Milano: Il Clan Dei Calabresi (G. Stegani, 1974)

Anch’io pensavo che fosse un pessimo film e invece l’ho trovato molto bello. Originale la ferita del topo infetto che lo porterà vicino alla morte.

Così vicino che è morto… :smiley:
Complice pure la lapidazione…

E’ quello che volevo dire, mi sono spiegato un pò male.

Dialogo tra P.P.Capponi (il commissario) e Toni Ucci (Merenda, uno dei calabresi)

…E questo ti può fruttare due imputazioni: vendita senza licenza e favoreggiamento della prostituzione.
“Ma io mi guadagno da vivere così”
Bravo, bravo e continua così. Quelli come te non fanno certo onore alla calabria:ti dovresti vergognare!
“Mi vergogno? Certo che mi vergogno.”
E allora perchè lo fai?
“Perchè la vita per noi meridionali quì è sempre stato un inferno: fame, sempre fame; io, mio padre, mio nonno. La nostra fame è antica dottò, e adesso l’hanno ereditata pure i miei figli, cinque e tutti piccoli.”
Ma era necessario mettere al mondo cinque figli?
“No, non era necessario, ma quando noi poveracci facciamo l’amore non ci possiamo stare attenti, in quel momento, perchè dobbiamo pensare al domani, a cosa mangeremo. Lo sà che l’amore fa venire ancora più fame?..”

" Un’attimo ancora dottò. Vede, quando io i giornali li metto in petto per il freddo, qualche volta li leggo pure e, ho sempre letto che tutti vogliono aiutare il mezzogiorno, che poi saremmo noi del Sud. Tutti per il mezzogiorno, mezzogiorno… e poi arriva mezzanotte e nessuno di noi ha mangiato. E poi ci dicono: andate a Milano, l’America! Sono venuto quì a Milano, tre mesi al dormitorio pubblico, e quando ho cominciato a guadagnare qualche lira e volevo prendere in affitto un sottoscala, mi sono trovato davanti un cartello con una scritta:non si affitta ai meridionali…"
Uè, Merenda… ma tu mi hai preso per il Ministro del mezzogiorno? o per l’assistente sociale? Io faccio solo il Commissario, punto e basta!..

O.T.
in omaggio a Luca Canali, Kieran Canter e tutti gli amici che si trovano lassù e che si fanno un mazzo così …senza sole, nè mare…

Grazie del pensiero…! :smt052

Rocco Musco e Luca Canali in my heart:smt058

E’ un film che vedrei molto volentieri, anche perchè ho letto che Giusti ne parla molto bene in quanto ha una storia particolare rispetto agli altri poliziotteschi.

mah sai…non è più di tanto il fattore “particolare” a fare del film un buon prodotto ma il fattore sorpresa…
intendo dire che il film è un buon Noir cosa che forse il titolo e la prima parte della pellicola non fanno trasparire…per il resto credo che Giusti all’epoca del suo dizionario lo citasse forse più per la sua rarità che per la sua bellezza.
A me è piaciuto molto ma ti ripeto più che “poliziottesco” come lo definisci tu lo definirei uno spaghetti-noir (concedetemi il termine…:smiley: )

Sì sicuramente lo elogia anche per la sua rarità, ma fa capire che la trovata della svolta che lo fa divenire un noir lo rende diverso dagli altri.

Visto ieri con la Belva.
Mi è piaciuto molto, sicuramente è un poliziesco atipico e fantasioso Mi ha colpito molto la scena del laboratorio quando Sabàto viene ferito dal morso di un topo…da allora tutto il film è pervaso dal rischio di contagio e di epidemia,dai toni quasi fantascientifici. Infatti a fine film mi è venuto da dire: Milano, il clan dei Calabresi…:confused: :confused:
Belle le musiche e gli inseguimenti anche se brevi.
Personaggi in buona forma: Sabato, Ucci e un Bruno di Luia più “capellone” del solito…
Crudo e triste il finale dove pare quasi che la povera gente immigrata si vendichi nei confronti dei loro conterranei che delinquono.
Sono stato contento di averlo visto.

E per Rocco Musco, piccolo OT: i miei nonni e i miei genitori sono del Sud, certi discorsi sono effettivamente veri, specie il “non si affitta ai meridionali”
A loro fortunatamente è andata bene perchè qui grazie al duro lavoro ed alle opportunità di allora si sono fatti casa/e e famiglie, ma a molti non è andata così bene; era davvero dura. Max solidarietà.

