Al siciliano non far sapere, quant’è buona la maria con le pere…
Sei persone in carcere con l’accusa di produzione
e traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso
Scoperte 1,5 milioni piante cannabis
Sei arresti nel Palermitano
PALERMO - Un milione e mezzo di piante di cannabis sono state sequestrate e distrutte dai carabinieri di Monreale, nel Palermitano, durante un’indagine durata un anno che ha portato all’alba di oggi all’emissione di sei ordinanze di custodia cautelare. Le coltivazioni di marijuana, individuate su più terreni nel corso di precedenti operazioni collegate, si trovavano tra San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale.
L’indagine è stata coordinata dal sostituti procuratori Francesco Del Bene e Roberta Buzzolani e dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone. I sei arrestati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.
la zona in questione è stata famosa negli anni '80 per essere la base, pressochè a livello mondiale, per raffinare l’eroina
scoprire che ci sono milioni di piante di maria dovrebbe essere già valutato positivamente perchè implicitamente significa che i laboratori della ranfa non ci sono più perchè è impensabile la coesistenza
storicamente si è sempre detto che la mafia non controlla la marijuana; il mercato è troppo frammentato, le possibilità di approvvigionamento troppo sparse, i guadagni relativamente modesti fanno sì che se si deve rischiare è molto meglio farlo per 10 chili di coca o di eroina che stanno in una valigia e rendono un centinaio di volte il loro prezzo di partenza piuttosto che per 10 chili di erba che non rendono più di 4-5 volte il loro valore iniziale e hanno un volume esageratamente più grosso e fanno un odore che si sente a venti chilometri, tanto alal fine se ti beccano sei sempre un trafficante internazionale
ciò non toglie che le zone d’italia più adatte a tirare su l’erba sono quelle con le percentuali di disoccupati più alte, 1+1 potrebbe fare due se però non fossimo in italia
Come il Sudamerica, insomma. Comunque la penso come basik, più o meno; non m’illudo di arrecare chissà quale danno economico all’apparato mafioso (i cui proventi risiedono non tanto nel traffico di stupefacenti - benchè non sia un elemento trascurabile - quanto negli appalti truccati, nell’abusivismo edilizio, nel racket legato ai prodotti agricoli e al commercio ecc.), ma credo che con tutti i problemi che abbiamo sbattere in gattabuia uno che s’è fumato un paio di canne o le smercia sia una perdita di tempo.
Senza contare la fobia degli aghi. E poi, tanti pirla la sniffano perchè credono non dia assuefazione come l’iniettarsela (credenza ovviamente infondata).
Già, credenza infondata, che fa vittime anche molto giovani. E’ triste questo ritorno dell’eroina. E continuano a scervellarsi sulla marjuana, doce minima, ecc, come se fosse il peggiore dei mali.