Mario Caiano - Autobiografia di un regista di b-movies

Ho letto questo libro scritto dallo stesso Caiano ed edito da Il Foglio.
Non sono un grande fan delle loro edizioni ma questo libro era comunque pronto da tempo e Caiano non trovava un editore disposto a pubblicarlo, quindi ben venga questo loro recupero.
L’ultima volta che sono stato da Caiano aveva persino stampato per conto suo un pò di copie del libro per uso personale dato che non c’era ancora stato l’accordo con l’editore toscano.

Caiano è una persona interessante e molto acuta, è sempre un piacere starlo ad ascoltare (e, in questo caso, leggerlo). Il libro magari sorvola su alcune cose che sarebbe stato interessante approfondire (almeno per me) ma la lettura è piacevole, veloce e ricca di informazioni.

Qui una recente intervista al regista dove parla anche del libro (con alcune risposte molto divertenti nella loro franchezza)

Sembra interessante.

Come mai c’è Marco Vivio in copertina? Sono parenti o che so io?

Hanno fatto dei film tv insieme. “Un Bambino In Fuga” e il suo seguito, poi forse anche un altro del quale non ricordo il titolo.

Ah ok. Interessante anche l’intervista sul blog, fatte salve le domande da 12 righe che francamente mi hanno lasciato un po’ perplesso. Però Caiano risponde in modo franco, anche spiazzante qua e là.

Mi chiedo chi siano i due fratelli falegnami di Vicenza

Sono i due sconcertanti forumisti Alleluja e Sartana.

La domanda era retorica, infatti :lobster:

È bene ribadirlo per mettere in guardia i più sprovveduti!

Intervista nobilitata dalle risposte di Caiano, alcune davvero spregiudicate.
L’autore dell’intervista, dichiarandosi anche scrittore, poteva però fare un po’ di editing ( o forse ha deciso di allinearsi agli standard de Il foglio edizioni):
Domanda rivolata a Caiano: “Quale è il film che gli ha dato maggiore soddisfazione?”

Già, Caiano è un bel personaggio. Quando l’ho intervistato è sempre stato molto sincero, senza peli sulla lingua.
Anche nel documentario EUROCRIME (per il quale lo intervistai) è uno dei più lucidi, mai banale. E quando gli facevo domande banali (che io non gli avrei mai fatto ma che ero obbligato a fare perché mi venivano chieste dal committente - Eurocrime non l’ho scritto io come invece accade con tutti i miei lavori -) le sue risposte erano spesso delle bombe di schiettezza. E non aveva problemi ad evidenziarne la banalità, cosa che non tutti fanno.

Comunque Caiano è davvero uno dei migliori. Intelligente e colto, gentile, educato e all’occorrenza spietato. E, altro motivo per stimarlo, non è un contaballe come tanti suoi colleghi, con i quali non condivide nemmeno una certa volgarità che a me ha sempre dato fastidio.

Vabbè stiamo pur sempre parlando di un compare del’ineffabile Gordiano Lupi, se ho capito bene. Non si può mica pretendere, eh.

dove lo si recupera?

Si trova facilmente, anche su amazon.

L’ho messo in ordine su amazon insieme al libro di bombolo che è in standby da quasi un mese (non è disponibile). Ultimamente per colpa vostra :smiley: ho preso una marea di libri sul cinema…

Giacché sto leggendo il libro in questione, ho notato un particolare curioso. Sulla prima ed ultima di copertina la N di caiano è stampata al contrario, sulla costola è messa giusta (tutte e tre le scritte sono in stampatello). Supponendo che fosse voluta, perché hanno messo “sbagliata” quella sulla costola? Oppure sono un errore quelle al contrario sulle copertine? Lo so, è una domanda da non perderci il sonno, ma che ci volete fare… :smiley:

È presto detto.
Il font utilizzato per scrivere il titolo del libro sulla prima e sull’ultima di copertina ha la particolarità di avere la N rovesciata. È solo una questione di font, è abbastanza comune.
Il font usato per scrivere il titolo sulla costina del libro è invece un font più classico che presenta la N maiuscola scritta in maniera normale.

Grassie, mi sembrava strano che fossero “caduti” in una trappola così banale. Comunque mi sembra un buon libro almeno per quanto ho letto finora, con diversi aneddoti curiosi sul cinema, per me che non li conoscevo.

Ci ha lasciati anche il grande Mario Caiano, persona davvero eccellente, avrò sempre un gran ricordo di lui.

http://dagostini.blogautore.repubblica.it/2015/09/20/mario-caiano/

Rip Mario Caiano.
Io spesso vedo e rivedo Milano Violenta e Napoli Spara
due bellissimi film della nostra epoca d’oro.

L’altro film è “Per amore per vendetta”, un racconto a due puntate per Mediaset, con Dapporto e Caterina Vertova e Angelo Infanti nella parte del cattivo. Non è niente di particolare: senza infamia nè lode. Il film avrà un seguito, che è un serial vero e proprio intitolato “Il commissario” diretto da Alessandro Capone con guest star del calibro di Mattia Sbragia.

L’autore dell’intervista non ha preso bene questa tua critica, Simone.
E per replicare si attacca al fatto che hai scritto “rivolata” al posto di “rivolta”.
Tutto molto bello.