Regia: Franco Brogi Taviani Cast: Fabrizio Bentivoglio, Claudio Sorrentino, Paolo Malco, Francesca De Sapio, Inga Alexandrowa, Dario Mazzoli, Remo Remotti, Valeria D’Obici Durata: 109 minuti Produzione: Italia 1980
Il terzo fratello Taviani narra il rapporto tra il mediocre romanziere austriaco Leopold von Sacher-Masoch - da cui deriva la parola masochismo - e la guantaia viennese Aurora Rümelin, da lui ribattezzata Wanda, attingendo dalle memorie di quest’ultima, Wanda Sacher-Masoch.
Non l’ho mai visto, temo sia affrontato in tono ‘cialtronesco’, ma potrebbe essere divertente.
Potenziale cult la presenza di Fabrizio Bentivoglio!
il film, purtroppo, non ho ancora avuto modo di vederlo.
chiederò a qualche amico di registrarmi il passaggio tv…
emm… Masoch mediocre romanziere?
non credo proprio:mad:
Interessante, penso sia la prima volta che vien trasmesso, del film a quanto ne so io esisteva solo una rarissima vhs inglese, v’era la cover sul leggendario sito svedese SCVP che a quanto pare non è più online.
Io ho letto solo “Venere in pelliccia”, che non mi ha particolarmente impressionato, comunque il ‘mediocre’ l’ho utilizzato perchè, per la breve trama, ho preso spunto (ma rielaborato) dalla scheda on line de il Morandini 2007
Mi pare fosse schedulato anche alcuni mesi fa, ma poi non lo trasmisero per la concomitanza di una premiazione cinematografica.
E pensare che allora avevo già ‘scaldato’ il dvd-recorder
permettimi di citare ciò che Bobby Keller ha scritto, a proposito di Mereghetti, nel thread sull’Iguana:
—il Morandini conta meno di mia nonna
e aggiungo che mia nonna, poverella, quand’era ancora viva non ha mai scritto le cattiverie e le inesattezze che il signor Morandini ha scritto e scrive rispetto a molti film di genere italiani… figuriamoci cosa può scrivere su uno scrittore come Von Masoch.
con ciò non è mia intenzione sostenere che sia un grandissimo scrittore… ma ha il suo perché… e preferisco leggere di Masoch tra le pagine di Deleuze, piuttosto che tra quelle di Morandini.
rispetto al film spero davvero di poterlo vedere… purtroppo però io sono uno dei pochi che ancora non ha il satellite… quindi confido nella bontà di qualche amico… anche perché questo è un film di cui ho sentito sempre parlare ma mai sono riuscito a reperirlo:(
Non conosco la sceneggiatura, ricordo però abbastanza bene alcune scene che mi pare di non aver visto nella versione satelltare. Ad esempio in una di queste il protagonista spaventa il figlio maggiore simulando il suo suicidio e facendolo svenire dalla paura, poi non contento, in un’altra scena esplicita la sua preferenza per lo stesso, provocando la fuga del figlio più piccolo, e così via…
Purtroppo non è l’unico caso di film tagliato trasmesso dal satellite.
Bella edizione della Mustang (label che si sta segnalando per il recupero di molti film italiani interessanti), ricca di extra, per un film tutt’altro che di richiamo.
Franco Brogi Taviani è al centro di tre conversazioni: con Steve della Casa (25 minuti) per un dialogo molto brillante e abile nel passare dall’analisi filmica alla storia della produzione del film; con Valerio Caprara (13 minuti) per un altro confronto, soprattutto a livello di messa in scena e di montaggio, un po’ dominato dalla figura istrionica del critico napoletano; con la psicoanalista Simona Argentieri (18 minuti), naturalmente sui temi squisitamente più psicologici.
Il master non è eccelso - ma lo stesso regista parla di una copia principe del film sparita nel nulla - ma comunque più che accettabile.
Non saprei dire se sia integrale o meno - le scene indicate dal forumista hermes sono assenti - ma il visto censura riportato è quello dell’epoca dell’uscita.
Il film mi sembra molto curato a livello di messa in scena, ma un po’ frenato dalla sua confezione da film da camera. Non mancano momenti suggestivi - l’incontro inziale tra i due protagonisti; la corsa delle carrozze in campagna - ma il respiro narrativo è un po’ corto, per poi accelerare bruscamente sul finale.
Gli interpreti funzionano, anche se il doppiaggio ingessa un po’ tutto.