Nosferatu a Venezia (Augusto Caminito, 1988)

Pare che sia uscito il dvd italiano. Chi l’ha preso può dire qualcosa su master ed integralità?

io l’ho preso proprio oggi, quindi tra domani o dopodomani ti potrò dire…
per adesso ti segnalo che sul retro è riportato un vm14 del’88 e una durata di 89min.

ovviamente sappiamo bene che le indicazioni valgono ma non sono sempre l’attendibilità impressa su carta.

hai info da darmi per capire se si tratta di versione cut o uncut?

ho dato un’occhiata veloce, il master è anamorfico e la qualità media, un pò impastata… non ho il tempo di verificare per bene, mi riservo di parlarne meglio quando l’avrò visto a casa in tv.

cmq, la durata effettiva è 89minuti 40secondi.
:wink:
leggo su videoarcheologia che il disco spagnolo dichiarava una durata di 85 e viene indicato nella scheda come integrale…
boh
:confused:

Zero extra, a quanto pare. Cazzo, potevano chiedere al sor Brass, noo?!

Il dvd CINEKULT / MUSTANG:

Audio ITA dd 2.0
Sottotitoli ITA n.u.
Video 1.78:1 16/9
Durata 1h29m41s
Extra -

Screenshots in formato .PNG:

Visto ieri sera. A me la qualità video del dvd Cinekult è parsa veramente scarsa. Ha tutta l’aria di un riversamento da VHS con tanto di fastidiose strisce verdi orizzontali che scorrono dal basso vero l’alto. Fotogrammi impastati, a volte non si distinguono con chiarezza volti e particolari. Pure l’audio è ai limiti della sufficienza. Inoltre la totale assenza di extra peggiora la situazione. Sulla sua integrità non so pronunciarmi, era la prima volta che lo vedevo. Non ho termini di paragone.

Il film in sé comunque, con tutte le sue difficoltà produttive, i cambi in cabina di regia, le solite bizzarrie di Kinski, una sceneggiatura praticamente inesistente, eccetera eccetera, è un trionfo di kitsch che bisogna vedere.

Il cast è usato in modo mortificante.

Plummer e Pleasence sono trattati come attorucoli qualsiasi, Plummer pare un parodia di serie Z di un Van Helsing rincoglionito, Pleasence è un pretino carta da parati che dice quattro vaccate, mangia e beve. Elvire Audray fa appena in tempo a farsi stuprare da Kinski, la povera Clara Colosimo fa la medium con una permanente che pare lo zucchero filato di Gardaland, Maria Cumani Quasimodo avrebbe potuto avere un personaggio interessante (è la vecchia matrona di casa) ma la sceneggiatura la ignora totalmente. Yorgo Voyagis è il fidanzato della De Rossi, medico e razionalista, che avrebbe dovuto e potuto contrapporsi alle teorie esoteriche di Plummer, ma anche questa possibile sottotrama è bellamente azzerata. Rimangono le due donne di Kinski, una giovane e stupenda De Rossi e la Knecht, entrambe offrono il proprio corpo al vampiro - e agli spettatori - entrambe molto seducenti, ma di recitazione neanche a parlarne. Kinski è Kinski, per di più a fine carriera (e vita), una maschera decadente e affaticata (esattamente come la Venezia che viene ritratta), perfettamente in sintonia con l’aria da robivecchi sfasciacarrozze che pervade questa produzione. E la chiusa con lui che a stento riesce a portare tra le braccia il corpo della Knecht nuda e insanguinata ritrae iconicamente il disastro del film.

Attaccabile per mille aspetti, discontinuo, inconsistente, parossistico, Nosferatu A Venezia esprime comunque un alone di tramonto e consunzione che in qualche maniera fanno breccia nello spettatore, e qualche fermo immagine della Venezia notturna, inquietante e nostalgica, pervasa di bruma e vapori, silenziosa e desolata, è di grande suggestione. Praticamente l’unica vera idea sul quale è stato costruito l’intero film.

