Mientras Duermes - Bed Time (J. Balagueró, 2011)

César è il custode/portiere/factotum di un elegante palazzo di Barcellona (almeno credo che sia Barcellona ma non penso di sbagliare). È una persona molto sola, con una madre malata e un’esistenza decisamente anonima. César ha sviluppato un’ossessione morbosa verso Clara, una ragazza che abita nel palazzo e questo lo porta a…
Non dico altro.

Io ho sicuramente un debole per Balaguerò ma questo suo ultimo film è veramente notevole.
Un fantastico saggio sulla crudeltà e la solitudine, girato e interpretato magnificamente, con un uso strepitoso delle location, musiche azzeccatissime e una intensissima sequenza di suspense che fa restare davvero in apnea (peccato che venga risolta in maniera non troppo convincente, ma finché dura è una bomba).
Grandissimo il protagonista Luis Tosar (che poi è il mitico Malamadre dell’ottima Celda 211) e molto brava anche la ragazza che interpreta Clara.
In un ruolo secondario c’è pure l’argentino Carlos Lasarte (habitué dei film di Balaguerò e Paco Plaza) e in un ruolo ancora più piccolo c’è il mitico Pep Tosar (l’anatomopatologo necrofilo di Aftermath).
Bello, davvero molto bello, per me è un grande film.

Mmmm non condivido del tutto l’entusiasmo, pur giudicandolo un film valido. Bravissimo l’attore protagonista, l’idea in sé non è nuovissima ma nel complesso ti coinvolge… l’insieme mi è parso un po’ di maniera anche se invenzioni simpaticamente macabre/divertenti ne ha (la fantasia perversa dello stronzone è impagabile e per un blattofobico come me l’infestazione di scarrafoni è un incubo) e il finale è notevole, la cosa migliore del film.

A me è piaciuto davvero moltissimo e gli perdono alcune piccole forzature nella sceneggiatura che mi hanno fatto un po’ storcere il naso.
Balagueró è davvero bravo a girare in uno spazio del genere (aveva già fatto un piccolo gioiello con Para Entrar A Vivir, il suo episodio delle Peliculas Para No Dormir, interamente girato in un palazzo) e gestisce ottimamente una storia così morbosa e sgradevole.
Forse non sarà originalissima (anche se non è che ricordi poi tante storie simile) ma la crudeltà di César tocca vertici inimmaginabili. Anche nel rapporto con l’odiosa bambina del pianerottolo di Clara compie azioni davvero ributtanti e deplorevoli.

E poi, scusatemi se mi ripeto, ma la lunga sequenza che inizia con César che si nasconde sotto il letto pensando che Clara sarebbe tornata da sola e che finisce la mattina dopo con il faccia a faccia col fidanzato è da albo d’oro della suspense perché è girata e montata in maniera fantastica.

Sì, sì, è certamente molto abile sul piano tecnico e gli attori li sa sfruttare al meglio. E lo trovo superiore al sopravvalutatissimo almeno per il sottoscritto) Rec. Ma come dici tu, qualche forzatura a livello di sceneggiatura c’è. Forse son rimasto un po’ così perché al Torino Film festival lo segnalavano come un horror; comunque fa un po’ il verso ai thriller americani sul tema dello stalking. Girato con più classe, questo sì.

Visto ieri sera e devo dire veramente piacevole, Balaguerò (fissato un po con le palazzine :smiley: ) riesce a tirare fuori da una storia che potrebbe apparentemente essere noiosa un ottimo thriller con sequenze ad alta tensione.Notevole il protagonista che è la copia sputata di un mio amico, cinico, malato davvero inquietante, anche le sequenze con la madre appaiono disturbanti.Finale telefonato ma azzeccato.

Titolo internazionale da denuncia (Bed time).

Veramente è Sleep Tight, Bed Time è solo il titolo italiota.

In quanto a suspense assolutamente una delle sequenze più belle da qualche anno a questa parte.

Il film mi è piaciuto tantissimo, la tensione raggiunge livelli ragguardevoli grazie all’ottimo mix di regia montaggio e musiche (veramente ben utilizzate), la recitazione è di buon livello e la sceneggiatura ha si qualche forzatura ma caratterizza molto bene i personaggi. Personalmente poi adoro i personaggi ipercattivi e iperstronzi come quello di Carlès che, oltre che nelle sequenze “thrilling”, da il meglio di sé quando distrugge la signora con i cani, ho letteralmente adorato quella scena. Ottima anche la scena in cui Cèsar “appare” in casa della bambina.

Bellissimo, l’ho trovato davvero una grande pellicola. Viene presentato come un thriller, la sua ossatura è in effetti quella ma poi ci sono delle punte di drammatico notevoli e con riflessioni esistenziali molto ciniche e disturbanti. Penso al suo rapporto con la madre, alla sua ossessione della felicità, la telefonata alla radio, la volontà di spegnere il sorriso alla ragazza, fino all’ultimo dialogo con la signora anziana, agghiacciante ed umiliante.

Teso e ben costruita la scena che avete citato un po’ tutti.

Rivisto dal blu ray italiano della Lucky Red.

Il film è sempre bellissimo ma il master di quest’edizione fa pietà. Evitatelo e rivolgetevi all’import, questo master è tutto sballato. I neri sono calibrati malissimo (a volte sono grigi, a volte quasi blu…) e le scene scure/notturne sono spesso atroci.

I titoli di testa, poi, presentano le bande dello scope che appaiono e scompaiono (nonostante siano su sfondo nero e non si dovrebbero nemmeno notare su una tv ben calibrata). Uno schifo.

Tra l’altro il master è italiano e quindi presenta l’orrendo titolo scelto dalla distribuzione nostrana e le sovrimpressioni in italiano con le scritte dei giorni che passano.