Mio cognato (Alessandro Piva, 2003)

Non male questo film, quasi a metà tra “Il sorpasso” e “Tutto in una notte” (o qualsiasi altra storia che si svolge nell’arco di una notte) con la particolarità che in questo caso ci troviamo a Bari con i due protagonisti Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, cognati diversissimi tra loro, alla ricerca dell’auto rubata del secondo.

La Bari notturna – suggestiva - è popolata da personaggi poco raccomandabili che Toni (Rubini) sembra conoscere benissimo.
Oltre alla ricerca dell’auto Toni sembra alle prese con problemi personali con gente pericolosa.

Dal regista di “LaCapaGira”.

Ne ho spesso letto bene di questo film però a me ha deluso abbastanza. Il fatto che sia praticamente “il sorpasso” rifatto a Bari in realtà poteva (e doveva) essere una bella rilettura moderna ma tutto sommato le situazioni che vanno a srotolarsi durante la visione sono -per me- tutte senza nerbo, abbozzate, forzate e di mala maniera (il pallosissimo detto/non detto che si protrae per tutto il film).
Il mattatore è ovviamente Sergio Rubini anche se è molto più al guinzaglio di quanto poteva (e doveva) offrire come prova attoriale (il suo personaggio non è certo un gigione alla Cortona-Gassman) mentre Lo Cascio, spiace per lui, è assolutamente anonimo come carattere del personaggio.
Non basta prendere 2 personaggi opposti e mandarli all’avventura sperando che l’effetto stridente esegua da solo il suo compito d’intrattenitore.

Come dicevo, le varie avventure in cui incorrono i 2 protagonisti sono piuttosto superficiali quando buttate lì (Caroline Felline ahimè sprecatissima in un segmento che non aggiunge niente di niente al film).
Funziona meglio il classico “tormentone” che si usa creare in certe commedie, anche se uno dei due viene purtroppo accantonato quasi sùbito (quello sul colore dell’auto).

Finale telefonatissimo per chi è del settore spettatore scafato addove già il prefinale lo faceva ampiamente intuire ed è proprio qui che il film va a sovrapporsi, nelle intenzioni, col “sorpasso”

Certo resta un film che nel panorama della commedia italiana moderna suscita un vivo interesse ma se l’idea era ottima, l’ossatura è esilissima.

Nota personale: mi sarebbe piaciuto vedere un ruolo anche per il mitico Gianni Ciardo

1 Mi Piace