Nemico Pubblico (Public Enemies) - 2009

meritava 11 infatti.

ecco appunto.

Per me un critico che dà 10 a miami vice si comporta alla stregua di un blogger.
Non perchè il film sia 'na chiavica, anzi. Il punto è che un critico ha delle responsabilità ed ogni voto deve essere frutto di una contestualizzazione nella storia del cinema. Prima di tutto, credo che sia impossibile dare 10 ad un film appena uscito, perchè solo il tempo diminuirà o accrescerà il valore di un’opera. Seconda cosa, perchè il massimo assoluto come voto, va raffrontato ad altri massimi assoulti della storia.
Miami Vice prende 10?
Allora Luci della città di Chaplin?
Quarto potere ?
La passione di giovanna d’arco?
2001 odissea nello spazio?
Sentieri selvaggi?
Pickpocket?
1 400 colpi?

Etc, etc.

Mi sembrano esternazioni da fan ( bocchi - che, per inciso, ha scritto anche tantissimi ottimi cose- non è il solo, ovviamente, e Mann non è l’unico oggetto).
A me fanno ridere da matti i supervoti ai film di Kim Ki Duk di qualche anno addietro, regista che già adesso in molti sminuiscono e che tra 20 anni, probabilmente, sarà archiviato come sono stati archiviati Greenaway o Kiarostami, che negli anni 90 sono stati elevati a super maestri, e che invece hanno fatto solo qualche buon film.

Ovviamente, imho :slight_smile:

Proprio perchè bisogna contestualizzare i film è impossibile avere una scala di voti (sempre che valgano qualcosa piu delle nostre inutili parole) che sia assoluta. Nel senso che se prendiamo Quarto Potere come un 10 tutto deve essere giudicato alla luce di questo capolavoro. Invece credo che ogni epoca debba avere dei metri di giudizio propri. Un 10 a Miami Vice significa riconoscere al film una forza di rottura rispetto al passato e soprattutto gli si attribuisce una sorta di ruolo pionieristico rispetto al cinema che verrà. Le critiche positive rivolte a Miami Vice sono tutte incentrate su questo punto: chi lo considera un grandissimo film, un film da dieci per parlare coi numeri, crede che sia veramente uno dei film cesura tra un momento cinematografico e un altro, che fra dieci anni il cinema d’azione, quello autoriale intendo, sarà fatto in questo modo o almeno avrà molti elementi che Miami Vice contiene in nuce.
Ecco, questo discorso può essere confutato, il critico può aver visto nel film di Mann un potenziale che poi non si rivelerà tale, ma il voto, soggettivo, non si discute. Nel senso che dargli un 10, per tutti questi ed altri motivi, è assolutamente legittimo, soprattutto come atto politico. E se la critica perde la possibilità di fare politica (non di partito ovviamente) perde tutto il suo senso.

Il voto può essere soggettivo, ci mancherebbe. Ma la scala di valori non lo è. Capisco il tuo discorso sull’epoca, ma, come poi tu stesso scrivi, il potenziale di un film potrà venir meno conl passare degli anni. A Quarto potere non è successo. A Miami Vice non possiamo saperlo. Quindi, sempre IMHO, un critico a cui il film è piaciuto molto, gli dovrebbe dare 8 e poi ripensarci tra 20 anni. Non potrà riaggiornare il suo voto? Pazienza.

Insisto sul valore dei voti e delle scale di valore, altrimenti dare stelle e numeri non serve più a nulla.

Faccio un esempio solo, ma lampante :Il dizionario di Mereghetti ( e cito questo perchè è molto venduto e molti ‘fruitori’ di cinema lo prendono come oro colato, come vangelo della settima arte): ma che credibilità può avere quando Lolita di Kubrick ha lo stesso voto di un film di Cristina Comencini o di Paolo Virzì? E’ soggettività? Forse di uno che non capisce molto di cinema …
Se in un dizionario di calcio vi scrivessero che Legrottaglie è ai livelli di Baresi, non spernacchiereste l’autore?

Bellissimo. Visto nell’ottimo BD Universal, ha già un buon ruolo nei gangster movie, genere molto ricco di fil importanti. Ottimo cast, bella colonna sonora (Billy Holiday!!) e notevole realismo con quasi tutte le location autentiche. L’uso del digitale l’ho trovato perfetto, solo in qualche frangente “straripa” e risulta un pò artificioso. Molto validi gli extra in BD. Un altro grandissimo Mann.

Decisamente deludente. Personaggi monodimensionali (un filino meglio Christian Bale) e storia che non mi ha detto niente. Ridicola la parentesi sentimentale con la Cotillard. Poi come è stato già detto Johnny Depp come duro gangster anni '30 è davvero ben poco credibile.

Che ci siano forumers che danno un voto 10 a questo filmetto, o addirittura a Miami vice, è cosa che mi lascia perplesso anzichenò.

Premettendo che ho iniziato ad apprezzare Bale (veramente un grandissimo attore che, considerata l’età ed i premi già vinti, non potrà altro che migliorare a mio parere e, glielo auguro di cuore perchè se lo merita!) solo ultimamente dopo aver recuperato film in cui interpretava personaggi migliori che in questo, in primis “L’uomo senza Sonno”, “The Fighter”, etc… tranne che nei Batman dove non ce lo vedo per nulla, ma, senza divagare ulteriormente, a me questo film è piaciuto… certamente non mi sogno di paragonarlo ad altri film di questo grande regista, “Heat, La Sfida”, “Manhunter” e “Strade Violente” in primis, ma neppure ad altri che mi hanno deluso di piu’, tipo rivedendolo, forse perchè affezionato alla vecchia serie, “Miami Vice” che, non è un brutto film, intendiamoci… ma, personalmente allora ho apprezzato piu’ “Collateral”; qui vi è raccontata molto bene la storia del celebre rapinatore John Dillinger ed il film come detto, l’ho apprezzato ma, se dovessi paragonarlo con il vecchio “Dillinger” di John Milius ed interpretato magistralmente da Warren Oates… beh, ovviamente opterei senza esitazione per quest’ultimo!!! :wink:

//youtu.be/N6c5F5Xzmjo

Un polpettone inenarrabile. Ma devo ammettere che questo culto per il cinema di Michael Mann non l’ho mai capito…