Muoio dalla curiosità di vedere gli extra che Federico ha realizzato per il film! Cosa bisogna fare per poterli vedere? Che cifra devo scrivere sull’assegno? :-p

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Concordo con varie cose che hai detto, D, però Plummer lo difendo: un Van Helsing così imbelle (nel combattere il male…) e disperato non si è mai visto. E rimane sicuramente preferibile alla sciaguratissima prova di Rutger Hauer nel Dracula argentiano, sia chiaro. Da come descrivi il master, a quanto pare per la Mustang si tratta di un’occasione clamorosamente persa: pur coi suoi innegabili difetti, il film meriterebbe una bella copia per apprezzarlo adeguatamente, se non proprio rivalutarlo.
P.S. Anch’io pagherei per vedere le interviste fatte da mr Brass!

Guardate che comunque anche Marco Giusti con Stracult fece un buon lavoro di approfondimento su quello che accadde su questo set. Ricordo uno special lunghetto con interviste a Caminito, Caiano ed altri. Forse si trova su youtube, è andato in onda uno o due anni fa.

Ad una prima rapida occhiata, su Youtube e internet non ce n’è traccia…se qualcuno ha un link, lo dica :icon_pis:

Ora posso dirlo: molto presto Severin farà uscire il blu ray di Nosferatu A Venezia che, tra le varie cose, conterrà anche tutte le interviste girate 13 anni fa e parecchie interviste nuove.
Ci sarà parecchio materiale.

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ottimo prodotto e incredibili racconti di quell’esperienza assurda :sweat_smile:
devo però dire che il film secondo me non è così male come viene dipinto
è girato bene e si lascia guardare, ovviamente con le aspettative del caso

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Rivisto nel bel br spagnolo. Zero extra, audio italiano, probabilmente stesso master Severin. Pregi e difetti, sono quelli che già dissi. Gli ultimi 20’ circa, sono proprio appiccicati e affrettati, risultato di evidenti “scompensi” produttivi. Peccato davvero, perché Kinski i suoi momenti ce li ha, volente o nolente. Plummer, comunque ci crede. Pleasence è li per l’assegno, ma è pur sempre professionale. La De Rossi si impegna, e nuda è da applausi. Insomma, resta un film mediocre, suo malgrado. Però non inguardabile, anzi.

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Cito a memoria. Caiano ricordò che arrivato sul set sentì Kinski dire a Caminito qualcosa del tipo ‘quale sarebbe il suo compito sul set?’. Poi Caminito ingaggiò Siciliano, ma anche lui sul set durò pochissimo. Il fatto è che Kinski s’era messo in testa di dirigerlo da solo, così. Pur essendo un attore dalla grandissima esperienza non solo non aveva mai diretto nulla, ma neanche se ne era interessato (d’altronde il suo rapporto con i registi non era dei più tranquilli. Herzog ne sa qualcosa. Arrivò a litigare pure con Massaccesi che a detta di tutti era una pasta d’uomo). Alla fine arrivò Cozzi che ha affermato di avere diretto quasi tutto se non tutto il film. Chissà, forse il carattere del regista lombardo tra il pacioso e il paraculo piaceva a Kinski. Ma a un certo punto l’attore si impuntò che il film lo dirigesse Caminito. Ma anche lui di regia non ne sapeva niente o quanto meno molto poco (anche se aveva firmato due film tra cui uno proprio con Kinski: Grandi cacciatori. Qualcuno lo conosce?), così si tenne vicino Cozzi che lo consigliava. Questo ricordo.

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In quanto ai registi passati sul set del Nosferatu, qualcuno ha tirato in ballo pure il nome di Squitieri. Che già diresse Kinski, e in teoria avrebbe dovuto sapere come “gestirlo”. Ma evidentemente capì quasi subito che “non era aria”… :no_mouth:
P.S. Su “Grandi cacciatori” c’è un thread apposito…

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Si, lessi che pure Squitieri provò a fare qualche ripresa ma niente…

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La cosa peggiore per Caminito è tutte queste persone comunque dovette pagarle pur non avendo fatto praticamente niente sul set. Anche se, se ricordo bene, ognuno riscrisse la sceneggiatura a piacer suo e per far questo un po’ di tempo ci vuole.

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