Mickey 17 (Bong Joon-ho, 2025)

Segnaposto per la seconda sortita (terza se includiamo il film prodotto da una piattaforma di streaming) del regista coreano in occidente. Speriamo bene!

Ciao!
C.

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Visto ieri e mi è sembrato un film troppo concettuale: benché dettagliata, la sceneggiatura è troppo descrittiva, e ciò non giova alla storia, la quale sembra che non decolli mai. Peccato perché tutto funziona, nella messa in scena Bong Joon-ho si conferma un grande regista, gli effetti sono perfetti, e tutti gli attori danno il loro ottimo contributo (forse un po’ troppo sopra le righe Ruffalo, il quale cade vittima di un doppiaggio troppo macchiettistico, ai limiti del burlesco).
Peccato (ancora una volta) perché i temi presenti promettevano bene, e dispiace averli visti soccombere nella retorica o in soluzioni troppo prevedibili e già viste.

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Sicuramente meno riuscito di “Parasite”, e 10 se non addirittura 15 minuti in meno di durata avrebbero giovato. Detto ciò, il sudcoreano si conferma gran cineasta, con idee chiare appunto sul cinema e sulla politica. Certo, stavolta eccede in didascalismo, con Ruffalo gigione (anche giustamente, intendiamoci) imparruccato e dentierato, fin troppo evidente mix di Trump e Musk. Ma Pattinson è un protagonista straordinario, con un look a metà fra Buster Keaton e il Conrad Veidt de “Il gabinetto del dr. Caligari”. Il grande pubblico può rimanere perplesso e spiazzato, ovvio. Il cinefilo, si ritrova davanti invece non poca roba, con cui soddisfarsi.:cocktail::sunglasses::v:

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Non avrei saputo descriverlo meglio.:ok_hand:
Oltre a parodiare le derive trumpiane e muskiane, ad un certo punto sembra che col personaggio del politico il regista faccia il verso pure a Mussolini, con tanto di pugni alla cintola e configurazione mascellare stile ventennio.
E come se non bastasse, inquadrato dal basso, la mente va subito a una squallida copia di Charles Kane, privo però di tutta la stratificazione psicologica che quel personaggio possedeva, e privo pure di tutto l’apparato propagandistico e spettacolare: gli son rimasti solo ridicoli spettacolini televisivi in cui esibire la propria stupidità.

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Bruttarello forte, ancora più di Snowpiercer che mi lasciò al tempo perplesso.
Lo dico con dispiacere perchè Bong mi è davvero simpatico (con un nome così poi…), ma non riesco a capire perchè quando è in trasferta a Hollywood si cimenta in questo tipo di Gilliamate

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che non mi sembra propriamente un insulto, ad essere sincero :wink:

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Hai ragione a puntualizzare, mi sono espresso in maniera goffa. Lunga vita a Gilliam, ovviamente. Volevo dire che Bong, almeno nei due exploit sci-fi distopici in questione, me lo ricorda in peggio.

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pensa che io dopo snowpiercer ho paura a vedere anche parasite… questo sicuro lo evito. a me anche the host fece recere forte. se poi mi ci sommi anche gilliam (di cui ho amato, in controtendenza, solo tideland), ciaone forever.

dagli una scians magari ti piace, la mia è solo una personalissima impressione

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Da una scians anche a parasait, magari riprogrammati come faccio io, cercando di dimenticare tutti gli osanna e gli sbrodolamenti che ha ricevuto. Vedrai che ti piace :wink:

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Ad ogni modo Pattinson nel corso degli anni si è creato una solida credibilità attoriale, deve molto a Cronenberg, scegliendo anche film non proprio commerciali, mentre sia la Stewart che, soprattutto, Lautner sono rimasti al palo.

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Per me tutto sommato simpatico, con Pattinson che non ha paura di trasformarsi con successo in un cartone animato (cosa che a Ruffalo riesce meno) e un tono sbarazzino che alla fine non annoia. Non va oltre il “carino” però perché va in mille direzioni abbozzate e banali, tanto che alla fine ti viene un po’ da fare spallucce. Guardabile ma peccato.

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