http://www.imdb.com/title/tt0133122/
Onanismo autoreferenziale di Abel Ferrara che parte dal racconto sci-fi/cyberpunk di William Gibson per tirar fuori una pellicola ostica ed introversa. Che lo spettatore si orienti o meno non pare essere un elemento che gli interessi più di tanto. Più che sceneggiatura, dialoghi e linearità narrativa, è lo stile visivo ad occupare i pensieri di Ferrara. Immagini sgranate, paesaggi industriali, panorami metropolitani allucinati, musiche stranianti, alterazioni continue della percezione, dialoghi tagliati e rimasticati alla William Burroughs, personaggi sopra le righe, estremismi, maledettismi e un po’ di inconografia nipponica che fa sempre futuro hi-tech.
Mereghetti lo ha descritto come un film dove tutto viene raccontato da personaggi che dialogano dentro delle stanze. Ed effettivamente è così, si dipinge il mondo (del futuro) mediante dialoghi (fumosi ed estremamente lirici) tra due o più persone in interni. Il resto sono dissolvenze, sovraimpressioni, cambi di registro stilistico, oltre a ripetizioni anche un po’ ammorbanti di scene già viste.
Kathryn Bigelow avrebbe inizialmente dovuto dirigere la pellicola, Virginie Ledoyen e Chloë Sevigny furono considerate per il ruolo di Sandii (Asia Argento), Scharzenegger invece sarebbe potuto essere Fox (Christopher Walken). Credo sia inedito in Italia in dvd.