N.P. Il segreto (Silvano Agosti, 1971)

Regìa di Silvano Agosti, 1971
Con Francisco Rabal, Irene Papas, Edy Biagetti, Ingrid Thulin, Takis Emmanuel, Linda Carradoni, Marco Agosti, Marino Masè


Apologo sulla società dei consumi, a tratti davvero inquietante. Girato tra Milano e Roma nel tentativo di rappresentare una città anonima.

Belle musiche di Nicola Piovani.

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Piaciuto molto anche a me…tra l’altro forse sarebbe più appropriato spostare il thread in Eroi all’inferno…i nostri sci-fi sono così pochi :-p

Mi giunge notizia che nel frattempo sarebbe sbucata una versione del film (italiana) molto migliore di quella derivata dalla vecchia vhs mi pare della 3B Magnum… risulta a qualcuno?

Tanto per capirci… vecchia vhs:

Nuova versione (screen trovato on line):

Se ho compreso bene, la nuova versione dovrebbe derivare dal dvd che il regista Agosti vende sul suo sito a 25 euro.

Un film interessante direi quasi unico nel suo genere. Oltre la vecchia versione VHS dovrebbe gia essere stato trasmesso se ben ricordo su Rai Tre o Rai Movie.
Comunque anche se 25 euro non sono pochi il film vale la pena

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Uno dei migliori di Agosti…

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a me e’ parso mediocre. Ne’ una commedia fantapolitica vera e propria, ne’ un film di denuncia vero e proprio. Comunque un’interessante spaccato sulla societa’ italiana dell’epoca, anche se a tratti l’ho trovato piuttosto peso e irritante (anche per via delle note simpatie politiche di Agosti). Certo, molto meglio questo che “nel piu’ alto dei cieli”.

Se non ricordo male in alcune versioni della VHS Magnum 3B invece che questo film c’era quell’altro di Agosti “Nel piu’ alto dei cieli” (almeno io l’avevo trovata cosi’)

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Siamo dalle parti della “fantascienza sociale” di Anno 2022 i sopravvissuti, anche se il film di Agosti parte da premesse marcatamente più politiche e riesce a fare una riflessione piuttosto organica sui temi del diritto al lavoro e del destino della classe operaia in un mondo in cui (a causa dell’automazione) la forza lavoro non è più necessaria.

Tematiche politiche a parte, Agosti si conferma un grande narratore per immagini, con alcune sequenze davvero efficaci, che toccano emotivamente e riescono a raccontare i personaggi e le dinamiche che intercorrono tra di essi senza l’utilizzo di dialoghi, parole o didascalie (vedi ad esempio la sequenza del killer che, impietosito dalla situazione umana in cui è sprofondato l’industriale, rinuncia al proprio mandato e gli risparmia la vita).

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d’amore si vive picchia molto più duro

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