'Na specie de cadavere lunghissimo

Segnalo il seguente appuntamento pesarese:
sabato 16 settembre a Pesaro all’interno della Festa de L’Unità Nazionale verrà presentata la pièce teatrale scritta e interpretata da Fabrizio Gifuni 'Na specie de cadavere lunghissimo, filmata da Giuseppe Bertolucci (entrambi presenti). Gifuni rielabora diverso materiale pasoliniano (principalmente Scritti corsari e Lettere luterane) per voce monologante. Imperdibile occasione - a mio sommesso avviso - di riconfrontarsi con l’epocalità di Pier Paolo Pasolini.

Stima - ci mancherebbe altro - per Giovanni Bertolucci, ma Fabrizio Gifuni a mio sommesso avviso c’entra poco o punto con il mondo di Pasolini.

Hai senz’altro ragione Franco, però credo vada dato atto a Gifuni di essersi scelto una strada scomoda e impervia come quella che attraversa il pluriverso Pasolini, piuttosto che quella ben più facile di fare l’attorucolo fictionaro di 4° (o più infima) categoria (De Gasperi non è tra queste) e interpretare personaggini in film di indicibile stolidità.

p.s. Dove posso acquistare il tuo libro su Pasolini?

Se ne parla qui.
Io all’epoca, come si legge nel topic, lo presi ad un prezzo stracciatissimo (ed era appena uscito). Adesso nel sito che utilizzai allora il prezzo è diventato quello di copertina.

> Hai senz’altro ragione Franco, però credo vada dato atto a Gifuni di essersi scelto una strada scomoda e impervia come quella che attraversa il pluriverso Pasolini, piuttosto che quella ben più facile di fare l’attorucolo fictionaro di 4° (o più infima) categoria (De Gasperi non è tra queste) e interpretare personaggini in film di indicibile stolidità.

La paura mia è che Gifuni se esca fuori con delle dichiarazioni su Pasolini tipo quelle, invero banalotte e irritanti, che ha rilasciato dopo aver interpretato “La meglio gioventù” e “De Gasperi”.

>quella che attraversa il pluriverso Pasolini

Parla facile, se no chiamo Bocchi… :smiley: :smiley:

Da ciò che ho potuto vedere (o visionare, come preferisce qualcuno) posso affermare tranquillamente che Gifuni sa il fatto suo, producendosi in una vibrante e appassionata interpretazione del testo pasoliniano (l’uomo resterà sempre materia inattingibile). Per il resto non possiamo che augurarci un atteggiamento da vero professionista al di fuori della scena, perché effettivamente quello che dici tu suonerebbe come ennesima squallida operazione di mercimonio pasoliniano (e qui, al di là di facili retoriche, mi fa davvero piacere constatare la tua enorme sensibilità nei confronti di Pasolini).
Ti confesso onestamente Franco che il mio timore più grande è lasciar ciarlare di Pasolini proprio a coloro che trent’anni fa lo hanno massacrato, in ogni senso.

Grazie Fede, ho rimediato. :wink: