Apprezzabilissimo e per nulla scontato film di Jodie Foster con un bravissimo Mel Gibson e un cresciutello Anton Yelchin. Film che ho apprezzato particolarmente per il bel messaggio del mai darsi per vinti e del cercare di cancellare il passato per poter affrontare il futuro e la propria vita con l’obiettivo primario di essere contenti e a posto con se stessi, con qualsiasi mezzo ci possa aiutare. Commedia tutto sommato divertente ma che offre numerosi spunti di riflessione e cela scene che personalmente trovo commoventi.
Non Banale.
A mio personale avviso, il film è vedibilissimo per chiunque non abbia alcuna nozione relativa alla realtà delle malattie mentali. Il film infatti tocca e risolve argomenti assai complessi, con un semplicismo che fa sorridere chiunque abbia un minimo di cognizione di causa in merito.
Non ci ho personalmente visto molto semplicismo. (Oltre a sorridere) Ho trovato che il film riesca ad approcciarsi a queste problematiche in maniera comunque valida anche se non completamente esaustiva. Forse lo scopo era quello di cercare anche un pò di sdrammatizzare un argomento delicato, e a mio parere riesce nell’intento. Sarebbe stato un film totalmente diverso altrimenti.
Mah sai, oggi su quel genere di disagi mentali è in corso un annoso dibattito che esamina le potenzialità di psicoanalisi, cognitivismo e farmacologia, ponderando accuratamente cio che ognuna di esse può fare. Il film risolve tutto a suo modoutilizzando un pupazzo e soprattutto, non spiega come mai, alla fine, tutto pare tornato alla normalità se non per il braccio mancante