O il canale per eccellenza per la scimmia notturna (canale 59)
una serie di trasmissioni basate su un format pressochè sempre uguale: si prende un auto d’epoca o anche youngtimer di un certo interesse che sia almeno malconcia se non proprio un rottame e
a) la si ripristina nella maniera più fedele possibile (Affari a quattro ruote)
b) la si tarocca in maniera più o meno devastante (una miriade di programmi)
c) dipende (Fast’n’loud e tanti altri)
Naturalmente le trasmissioni originali sono tutte americane o inglesi facendo parte del giro di Discovery, poi sono partite le versioni europee
Quelle italiane generalmente sono tra lo scadente e il penoso, ma recentemente è iniziata una miniserie con la versione aquilana e senza bestemmie (almeno in trasmissione) di bmw che non è male
Le trasmissioni di punta vengono replicate dalle 14 alle 98.000 volte, soprattutto di notte, e le mie preferite le riguardo sempre e le so quasi a memoria, sono appassionatissimo delle puntate dove scartavetrano la ruggine e riverniciano, non so resistere, questa estate volevo fare così con una bici che ho a casa dei miei dopo 5 minuti mi sono spellato una mano e soprattutto stracacato il cazzo
A parte questo la continua visione di questi programmi da un lato mi ha fatto iniziare a comprendere ed apprezzare lo stile delle macchine americane sportive degli anni 60 e 70, ma dall’altro mi ha fatto anche partire una riflessione sull’importanza del doppiaggio di queste simil serie
Perchè io penso che azzeccare il doppiaggio dei personaggi di queste trasmissioni è veramente una delle chiavi più importanti del successo di ste robe che sono agli antipodi della cultura e del gusto tricolore, una faccenda alla Eddie Murphy che senza quel doppiaggio in italia penso non se lo sarebbe filato nessuno a livello che so, di un Chevy Chase che a malapena qui attorno si sa chi è
Ma qualcuno ci si scimmia la notte con motor trend?
Devo dire che le trasmissioni italiane sono orrende rispetto a quelle straniere. Ho provato a vedere “Dalla pollaio alla pista” o come cazzo si chiama, la puntata sull’Alfa 75, ma ho faticato a finirla.
La mia preferita resta Wheelers Dealers, ancorché dopo aver visto le prime centoottanta puntate inizi a notare che si somigliano un po’ tutte fra loro, eh
ha indubbiamente il grosso difetto di scendere e dilungarsi troppo in aspetti tennici casomai poco appetibili per lo spettatore medio, però il tipo trasuda passione verace ed è empatico e simpatico, mentre i protagonisti italos delle altre trasmissioni sono mediamente una mattonata tra i coglioni
da quello che leggo in giro comunque sta avendo un successo più che discreto
Sono andato avanti a vederla per un po’ solo per la presenza di quell’ex dipendente meridionale dell’Alfa, il classico vecchietto di 70-75 anni che sa TUTTO di come veniva costruita un’auto nel suo stabilimento, compreso che tempo faceva quel giovedì del febbraio 1981 quando montarono i pistoni sul primo esemplare
Ammetto che le sue discendenze aquilane hanno rimestato il mio background, tanti ne ho visti in gioventù taroccare macchine e correre lungo gli stessi altopiani, svegliarsi il giorno di ferragosto alle 3 per andare a Popoli a prendersi il posto buono per vedere la cronoscalata, oppure assembrarsi (quando si poteva) nelle curve più struggenti quando si correva il Rally e rimettere dritte le macchine che si ribaltavano, e tanto altro
Mi ha colpito di lui che pur essendo relativamente giovane spesso si cura macchine abbastanza vintage, miti di generazioni precedenti alla sua tipo la 500 o l’Alfa GT
poi come dicevo seguendo una serie di gruppi di appassionati di macchine d’epoca leggo di molti gasatissimi dalla trasmissione