Michael [Markus Schleinzer, 2011]

Unica regia di Markus Schleinzer. Il film prende spunto dalle tristi vicende di Natascha Kampusch e Josef Fritzl, i casi di cronaca nera che hanno scosso l’Austria e il mondo intero qualche anno fa.
Il Michael del titolo è un insospettabile impiegato che vive solo. Faccia pulita da bravo ragazzo, gentile, poche parole. in realtà nasconde un terribile segreto, non svelo nulla ma se conoscete gli eventi che ho citato potete benissimo immaginare di cosa sto parlando.

Girato con uno stile freddo ed asettico, la fotografia si affida a colori pallidi e morti, l’attenzione ai gesti quotidiani lo rende distaccato e più malato. Si tratta di una pellicola violenta ma non viene mai mostrata. E’ sempre suggerita e sussurrata. Imho fa molto più male così, è una cosa che si forma in testa e non viene mostrata attraverso il filtro degli occhi. C’è una scena agghiacciante dove si vede Michael che entra nella cella buia. Ci sono attimi di nero e poi lo si vede in bagno che si pulisce l’uccello..

C’è una citazione che ho già sentito ma non riesco ad inquadrare, magari qualcuno riesce ad illuminarmi. E’ una scena dove Michael guarda un film e viene pronunciata la seguente frase: “This is my knife and this is my cock. Which should I stick in you?"

Disponibile il DVD della Artificial Eye con audio tedesco e subs inglesi.

Beh il tema è intrigante, spero che chi ha scritto e diretto il tutto abbia notevolmente smorzato il materiale di partenza, perché c’è davvero da restare male… vedrò di recuperarlo, comunque. Grazie, ottima segnalazione.

Visto dal dvd inglese.

Bello, duro, sgradevole, triste e ben fatto.
C’è tanto squallore in questo film, indipendentemente dal “segreto” di Michael. La sua vita sarebbe comunque grigia e deprimente con la sua casa triste, la sua incapacità nel rapportarsi agli altri, il suo lavoro, la famiglia (tristissimo lo scambio di regali con la sorella)…

Pochissimi i dialoghi ma molti davvero forti e grandissima la capacità di far capire le cose senza bisogno di parlare o di spiegarle.

Inquietante poi come il finale sia ESATTAMENTE come immaginavo, ma proprio identico in tutto…

C’è una cosa che però non mi è mica chiarissima… Perché Michael scava una fossa nel bosco?

Da tante piccole cose si nota comunque che questo Schleinzer ha forti legami con Haneke.

Il dvd è eccellente. Come extra c’è il trailer (che praticamente riprende i primi due minuti del film) e un’intervista al regista di circa 10 minuti. Incredibile come ancora oggi ci sia gente che fa gli extra in 4:3, filmati male e con l’audio che fa pietà… Mah…

In effetti è una delle scene più drammatiche ma anche più misteriose. Se ci fai caso, Michael scava quella fossa durante la malattia del bambino. Preferisce ucciderlo piuttosto che curarlo. L’investimento alla fine salverà il bambino.

Io l’ho interpretata così.

Sì, anch’io avevo quella mezza idea.
Certo che però messa così è davvero terrificante, un atto di viltà che probabilmente supererebbe le altre varie nefandezze del sequestratore…