Memórias de um Estrangulador de Loiras (Julio Bressane, 1971)

Un uomo strangola bionde. Per tutto il film. Punto.
Con messa in scena minimale e senza alcuno sforzo di verosimiglianza.

Mi spiace, non l’ho capito, non colgo il senso.
Ho letto qualche stralcio di saggio critico e non lo condivido.

Sarà che non sono più abituato al cinema sperimentale?
Non credo sia solo questo…

Chi l’ha visto?
Che opinione vi siete fatti?

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di suo avevo provato a vedere altro. leggero come sei chili di carbonara all’una di notte. non credo di morire dalla voglia di concedergli un appello.

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Di Bressane registrai, anni fa, un intero ciclo di film da Fuori Orario del solito Ghezzi: Tabù, Matou a familia e foi ao cinèma, O anjo nasceu e altro materiale.

E’ stato uno dei più importanti rappresentanti del cosiddetto Cinema Marginal (costola sessantottesca del Cinema Novo). Non deve sorprendere il fatto che i suoi film risultino quasi incomprensibili, dato che Bressane era regista di punta di un movimento cinematografico in cui: " […] Latitano del tutto manifesti, programmi, esposizioni di intenti o dichiarazioni di appartenenza a un medesimo e specifico gruppo […] ".

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Una volta, questo veniva chiamato cinema “d’avanguardia”, o “sperimentale”. Adesso, tolti paraocchi, ipocrisia e alibi falsamente intellettuali, possiamo tranquillamente dargli il titolo che merita : stronzate… :black_heart::skull::blush:

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più che incomprensibile, che è un concetto al quale non credo in arte, direi proprio più pesante di un blocco per piramidi

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Direi che potrebbe andar bene per chi la carbonara la prepara con la panna e la pancetta! Indigeribile

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Stessa cosa si può dire di certo teatro. Ancora oggi.

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Iinguardabile come tutti i film di questo regista.

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