Miseria e nobiltà (Mario Mattoli, 1954)

Strano non ci sia un thread segnolo il passaggio televisivo di domani alle 9:35 su Rai 3

memorabile la scena degli spaghetti

Uno spettacolo, uno dei migliori film di Totò, in realtà una piece teatrale portata sullo schermo come se fosse “teatro al cinema”. Attori tutti perfetti, Totò al suo meglio. È uscito anche in dvd.

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Trasmesso per coincidenza lo stesso giorno alle 20.30 circa su Telecapri!

una frase del film che mi viene a caso

vincenzo mi e padre a me

divertentissimo.

Capolavoro che ho visto almeno una dozzina di volte. L’ingresso dei finti nobili a casa di don Gaetano e tutto quello che ne segue è grandioso: Totò che saluta come fosse un pontefice, le 600mila lire di rendita (Ma chi le ha viste mai?) eccetera eccetera.

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E la sequenza della spesa dove la mettiamo?
Quei minuti valgono da soli un’intera esistenza rivoluzionaria (cit.)

Ma è vero che il film era originariamente in bianco & nero e solo successivamente è stato colorizzato? :confused:

Direi di no, sempre visto a colori, assieme a Un Turco Napoletano e Il Medico dei Pazzi formava un trittico (a colori) su Felice Sciosciammocca.
Micidiale anche l’elogio dell’ignoranza fatto da Totò scrivano al cafone che vuole scrivere la lettera a lu compare nepote, e poi tutta la lettera “medèsema”.
Lo vedrei ad libitum, anzi in realtà lo vedo ad libitum da una vita.

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Oltre al film e al grande Totò, Anche la fascetta cinehollywood è bellissima e merita di essere esposta!

Vhs storica! :slight_smile:

Altra scena che merita di essere citata, verso il finale, è quando donna Luisella trova in casa la moglie di Totò, che fa la cameriera e inizia a dire Aaaaaah! Ma voi state quaaaa! Ahhhh! e tutti quanti le vanno dietro a fare Aaaaaah!

Ok mi rendo conto che a scriverla non fa ridere ma non importa :smiley:

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Recentemente restaurato in 4K:
https://www.cinemaitaliano.info/news/43458/miseria-e-nobilta--in-restauro-in-anteprima.html

Si desume una possibile futura uscita in bluray.

Magari! Lo comprerei al volo. Fra i 10 migliori Totò di sempre…

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Grande farsa di Scarpetta e grande film di Mattoli.

Totò si cala perfettamente nel ruolo di Don Felice Sciosciammocca.

Secondo film della trilogia di Scarpetta portata al cinema da Mattoli.

Sceneggiato dal grande Ruggero Maccari

Vede accanto a Totò grandi attori e attrici come Sophia Loren,Enzo Turco,Carlo Croccolo,Valeria Moriconi e Dolores Palumbo.

Musiche di Pippo Barzizza.

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ripresa estiva 77

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Testimonianza preziosissima.

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Mattoli sul film

L’idea della serie scarpettiana di Totò fu di Talarico. Ce la disse nello studio di Ponti: « Perché non fate questo? ». L’idea era ottima, perché i soggetti soliti per Totò, con la trovatina banale, non erano più sufficienti, mentre lì c’era un contenuto, una trama, dei personaggi. Tutte le volte che il teatro ha potuto collaudare una cosa, questa cosa si valorizza enormemente. Tant’è vero che nei film di Totò quelli che sono un po’ meno riusciti sono quelli dove l’idea iniziale è un po’ troppo banale o troppo elevata. Totò esercitava un certo potere su Libassi, Broggi, questo tipo di produttori, e allora i giornalisti dicevano di lui che era un attore sciupato, rovinato, e lui: « Qui bisogna fare per forza un bel film », e si fece una commedia francese, con attori importanti, e si fece Sua eccellenza si fermò a mangiare, che era una cosa rodata, buona.
È per questo che Scarpetta andava benissimo. Quando si faceva per esempio un Totò Tarzan, non c’era una vera costruzione, c’era solo un’idea, che si logorava velocemente. Miseria e nobiltà è nato in un momento felice. Totò non sempre era dello stesso tipo di sentimenti nei miei confronti. Si irritava con me quando proponeva una cosa che io non mi sentivo, in buona fede, di accettare, perché lui ogni tanto si metteva in testa (non so se era qualcuno della corte che aveva intorno che glielo suggeriva) delle cose costosissime, difficoltosissime, e che io sapevo per esperienza che non avrebbero funzionato. C’era il clan Bragaglia che per esempio gli suggeriva cose in polemica con me… La scena lunghissima degli spaghetti è nata in una giornata di grazia, il merito credo che era suo ma, non lo dico per falsa modestia, anche un po’ mio, perché c’erano in quei tempi difficoltà tecniche incredibili. Io avevo fatto per esempio, per via del colore, un « fine del primo tempo » su un pezzettino di un quadro che sale.

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