Mare Fuori (2020 - )

In un istituto correzionale minorile di Napoli entrano due ragazzi che non appartengono a quel mondo criminale. Uno è Filippo, milanese figlio di genitori benestanti, mentre l’altro è Carmine, nato in una famiglia camorrista ma intenzionato a non seguire la strada della malavita. Il loro percorso tra quelle mura è predestinato ad essere un viaggio all’inferno.

Curiosa la storia di questa serie RAI che è stata massacrata dai vertici della TV nazionale avendola programmata su Rai Due invece che sulla rete ammiraglia. Ricordo che a suo tempo avevo visto il trailer e mi aveva incuriosito ma poi non sono riuscito a vederla. Sembra però che un suo pubblico di nicchia ce l’abbia avuto e quando la RAI ha venduto la serie a Netflix è nato un tam-tam soprattutto fra i ragazzi che ha creato un piccolo fenomeno. E’ stata infatti mia figlia a suggerircene la visione.

Ho finito ieri sera la prima stagione. A mio avviso è un grande prodotto. Il cast è fenomenale e nelle prime due puntate ti fa vivere fisicamente la sensazione di angoscia che deriva dal fatto che quei due si trovano lì fra quelle mura ma non dovrebbero esserci perché non è giusto. Parte una lotta per sopravvivere nella quale tutti gli ospiti del carcere e le loro storie vengono profilati egregiamente grazie ad un equilibrato gioco di flashback che non danno l’idea del meccanismo narrativo trito e ritrito. Faccio fatica ad individuare quale dei ragazzi sia il più bravo ma anche gli adulti hanno il loro perché. Apprezzabile anche Carolina Crescentini come direttrice del carcere nonostante non sia una delle mie attrici preferite.

Le atmosfere mi hanno richiamato quelle del sontuoso Mery per sempre e credo che questo basti ad inquadrare l’articolo.

Le musiche sono molto belle, in particolare il main theme che personalmente reputo struggente.

Come sempre, qualche cosa che non va c’è e sono certe scelte di sceneggiatura veramente poco plausibili come la zingara Naditza che entra indisturbata in un hotel 5 stelle lusso senza essere fermata. Stiamo però parlando di pelo nell’uovo.

Ovviamente sottotitolato quando il dialetto si fa stretto ma per un forum dove si vedono film indonesiani senza subs mi sembra un limite inesistente.

Su Netflix le prime due stagioni. La terza prevista dopo Sanremo sulla “mamma” Rai Due.

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Per cogliere al volo la messa in onda della terza stagione ho fatto una full immersion nella seconda. Come capita nel 95% dei casi, il secondo giro nel migliore dei casi è più debole del primo quando addirittura non è 'na fetenzia.

Fortunatamente non siamo nella situazione peggiore ma inevitabilmente la serialità depotenzia la forza originaria. Si va verso una fiction fatta sempre molto bene ma più simile ad altri prodotti più mainstream. Si nota già dal cambio di regia che ha meno intuizioni rispetto alla prima stagione.

Anche lo scritto presenta delle situazioni che costringono ancora di più alla sospensione della credulità. Andiamo verso situazioni più da teen drama ed aumentano inoltre i riempitivi musicali che alla fine a me personalmente hanno un po’ stufato.

Resta comunque un ottimo prodotto che si segue con gran piacere grazie alle prove attoriali dei protagonisti ai quali difficilmente non ci si può affezionare (ma come cazzarola si fa ad essere così intensi a quell’età?).

Intanto la terza stagione ha bruciato tutti i record di streaming di RAI Play…

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Ritorno su questo mio topic unipersonale per una breve recensione della terza stagione: mi sembra Braccialetti Rossi ambientato in un carcere napoletano (sceneggiata adolescenziale).

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ho visto la prima stagione e ho cominciato la seconda
fatico a capire il buon successo ottenuto perchè mi sembra un prodotto veramente troppo basico sotto tutti i punti di vista, soprattutto nella scrittura elementare
il paragone con Mary per sempre è oltremodo generoso

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Se ti è sembrata basica la prima stagione, le altre ti appariranno sempre più scadenti con progressione esponenziale…
Solo per non sembrare pazzo, il paragone non era con il capolavoro di Risi ma solo con le atmosfere richiamate. I personaggi sembrano effettivamente presi dai bassi di Napoli e chiusi in un carcere fittizio come all’epoca, tolto Amendola, i carcerati di Mery per Sempre sembravano trapiantati direttamente dallo Zen.
E’ chiaro poi che si tratta di un prodotto televisivo generalista ma personalmente mi aveva coinvolto (almeno inizialmente).

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Beh ma il successo se non sbaglio è soprattutto tra tardi teenager/ventenni no?
(senza offesa eh King :wink: )

Nessuna offesa ( :face_with_symbols_over_mouth:) :joy:
Diciamo che la base che ha spinto il recupero dopo il primo passaggio sotto traccia è quella e forse effettivamente è anche la parte preponderante degli estimatori ma io conosco tantissimi miei coetanei che si sono intrippati alla grande. Del resto la prima stagione è più “trasversale” mentre, come scrivevo, la terza è oggettivamente per un target adolescenziale.

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vista la stagione 4, siamo sempre dalle parti di Un posto al sole ma si fa guardare

@robby invece per me è ormai svaccata completamente. Va bene che non c’è già da tempo il clima teso della prima stagione ma in questa quarta a volte si sfiora la noia. Ore di riempitivi intorno a situazioni io-lei-l’altra…
Bocciatissima.
Speriamo che con il cambio di regista ed autori la quinta si rianimi un po’.

Si veramente esagerati
Se ho capito bene hanno fatto due episodi in più “per fare un regalo ai fans” ma se rimanevano a 12 era meglio

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