Mia e il leone bianco - Mia et le lion blanc (Gilles de Maistre, 2018)

Un’operazione cinematografica davvero ambiziosa e impegnativa, uno sforzo notevole in termini produttivi ma che sicuramente ha dato i suoi frutti in termini di efficacia.

Raccontare la storia della bambina che fa amicizia col leone era praticamente impossibile senza ricorrere agli effetti speciali, poiché l’unico caso in cui un leone adulto possa interagire con un essere umano senza sbranarlo è quando i due sono in stretta relazione fin da quando il felino è cucciolo.
Il regista decide allora di mettere a stretto contatto per tre anni la ragazzina protagonista ed il leone, facendoli crescere insieme, in un’interazione quotidiana che va oltre il tempo dedicato alle riprese e si configura come una vera e propria relazione di affetto con un animale di compagnia, come potrebbe essere per un cane o un gatto.
Per la giovane attrice questo film è un’esperienza di vita immersiva a 360°. Guardando il making of è sconvolgente rendersi conto che tutta la troupe se ne sta rinchiusa in solide gabbie metalliche durante la realizzazione delle scene col leone, eccezion fatta per la protagonista e per l’addestratore dell’animale, che per forza di cose ha dovuto apprendere anche a fare il cameraman per girare le inquadrature ravvicinate, dato che nessun altra persona avrebbe potuto stare a così poca distanza dal leone in sicurezza.

E il risultato finale del film è sbalorditivo, con questa ragazzina che se ne va in giro fianco a fianco col leone, che lo abbraccia, che lo prende per la coda, interagendo con lui in una simbiosi totale.

Il film è molto coinvolgente a livello emotivo e manda un messaggio molto forte contro l’uccisione degli animali ai fini di caccia sportiva, contro la distruzione degli habitat naturali, per la salvaguardia dei leoni e di tutte le altre specie che stanno scomparendo a causa di un’accezione barbara e selvaggia del turismo e di uno sviluppo edilizio scriteriato e poco regolamentato. I soldi fanno girare l’economia della savana in modo autodistruttivo e anche chi lavora nelle fattorie e negli allevamenti si riempie le mani di sangue, le cose devono cambiare.

Il classico film per ragazzi che risulta accattivante per tutta la famiglia, senza contare la magia di alcune sequenze col leone e la bambina che lasciano veramente senza fiato.

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