Il dvd, che ho da tempo, è uncut ed è di discreta fattura audio e video. :slight_smile:

Niente male, qualche difettuccio, ma un film senz’altro godibile. Concordo con la perfetta definizione di Dario, uno Spaghetti-Noir. Il personaggio di Sabàto non riesce proprio a farsi voler bene dallo spettatore e personalmente sono stato contento che lo abbiano lapidato.
Bella la colonna sonora ma uso delle locations e dei personaggi di contorno un po’ troppo limitato, nonostante il tentativo di approfondimento sociologico demandato alle parole del “Merenda”.

Suppongo (ma non era difficile) che l’idea del criminale infetto provenga dal “Bandiera gialla” di Kazan

Prima o poi dovrò decidermi a fotografare le location romane (ovvero la maggior parte) del film ambientate vicino a casa mia

Niente male, qualche difettuccio, ma un film senz’altro godibile. Concordo con la perfetta definizione di Dario, uno Spaghetti-Noir. Il personaggio di Sabàto non riesce proprio a farsi voler bene dallo spettatore e personalmente sono stato contento che lo abbiano lapidato.
Bella la colonna sonora ma uso delle locations e dei personaggi di contorno un po’ troppo limitato, nonostante il tentativo di approfondimento sociologico demandato alle parole del “Merenda”.

Suppongo (ma non era difficile) che l’idea del criminale infetto provenga dal “Bandiera gialla” di Kazan

Prima o poi dovrò decidermi a fotografare le location romane (ovvero la maggior parte) del film ambientate vicino a casa mia

ma il pezzo all’inzio, quando le moto inseguono sabato, è stato ripreso da tarantino per kill bill?? (sembrerebbe quello usato ogni volta che la sposa ripensa a una delle vipere il giorno del massacro, prima di vendicarsi con la stessa)

cmq mi riderete in faccia ma per me sto film è a un passo dal capolavoro

sabato è ai massimi livelli, presenza scenica da applausi e splendido il suo personaggio
a differenza di venticello io mi ci ero affezionato perchè

nonostante fosse il solito boss del cazzo, in realtà dimostra a più riprese di tenere molto ai legami personali, benchè spesso problematici anche se per colpe non sempre sue -vedi la storia con la moglie-, con i suoi scagnozzi ha un cuore d’oro con chi gli è stato fedele e riesce a perdonare l’infedele che lo è stato solo per debolezza e non per cattiveria… ma poi alla fine lo spettatore è spiazzato da merenda che invece era stato trattato come un cane! e quindi si finisce per accettare anche la lapidazione…

poi è un film girato benissimo, con una bella storia, belle ambientazioni, e qualche piccolissima ingenuità o lungaggine più che trascurabili

non conoscevo questo regista, cercherò sicuramente di recuperare altre cose sue

ottimo il master del dvd surf… davvero una bella serata!

io trovo appassionante il fatto che parte come un comunissimo poliziesco immerso in una storia di gangsterismo mafioso a milano e poi invece si trasforma in un racconto teso: perchè inizia una lotta contro il tempo del protagonista per salvarsi la vita.

il personaggio di sabàto, per quanto è un boss, curiosamente attira poca antipatia: oltre all’emergere di drammi familiari del passato, c’è il vuoto intorno che gli si fa per motivi di opportunismo.

dimostrazione che anche nella mala i ruoli si possono invertire in modo imprevedibile.

e naturalmente l’esito finale.

:paper:

Doppiaggio:
Antonio Sabato: Giancarlo Maestri
Silvia Monti: Mirella Pace
Pierpaolo Capponi e Toni Ucci si doppiano da soli
Peter Carsten: Mario Feliciani
Fred Williams: Luciano Melani
Mario Donen: Vittorio Di Prima
L’attore che interpreta il medico al laboratorio è doppiato da Giampiero Albertini

Non proprio Robby… diciamo che il maestro Gianni Marchetti si è leggermente ispirato alla musica di Quincy Jones per la serie Ironside, che anni dopo è finita dentro Kill Bill. Oltretutto anche altri pezzi di musica sono spudoratamente ripresi da Morricone con minime variazioni.

Comunque rivedendo il film debbo dire che l’ho trovato davvero bello, atipico come poliziesco ma senz’altro di livello.