Interpreti :: Hugo Pratt
:: Luis Molteni
:: Chiara Caselli
:: Sergio Castellitto
Genere Drammatico
Durata 99’
Tra Federico (Sergio Castellitto) e Zardo c’è in comune soltanto Francesca (Chiara Caselli). Ma Federico finisce per trovarsi tra le mani il cadavere di Zardo, per poi prendere il posto di questi e far credere a tutti che l’altro sia ancora vivo. Tratto da un romanzo di Tiziano Sclavi, è diretto da un ex pubblicitario e si sente, nello stile roboante e un po’ vacuo. È l’ultima apparizione al cinema di Hugo Pratt, le musiche sono di Guccini e dei Mau Mau.
(Film TV)
Concordo decisamente, soprattutto la canzone di Guccini Acque. Il film è davvero un’occasione sprecata, ed in più c’è l’irritante Chiara Caselli, che sa “recitare” solo quando è nuda.
Visto al cinema, parecchi anni fa (settembre '92), 4 gatti in sala (ovviamente). A suo tempo mi piacque: un “qualcosa” di strano, bizzarro, “spudorato” nell’asfittico cinemino italico. Apprezzai soprattutto la “forma”, ovvero fotografia, musiche, taglio delle inquadrature, nonchè le prove di Castellitto e del piccolo grande Luis Molteni. Rivisto in vhs, qualche anno dopo, l’impatto era decisamente attenuato: un pò anche “colpa” mia, giacchè nel frattempo avevo scoperto (meglio tardi che mai) registi come Fulci e Bava. Ma ora, in dvd, potrebbe essere nuovamente una sorpresa, chi lo sa…
Rivisto ieri dopo tantissimi anni dal dvd RHV.
Il film mi è piaciuto molto di più di quando lo vidi la prima volta (noleggiato su vhs Columbia, può essere?) anche se è comunque pieno di difetti.
Il master del dvd della Ripley non è straordinario ma credo che non fosse davvero possibile fare di meglio con i materiali che avevano a disposizione. La confezione, però, è ottima.
Il dvd ha la locandina originale disegnata da Angelo Stano e all’interno contiene un booklet con un disegno inedito (e presumibilmente fatto per l’occasione) da Corrado Roi. L’immagine viene poi ripresa anche per il menu del dvd.
Non sono presenti sottotitoli in italiano ma soltanto in inglese.
Come extra c’è una bella featurette diretta dallo stesso Giancarlo Soldi, girata con un’ottima videocamera e molto ben scritta anche se ci sono un paio di scelte di montaggio che mi hanno fatto storcere il naso, ma qui si va sul tecnico…
Alla featurette partecipano Soldi, Castellitto, la Caselli, Molteni, il direttore della fotografia Bigazzi, i Mau Mau e persino Tiziano Sclavi (che però non credo sia stato intervistato per l’occasione, l’intervista mi sembra di averla già vista altrove). Comunque è un ottimo lavoro, davvero ben fatto (e per farlo dire a me che sono un cagacazzi ce ne vuole…).
Tra gli extra anche il trailer (davvero bello) e una galleria fotografica.
Il film rimane un esperimento molto interessante per il cinema italiano di quegli anni, con frequenti incursioni nel grottesco e una bella atmosfera (specialmente notturna).
Bravi anche gli attori, la Caselli è ovviamente la peggiore del gruppo ma ha fatto di molto peggio ed è decisamente accettabile. Nota di merito, ovviamente, per Molteni ma anche per il grandissimo Hugo Pratt.
Ci sono due o tre sequenze molto belle (ovviamente la migliore è quella con “Non Voglio Mica la Luna”) ed è un peccato che nella seconda parte (oppure diciamo nell’ultimo terzo) il film svacchi un po’.
Non mi sono piaciute le musiche dei torinesi Mau Mau (la canzone che apre il film mi è sembrata di una bruttezza apocalittica) e la canzone di Guccini, contrariamente a quello che dice Soldi, mi è sembrata un po’ forzata come inserimento. Tra l’altro è una versione diversa rispetto a quella pubblicata nel cd “Parnassius Guccinii”. Nella versione del film l’arrangiamento è ridotto all’osso anche se mi sembra che la traccia vocale sia esattamente la stessa.
In ogni caso si tratta di un film che trovo meriterebbe una riscoperta anche se, va detto, non è nulla di trascendentale ma lo trovo comunque un esperimento molto vitale nell’asfittico panorama cinematografico italiano degli anni '90.
Piccola tirata d’orecchie alla Ripley che nella costina del dvd ha dimenticato di aggiungere il punto alla fine del titolo (cosa molto importante per Sclavi, lo disse in parecchie interviste e lo ribadisce lo stesso Soldi nella featurette). Il film è “Nero.” non “Nero”.
E vero che Giancarlo Soldi per finire questo film vinse un gruzzolo a “La ruota della fortuna” da Mike Bongiorno? Mi ricordo di questo aneddoto ma non ricordo dove lo lessi o sentii.
Magari ti confondi con Giannetto De Rossi che ha recentemente partecipato a un gioco a premi su Raiuno per trovare i soldi necessari per produrre un suo film. Me lo accennò Trinidad e poi ho trovato altre conferme.
Ah, per la cronaca: non vinse.
Mi sono ricordato che me lo disse un amico che amava un casino questo film e che grazie a lui ho visto per la prima volta…adesso non ricordo con precisione se alla trasmissione andò Soldi stesso o qualcuno della produzione…poiche pare che il film ebbe anche dei piccoli problemi economici, ricordo cmq che la trasmissione era “La ruota della fortuna”
Cercare di realizzare un film da Sclavi è quasi impossibile, eppperò a mio avviso Soldi c’è riuscito. Sicuramente è imperfetto, ma è questo lato che apprezzo, e come Zardoz e Brass facevano notare è una bella ventata d’aria fresca nel cinema italico dell’epoca (ma azzarderei pure adesso). Cast azzeccato, belle atmosfere, musiche così, anche io non ho eccessivamente apprezzato i mau mau, Pratt commissario priceless. Buona la confezione del dvd RHV, che si trova a poco più di 7 € su Amazon.
