l’ottima idea di spezzare questo trashume con un sano Cd Heavy Metal (sempre le stesse canzoni in Loop da una 15ina d’anni):supz:

Aaaaaaaaaaargh! Qualche volta mi è capitato di beccarlo mentre sono in macchina e sto tornando a casa. Mi urta troppo quella sua voce così forzatamente confidenziale… :mad:

LO ODIO !!

se ne riparlano, segnati i numeri e passameli… :ergobbo:

Il clou della trasmissione è stato quando una ascoltatrice donna matura che paga uomini per fare sesso si è messa a battibeccare in diretta con un uomo che paga donne per fare sesso (il suo commento è stato—e meno male che iniziano anche loro, oltre al classico “le donne sono tutte zoccole anche se non se ne rendono conto”; la donna si difendeva con un “Bè cosa c’è di male, voi lo fate da una vita”), con Balestri compiaciuto ma non distaccato dalla sua voce calda e urtante che commentava la cosa esonerandosi da ogni sua eventuale responsabilità nell’aver causato ciò.:smiley:
Il tutto ciò mi rimanda al “'namo signò?” della scena di Romanzo Criminale con Anna Mouglalis che abbandona la festa del Dandi spaccando a terra il bicchiere…

Balestri, con quella voce così suadente e morbida che ti prende per il culo, è davvero insostenibile…

Marco Maldestri non è il cocainomane miracolato amico di Finorello, anche lui miracolato da quel panzone di Covestanzo?
Auguro a lui e a tutti quelli come lui, che infestano come piattole le radio e gli schermi televisivi, di finire a dormire sotto i ponti e fare a pugni per un tozzo di pane alla chiesa.