Oculus - Il riflesso del male (2013)

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Un ragazzo esce 21 enne dal riformatorio dove era detenuto perché accusato di omicidio, lo accoglierà la sorella, ostinata a provare l’innocenza, in quanto l’assassinio lo avrebbe commesso un entità soprannaturale che vive in uno specchio.

//youtu.be/dYJrxezWLUk

Bisogna prendere un po’ il ritmo del film, a primo impatto ostico in quanto procede a continui flashback tra presente e passato, ma alla fine risulta un buon film, mi vengono in mente i recenti Insidious o Case39, stilisticamente siamo lì, a mio avviso la corretta via che l’horror moderno sta prendendo, al contrario della ormai noiosa moda dei balzi sul divano, qualche momento gore c’è, efficaci e non troppo insistenti, così come non mancano momenti di paura ben costruita, su tutti la scena dei lenzuoli. :smiley:
Una curiosità, guardavo la filmografia di Flanagan e c’è “Oculus:Chapter 3 - The man with the plan” del 2006, la trama sembra simile ma non si parla ne di sequel ne di prequel.
Riguardo la disponibilità, attualmente disponibile sull’ondemand di sky,

Piaciuto moltissimo, visto in sala e poi rivisto in DVD. Quel che veramente vorrei nell’horror attuale qua c’è, mi piace proprio per il suo mescolare realtà e allucinazione e mi ha preso fin dalle prime immagini. Niente pretese “autorali” e, appunto, niente spauracchi digitali sega-palle; a mio avviso superiore a Insidious e Case 39 anche se capisco il riferimento perché in effetti una certa comunanza stilistica c’è.

Visto ma non condivido l’entusiasmo di Tulucca e nemmeno il parere positivo di SWAT.
Mi ha un po’ annoiato e ci ho visto più difetti che non pregi.
A parte il tremendo miscasting dell’attore che interpreta il padre (terribile e inadeguato), alla fine è la solita zuppa riscaldata con i soliti spaventi coadiuvati dall’audio, donne fantasma che camminano a 4 zampe, scene telefonatissime e una sceneggiatura che nel tentativo di dire qualcosa di diverso subisce l’effetto collaterale di essere noiosa quando non confusa.

Tecnicamente non è nemmeno male anche se è tutto abbastanza standard e anonimo, molto buono però un effetto sonoro straniante che si sente per tre volte ed è usato in maniera efficace.

Il blu ray italiano della 01 ha una buona qualità video ma l’audio inglese è leggermente fuori sincrono (ahi ahi…) ed è davvero basso.
I sottotitoli non sono forzati (e ci sono pure quelli in inglese)
Niente extra se non il trailer, peraltro pure in italiano.

Oh, io dopo tante robe pretenziose sono contento di aver beccato un horror onesto, un prodotto medio senza ambizioni che però ti coinvolge. Sulla figura del padre non condivido, l’ho trovato convincente proprio nella sua banalità; ovviamente le scene forti sono il solito repertorio ma almeno non si eccede con gli effettacci digitali crepa-spaventi, che onestamente non reggo più. Poi il mescolare realtà e allucinazione mi è sempre piaciuto, come espediente narrativo… non un titolo da antologia ma almeno un buon film del terrore, vivaddio.

Ma il personaggio del padre ci sta (anche se è una roba vista in millemila altri film). È l’attore che trovo terribile, sia per l’interpretazione che proprio per la faccia. Per me non c’entra nulla.

E comunque sull’onestà del film avrei da ridire proprio per il fatto che ha i soliti spaventi improvvisi con il volume a palla (cosa che, per esempio, in Babadook erano completamente assenti) e ha pure delle digitalate abbastanza oscene (tipo gli occhi dei fantasmi).

Certo, l’ho trovato effettivamente un po’ sopra la media (proprio perché ha ambizioni narrative un po’ diverse dal solito) ma per il resto non mi è parso che emergesse particolarmente dagli horror di questo periodo…

No, scusa: in Babadook completamente assenti??? C’erano eccome ed erano di rara cretineria e goffaggine, rovinavano un film per il resto assai interessante. Qua almeno i trucchi digitali sono ben resi e non te li propinano ogni cinque secondi, The Woman In Black style. Si preoccupano di costruire un minimo di atmosfera… non sono contrario per principio all’effetto crepa-spaventi, ne trovi a bizzeffe pure in tanti classici del genere. E’ quando te li rifilano in quantità industriali senza manco cercare di agganciarti a un’ambientazione verosimile che digrigno i denti. Sulla mediocrità dell’attore, bof, per me funzionava proprio nella sua aria anonima. Non consideravo essenziale chissà quale prova recitativa, mi andava bene così.


ps. A me gli occhi dei fantasmi una certa angoscia la mettevano, non è che le lenti a contatto lattiginose di altri tempi fossero chissà quale sofisticazione… m’hanno ricordato i Demoni di Lamberto Bava, dove usavano i catarifrangenti.

No no, mi sa che non mi hai capito…
Io ho detto che gli spaventi sonori (apparizione improvvisa + audio a manetta) non ci sono in Babadook. Non ce n’è nemmeno uno, è anche per questo che l’ho apprezzato tanto. Qui invece ci sono eccome e sono odiosi (almeno per me).

Mmm io veramente rammento scene come il babazzo sul soffitto che pretendevano di coglierti di sorpresa, con tanto di commento sonmoro… cose che appesantivano un film per il resto notevole, come dicevo (gran finale). Poi va be’, come dicevo l’effettaccio mi va pure bene se non si esagera e si accompagna a qualcos’altro. Riguardando oggi Venerdì 13 mi fa sorridere quanti espedienti salta-poltrona si inventassero, robe che all’epoca funzionavano pure ma oggi che il pubblico è più smaliziato… in fondo, Oculus deve parecchio agli horror anni 80 come impostazione. Mi è piaciuto anche per quello.

No, no, niente effettoni sonori in Babadook, nemmeno nella scena che dici tu.

In Oculus, per esempio, c’è la scena dove la ragazzina sale nella stanza della mamma “malata” e la trova mostruosa e incatenata al muro dove c’è il classico effettone sonoro che io detesto. La ragazzina in primo piano sulla sinistra dell’inquadratura, la parte destra è libera e all’improvviso… BOOOM! Volume a manetta e “mostro” che appare improvvisamente nell’altro lato. Solita roba talmente prevedibile che non spaventa quasi più.

Funzionavano molto meglio le apparizioni silenziose del fantasma donna che si vede anche all’inizio. Un buon make-up funziona molto meglio del solito spavento forzato (almeno su di me).

Sì, la scena che dici era forzata e mi piace meno di altre cose del film. Comunque, in Babadook sonoro o no si puntava a far sobbalzare lo spettatore in scene come quella che ho citato e per quanto mi riguarda sortivano l’effetto contrario. Anche perché l’animazione del mostro era tremenda. Per il resto, Oculus come atmosfera trovo funzioni, mi ha preso dall’inizio alla fine. Rispetto ad altre tamarrate horror uscite in sala nel periodo, mi ha piacevolmente sorpreso (mi aspettavo di peggio).

Visto ieri sera, a me non è dispiaciuto affatto. Trovo che l’idea di montaggio che mette in parallelo le vicende vissute dai due ragazzi nell’infanzia con quelle attuali sia originale e ben costruita, nè mancano momenti di tensione.
Nulla di trascendentale nel complesso, ma anche per me si innalza rispetto alla media. Promosso.