Nessuno ha ancora preso in edicola la nuova serie di Nocturno?
Che da questo numero ingloba i mitici dossier nella foliazione della rivista?
Opinioni a riguardo? Qualche giudizio in merito? Prime impressioni?
Ho detto la mia anche nel forum di nocturno (ovviamente). I dossier li strapreferivo staccati perchè li colleziono, mentre la rivista no. Per il resto sono contento per una maggiore leggibilità (finalmente niente più pagine nere con scritte bianche sfuocate) mentre non mi piace molto la nuova veste grafica, più “fracassona” e “giovanile” rispetto a prima.
Fiunora ho raccolto giudizi negativi e accuse di “ciakkizzazione” (ma a un mio amico libraio la nuova veste grafica non dispiace). Personalmente non saprei esprimermi; il numero l’ho leggiucchiato e non mi sembra affatto male (l’argomento del dossier non m’interessava, l’ho accattato più per curiosità che altro), aspetto un argomento più “impegnativo” della monografia tarantiniana per valutare se il formato news+dossier è funzionale o no.
Anche io come Caesars preferivo il dossier staccato dalla rivista.
Premetto che lo compr(av)o solo quando mi interessa il dossier, la rivista l’ho sempre gettata nel cestino. Gli davo una lettura veloce e poi di corsa nel cestino.
Il dossier lo conservo.
In questo caso, direi che viste anche le nuove rubriche come le interviste inedite ad attori come Gordon Mitchell, l’abbinamento rivista+dossier insieme può essermi utile onde evitare di staccare solo le pagine della rivista che mi interessano.
Per quanto riguarda la veste grafica… boh… non ho pareri in proposito.
io ancora non so rispondere al sondaggio… voglio dire: devo ancora capire se il nuovo formato mi piace o no. di certo, però, preferivo i Dossier separati: più facili da collezionare e cmq… vuoi mettere il fascino tipico dei “libri” che avevano contro questo nuovo assetto “magazine”?
non saprei.
forse ha ragione Scerba nel considerarlo un passo indietro.
c’è da dire, anche, che le rubriche a una prima sfogliata sommaria mi son sembrate più corpose.
il Dossier su Tarantino invece l’ho gradito: i Bastardi senza Gloria stanno per invadere i cinema ed era ovvio che uscisse qualcosa in merito.
certo, magari è un Dossier che non dice nulla di nuovo, ma ci sta… inoltre segna una piacevole coincidenza con qualcosa di cui vi parlerò, spero, molto presto gh gh gh
vabbuò, appena capisco che opzione scegliere faccio il sondaggio.
Uno speciale per il trentennale di Zombi 2, con interventi di Dardano Sacchetti, Fabrizio De Angelis e Al Cliver. E poi interviste a Herschell Gordon Lewis e Sybil Danning, schede di Drag Me To Hell e altre novità cinematografiche del mese… robetta ce n’è.
Assolutamente no! Io preferivo il odssier scorporato anche perchè e non mi vergogno a dirlo la rivista a parte le rubriche “home video” “Italia x” e “dolci mattatoi” non mi piaceva.
Il Dossier invece me lo leggevo e rileggevo con estremo piacere.
Sui contenuti mi è piaciuta molto l’intervista a Herschell G. Lewis, mentre il dossier su Tarantino l’ho trovato interessante per la parte dell’intervista a Q.T. (anche se non diceva nulla di nuovo) ma inutilmente complicato per quanto riguarda le recensioni sulle singole pellicole, in particolare mi riferisco alla scheda su Kill Bill in cui addirittura si faceva riferimento alla mitologia greca citando le Erinni; non nascondo che ho riletto certi periodi anche 2 o 3 volte e non ci ho capito un cazzo.
Comunque anche se non condivido posso biasimare questa nuova scelta editoriale, in un ottica di contenimento dei costi e di espansione dell’utenza.
Pare che questo speciale abbia fatto infuriare Sacchetti tanto da abbandonare il forum (e relativa sua sezione) di nocturno; che ci sarà mai scritto per aver destato tale reazione
mmmm…allora se c’è Zombi 2 lo cercherò…ma qui a Roma si trova davvero in pochi posti, conviene sempre Feltrinelli…uff,pure sto fatto che devono distribuirlo così male…
Premesso che anch’io, come tanti, preferivo il dossier separato dalla rivista rilevo:
migliore qualità della grafica, che facilita di molto la lettura;
sostanziale invarianza di rubriche e tenore degli articoli anche se, dalle immagini (come da altri dati rilevati da Scerba), s’individua un certo tentativo di rendere il prodotto più accattivante specie verso il grosso pubblico;
molti gli articoli ben fatti e, imho, di rilievo tra i quali (in particolare) segnalo: l’intervista a Herschell Gordon Lewis, il servizio sul cult “Zombi 2”, il reportage su Gordon Mitchell;
ottimo il dossier nel solco della migliore tradizione e con un chiaro sforzo, evidente come ha ricordato Rickanomalia, di non cadere nel deja vu- nel banale o nel ripetitivo e mi piace menzionare: l’incipit significativo di Castellari, la lunga intervista al regista ad opera di Gomarasca (con, a latere, il pensiero di alcuni scrittori contemporanei), la completezza della filmografia.
Vedremo, più avanti nei prossimi numeri, la qualità dei contenuti e ne parleremo insieme: globalmente, eccettuato quanto ho detto della nuova veste del dossier incorporato nella rivista, non ho visto peggioramenti.
Diciamolo chiaramente e senza mezzi termini.
Nocturno si è imborghesito. Che poi l’abbia fatto per scelta e per stabilizzarsi su un mercato meno di nicchia poco conta, non è più la rivista da nerd di un tempo. S’impone la necessità di un suo erede, meno patinato e meno yuppies.
ps: lo dico da fan risentito e innamorato di nocturno old-style.
Sostanzialmente non ha gradito i riferimenti ad un presunto soggetto pre-esistente che avrebbe ispirato la sua sceneggiatura di Zombi 2. E visto che nel nuovo numero di Nocturno si accenna anche alla serie di Mark il poliziotto, lo ha ferito il fatto che non si citasse lui come creatore del personaggio interpretato da Gasparri. Lo fa capire lui stesso, in una lettera aperta pubblicata sul Nocturno forum.
Sono tra quelli che preferivano il dossier staccato dalla rivista per poterlo così collezionare. Tra le note positive segnalo la migliore leggibilità delle pagine (tornate al formato 30 x 21) e ovviamente la riduzione del prezzo da 6.90 a 6 E.
Sui contenuti, poichè ho saltato le tante pagine dedicate al gore e agli zombi (non amo questo genere di film), non sono ancora in grado di esprimere un giudizio.
Sul dossier dedicato a Q.T. sono invece perplesso. Sempre le solite domande e sempre le solite risposte. Su RESERVOIR DOGS ad esempio m’aspettavo che si chiedesse al regista una spiegazione su questo strano ed accattivante titolo. Finora la più convincente che ho sentito è che si tratterebbe d’un mélange di due titoli molto amati da Q.T. e cioè:
“Au revoir les enfants” e “Straw dogs”.
Ma sono il solo che ha trovato l’intervento di Castellari veramente imbarazzante? Io sinceramente quando ho letto il pezzo infarcito di termini da 'ciofani mi son cadute le palle per terra…
Ma dai, perchè? Cosa volevi che scrivesse, mica è un recensore nocturniano! Gli han chiesto di buttar giù un pezzo e lui s’è sforzato, gli si può anche perdonare il linguaggio gggiovane. :-p