Mare Nero - Roberta Torre

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Visto ieri sera questo film di Roberta Torre. Un commissario (LoCascio) indiga su un assassinio e scopre un torbido giro di scambisti, e ciò gli influenza il rapporto con la sua donna. Mah, mah, mah. Belle musiche, bella fotografia. Ma Lo Cascio come ispettore di polizia è alquanto improbabile, ha una casa che si potrebbe permettere un architetto, non certo un impiegato statale. E poi la stazione della polizia, tutta bianca minimalista, con scrivanie di cristallo e monitor ultrapiatti, e tutto in ordine, nemmeno un foglio in giro…ma dove mai li hanno visti commissariati così?

È evidente l’intento di rifarsi a certi gialli patinati d’oltre oceano, anche l’ispirazione alquanto marcata ad Eyes Wide Shut, ma la sceneggiatura non regge proprio, e gli attori (per quanto la Mouglalis sia splendida come sempre) non del tutto azzeccati, soprattutto Lo Cascio. Insomma, dovrebbe essere un noir, ma la regista si distacca dal genere per tentare qualcosa di più “alto”, e invece rimane solo inverosimile.

Quando uscì in sala,venne massacrato praticamente da tutti i critici,e il pubblico non se lo inchiappettò proprio.Chissà se la Torre continuerà a far film?

Brutto come la peste…

Perché fondamentalmente esercizio di stile sempre derivativo, vacuo, noioso e spesso ai limiti del ridicolo involontario.

Penso proprio che la Torre concluda qui la sua (già modesta) carriera.