Nerone (Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore, 1977)

Segnalo che il dvd editato da Cecchi Gori presenta un ottimo master ma che il formato è sbagliato: il film parte in 2,35:1 ma dopo i titoli si allarga a 1,85:1.
E’ davvero incredibile che ancora succedano queste cose! :mad:

Sicuro?? Non me ne sono accorto. Piuttosto io me l’aspettavo in bianco e nero.

No. Mi diverto a scrivere cazzate.

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Visto poco fa in uno scintillante master su sky, peccato l’audio fosse davvero pessimo. Il film mi ha divertito e raccoglie davvero un cast straordinario, da Pippo Franco a Montesano, da Paola Borboni a Paolo Stoppa fino al grandissimo Aldo Fabrizi. 100 minuti abbondanti che divertono e in cui si trova ancora, ahimè, tanto dell’italietta odierna, vizi e miserie. Mi pare a occhio che potrebbe essere stato girato ai Fori Imperiali, non so se i romani confermano. Comunque ripeto, commedia caruccia con cast di alto livello e bel finale in stile Jesus Christ Superstar

si effettivamente questo e “tutti a squola” sono i film migliori di Pippo Franco. Nerone me lo saro’ visto 20 volte… comicita’ a tratti un po’ greve e un po’ roppo sboccata ma con momenti e battute davvero indimenticabili (due su tutte; “perche’ Galbani vuol dire fiducia” o la battuta sull’America che Nerone dice a Bombolo). Certo se un giovinastro ventenne se lo vede oggi, non penso che capira’ molte delle situazioni o battute che all’epoca erano ancora attuali…

Le parti musical forse sono un po’ troppo ricorrenti e lunghe, ma tant’e… il film funziona lo stesso

Per quanto il Bagaglino non mi abbia mai appassionato più di tanto, questo è un filmetto divertente e brillante, pur con tutte le volgarità e le bassezze tipiche del varietà pingitoriano. Cast generosissimo. Fabrizi mi ha fatto un po’ pena, grande tenerezza per lo sforzo profuso ma è del tutto fuori tempo, fuori contesto e fuori grazia. La Buccella - che ci faccia o ci sia - è un’autentica oca; per altro come Poppea è un controsenso in termini (anzi, in forme), tanto valeva ricorrere a Carmen Russo. Che bella la Marfoglia!

Peccato il Bagaglino non avesse compreso la lectio dei Monthy Pyton, ovvero che nonostante la baracconata sia scoperta e conclamata, nonostante le situazioni rappresentate siano assurde e non-sense, persino demenziali, più la ricostruzione storica d’ambiente, le scenografie, i costumi e la messa in scena sono rigorosi, puntuali, verosimili, persino pedanti, più la comicità della battuta viene amplificata ed esaltata, proprio grazie al rigore del contesto che la incornicia. Il Bagaglino invece sotto questo aspetto è sempre stato sciatto e approssimativo, preferendo rifgugiarsi nelle tette e negli stacchi di coscia.

Comunque Montesano medico egizio con l’accento siculo è fenomenale!

Rivisto ieri a casa del buon @Bruno_sacchi

Che dire? Forse uno dei film più sguaiati e politically scorrect del Bagaglino: le battute su froci, finocchi, pederasti non si contano e son veramente grevi. Eppure, sarà che all’epoca non si facevano le menate d’oggi, ma fanno anche ridere.
Impareggiabile Pippo Franco che dipinge un Nerone folle e animato dal fuoco sacro dell’arte, in mezzo ad una legione di cortigiani e lacchè doppiogiochisti, traditori e - colpa gravissima - assolutamente privi di arte e fantasia come il divino imperatore.

Montesano in grandissimo spolvero con paglietta e monocolo alla guida di una comunità -compagnia di licenziosi e libertini che ogni 5 minuti sciorinano battute sui gay oggi assolutamente impensabili: certo spesso si sconfina nella trivialità e anche nello squallore gratuito ma il Bagaglino è anche questo.

Grande Paolo Stoppa che fa un ruolo quasi drammatico e profondo (nei limiti del film), l’unico veramente che da un tocco di serietà ad una farsa che a volte risulta veramente pesante.

Aldo Fabrizi totalmente fuori parte, non fa assolutamente ridere (quando mai me lo ha fatto?), è un residuato di un tipo di commedia e recitazione ormai fuori tempo massimo. In una inquadratura, anche Gianfranco D’Angelo sembra esprimere questo disagio quando è nell’accampamento a discutere con lui del colpo di stato

Oreste Lionello insopportabile come sempre, purtroppo il Bagaglino è anche questo, ce lo dobbiamo ciucciare.

Il reparto femminile generoso e ben assortito: l’unica cosa che ci ha messo veramente a disagio oltre alla scena della stitichezza di Galba/Fabrizi (di una tristezza incredibile) è la cioccia flaccida di Paola Borboni quando bacia suo figlio Nerone…lì in effetti il film raggiunge punti veramente bassi.

Poppea (anche se ben poco fornita di poppe) è veramente un gran vedere così come la Tedesco nel ruolo della cristiana convertita al paganesimo.

