Oddity (Damian Mc Carthy, 2024)

dopo l’omicidio della sorella gemella in una villa sperduta nella campagna, una medium non vedente cerca di scoprire il colpevole insieme all’ex compagno della vittima (che lavora in un lugubre ospedale psichiatrico in mezzo a torvissimi ceffi) e la sua nuova indisponente fiamma, all’interno della stessa casa dov’è avvenuto il delitto, portandosi dietro un inquietante golem di legno che disturba il sonno dei presenti

proprio una “stranezza” ma almeno è piacevole e meglio calibrato dell’esordio del regista, Caveat, che invece mi era parso un po’ troppo macchinoso e inutilmente contorto

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