Nanga Parbat (Joseph Vilsmaier, 2010)

Ne scrisse per primo qualcosa il defunto Almayer ( :smiley: ) su questo forum tot anni fa.

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?16823-Messner-scrive-un-film-sul-Nanga-Parbat&highlight=parbat

Il docufilm in questione narra la straordinaria quanto triste storia dei fratelli Messner: Reinhold e Gunther.

Tutto mi è nato dopo la tragica scomparsa di Daniele Nardi uno dei grandi alpinisti italiani attuali, ha perso la vita il 25 febbraio scorso sul Nanga Parbat, la montagna assassina. Nardi era un alpinista che si era prefissato di scalare il Nanga in inverno come aveva fatto precedentemente tra gli altri Simone Moro, altro alpinista italiano molto noto. Come sempre quando leggo o ascolto qualcosa che mi affascina parto col documentarmi con libri, riviste e film, sono un inguaribile curiosone.

Per cui ecco qui, la storia del film è quindi quella dei fratelli Messner, dall’infanzia alla scalata del Nanga Parbat, raccontata con lo stratagemma del flashback. E’ un docufilm sicuramente interessante con riprese mozzafiato, però stando ai racconti della famiglia Messner non viene data a mio avviso giustizia a Gunther. Nel senso che la famiglia ha sempre difeso il fratello minore di Reinhold, descrivendolo come un alpinista che non aveva nulla da invidiare al fratello, ma nel film viene comunque descritto come il fratello minore più debole, che ha bisogno di protezione. (Tant’è che la madre confida sottovoce a Reinhold: riportami a casa tuo fratello sano e salvo, come se avesse un triste presagio). Il film in questione ha il benestare di Reinhold, ho visto il passaggio TV di La7 con la presentazione di Reinhold stesso.
Comunque la storia in questione è davvero affascinante, ci sono cose che ancora devo scoprire, come la scelta di scendere dal versante Diamir ancora inesplorato ma ritenuto più sicuro da Reinhold. Ma nel complesso lo svolgimento della pellicola è pressochè fedele alla storia.

Da non dimenticare anche il fatto che Reinhold ha contribuito al documentario del grande regista tedesco Werner Herzog: Gasherbrum - Der leuchtende Berg ovvero la montagna di luce:

http://www.teche.rai.it/2018/05/reinhold-messner-luomo-delle-vette/

e qui in codesta intervista non ha commenti lusinghieri sul regista, criticandolo sul suo operato:

Insomma il film venne fatto sei anni dopo dal ritrovamento dei resti di Gunther, fatti dal fratello stesso e nascosti e riportati in Europa per essere sottoposti alla prova del DNA, mettendo la parola fine alle continue critiche rivolte a Messner, reo allora secondo gli invidiosi di aver lasciato morire il fratello per il proprio successo.

Guardatelo e documentatevi, a mio avviso è una storia fantastica , e gli alpinisti a mio modo di vedere sono in tutto e per tutto dei super uomini. Reinhold è stato il primo uomo a scalare tutti i 14 ottomila, senza ossigeno con metodo classico, portando al limite la soglia della sopportazione umana, veramente affascinante cazzius.

Dissento dal buon Stubby. La vicenda è senz’altro interessante, ma il film è loffio e noioso.

Oltretutto il bluetto italiano presenta il solo doppiaggio italiano, che per qualche motivo rimbomba come se avessero preso l’audio direttamente in sala durante una proiezione. Mah.

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