Troppi balletti, soprattutto nella prima parte del film, veramente tanti ma alla fine son divertenti, soprattutto quando partecipa Nerone.

Mah, che dire… il Bagaglino lo si ama o lo di odia per gli stessi motivi. A me piace per la sua grevità e le volgarità gratuite, per la più completa ignoranza di qualsiasi forma di politically correct e quel populismo che non va da nessuna parte ma spara sempre nel mucchio riuscendo comunque a fare ridere. Son quei film in cui è bene staccare il cervello se non si vuol staccare la visione.
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Forse assieme e più di Tutti a squola, il ruolo della vita per Pippo Franco

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Oltre ad una leggeva tvivialità, ricordo la Tedesco a chiappe al vento una scena si e l’altra pure, ma nonostante questo il film non ebbe divieti. Fu un po’ imbarazzante soprattutto perché c’erano i miei cuginetti di 7 e 8 anni. D’altra parte l’idea fu: ‘annamo a vede’ Pippo Franco ar cinema!'. Che ne sapevamo?

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E beati i cuginetti… :sunglasses::clinking_glasses::wink:

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Cuginetta e cuginetto. Per la verità lei non sembrava minimamente imbarazzata. Pareva prendere le misure dell’attrice. In fondo stava guardando ciò che sarebbe diventata da grande. Lui non capiva bene, ma a quell’età è normale, ma non pareva particolarmente sconvolto dalla visione (7 anni!). Era mia zia che si stava agitando in maniera scomposta (che scandalo, usciamo subito) spaventando anche un po’ i figli. Fui io a soli 14 anni a spiegare a mia zia che non stavano vedendo nulla di sbagliato. Era solo una bella ragazza nuda (di schiena). Che ormai era anacronistico scandalizzarsi per così poco. Si calmò… un po’. E con sua grande gioia il piccolo a metà film si addormentò. Va detto che, invece, ascoltando le numerose battute omofobe non si smuoveva…

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Immaginavo, che i piccini non erano affatto “scandalizzati”. :grin::grin::grin:E in quanto alle battute che adesso sarebbero catalogate “omofobe”, preferisco quell’umorismo “basso” e pecoreccio, ma ruspante e genuino, al “rispetto per le minoranze” attuale. Che sovente è mera ipocrisia, anzi ritengo, in tutta onestà, controproducente. E scusate l’OT … :wink:

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Assolutamente d’accordo, anzi, sono proprio quelle battutacce a tenere in piedi il film secondo me, che altrimenti, tra tutti quei balletti e canzoncine, ha rischiato seriamente di infrangermi le palle! Vero che io non sono molto per i film in costume. Preferisco altre parti di Pippo Franco (comunque ottimo anche qui), soprattutto gli episodi di “roba da ricchi” e “ricchi, ricchissimi…”

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beh, dai, @Bruno_sacchi , s’è passato un bel pomeriggio tra Zombi 3, Nerone e La banda del Gobbo… :smiley:

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Avoglia! Non dico che sia un film terribile, e vari attori qui ci regalano una buona prova, sono solo i costumi e i balletti che cozzano voi miei gusti. Bè, e la tetta molliccia della mamma che cerca il…“contatto” del proprio figlio Nerone, roba che neanche nei porno più squallidi! Chissà come gli sarà venuta pensata sta cosa

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si in effetti quella scena è un pò tristuccia :smiley:

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reprise estiva 1980
e dove se non al colosseo?

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Sarei andato volentieri in sala, a vederlo. Ma la nudità anziana della pur gloriosa Borboni, rimane momento di supremo imbarazzo, anche per il cinefilo più scafato…:black_heart::face_vomiting::roll_eyes:

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Nerone: “Ecco: qua ce faremo la Domus Aurea e ar posto de tutte quelle schifezze che c’erano prima ce costruiremo piscine, asili-nido, giardini pubblici. Insomma: un quartiere modello degno de Roma nostra. Anzi: de Italia nostra!”

Amintoris: “‘A Nero’, ma non diranno, poi, che sei stato proprio te a da’ foco a Roma pe’ ricostruirla più gajarda?”

Nerone: “E certo che lo diranno. De me diranno tante de quelle cose che ce se potrà fa’ altro che un firm. Perché, vedi caro […] se Nerone non c’era, se lo sarebbero dovuto inventa’: Nerone è il Male, è il puzzone permanente, è il Diavolo! E si nun ce sta’ er Diavolo, me dici che ce fai coll’acqua santa? La bira! Dunque, chi c’ha il monopolio dell’acqua santa deve necessariamente inventasse er Diavolo! Hai capito? […] è una verità di fede”

Amintoris: “La fede smuove le montagne!”

Nerone: “E blocca i cervelli… ”

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All’epoca, la stampa aveva gioco facile a strillare davanti a dialoghi simili “Qualunquismo!!”. Adesso invece, possiamo serenamente definirli “lungimiranti”…:+1::heart::smiley:

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Comunque era già tutto nel Belli, prima, e in Trilussa, poi.

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