Off Limits (Proibito ai militari) - Operation Mad Ball (Richard Quine, 1957)

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Brillante commedia militaresca (anche abbastanza “anti” in alcune situazioni) sceneggiata da Blake Edwards e diretta dal regista che più spesso ha diretto film da lui sceneggiati, ossia Richard Quine. Jack Lemmon veste i panni di un soldato dalle mille risorse intento ad organizzare un ballo che permetta ai soldati di “fraternizzare più liberamente” con le infermiere dell’ospedale militare americano in Normandia in cui prestano servizio, dato che il regolamento dell’esercito lo proibisce.

Il personaggio di Lemmon ricorda molto da vicino quello interpretato da Tony Curtis in “Operazione Sottoveste” dello stesso Edwards. E in effetti molte situazioni del film sembrano quasi una prova generale della pellicola con Cary Grant, che emergono ancora di più se consideriamo il titolo originale del film di Quine (Operation Mad Ball) nonché la presenza di Arthur O’Connell, qui nei panni del bonario Colonnello a capo dell’ospedale militare e burbero capo macchinista nel film di Edwards.

Il film purtroppo ha patito lo scorrere del tempo decisamente in maniera peggiore rispetto a “Operazione sottoveste”, non solo per il bianco e nero utilizzato ma soprattutto per alcune situazioni più farsesche (che al giorno d’oggi fanno al massimo sorridere) e per qualche sdolcinatezza di troppo nella parte “amorosa” della vicenda. Tuttavia, grazie anche alla verve di attori come Ernie Kovacs (all’esordio come protagonista in un film) e del giovane Dick York, oltre che ad alcune bordate contro l’establishment militare americano - su tutte la scena del finto cadavere all’obitorio, con Kovacs che scambia la Coca Cola per sangue :smiley:- risulta ancora godibile. Non memorabile la presenza di Kathryn Grant, seconda (nonché giovanissima) moglie di Bing Crosby (sposato proprio nel '57), che dopo questo film (escludendo la sua apparizione in “Anatomia di un omicidio” di Preminger) abbandonerà l’attività di attrice cinematografica, limitando le sue apparizioni allo show tv del marito. Apparizione anche per Mickey Rooney, purtroppo penalizzata dal doppiaggio italiano che sicuramente traduce molto liberamente i dialoghi in cui recita: avendo visionato il dvd in ora tarda purtroppo non ho rivisto le sequenze in originale per dar conto delle discrepanze.

Il master utilizzato da Sony per il dvd (uguale in tutto il mondo) della collana “Columbia Classics” è praticamente perfetto per tutta la durata del film, probabilmente anche grazie ad un restauro effettuato nel 1985 (azzardo, per un’edizione Usa in Laser disc?). Gli extra sono totalmente assenti. Purtroppo non è stato incluso neppure il semplice trailer, che sarebbe stato curioso vedere dato che, secondo il Mereghetti (che concede al film addirittura due stelle e mezzo), Bertrand Tavernier considera uno dei più divertenti trailer di tutta la storia del cinema. In compenso ci sono due inutili promo relativi a “Boog & Elliot 2” e a “Ragione e sentimento” di Ang Lee… bah!

Cercando la locandina italiana ho scoperto che ce ne sono molte versioni diverse, alcune con il titolo modificato: si va da “Off limits (proibito ai militari)” (quello più diffuso nonché segnalato su imdb) al titolo invertito “Proibito ai militari (Off limits)”, al dizionario Mereghetti che inspiegabilmente cataloga il film come “Off limits - proibito ai marinai”! Anche di cover del dvd sembrano esisterne diverse. Purtroppo quella in mio possesso (e attualmente in vendita), con Lemmon e la Grant in primo piano, sembra essere la peggiore. Molto meglio quella che ricalca l’audace (per l’epoca) locandina originale americana, sulla quale, come potete vedere sopra, veniva sottolineato come il film fosse stato “girato per intero senza alcuna collaborazione da parte dell’esercito americano” :smiley:

Nel giro di pochi mesi ho visto tre film di Richard Quine (questo, Come uccidere vostra moglie, Una strega in paradiso) e me ne sono fatto un’impressione non esaltante: non gli manca una certa vis comica, e professionalmente è un regista assolutamente ineccepibile, ma in tutte e tre le occasioni alla fine mi sembra che abbia solo sfiorato le potenzialità che il soggetto offriva. Purtroppo la cattiveria e l’ambiguità morale sono sempre ricondotte su binari fin troppo ovvi e, qualche volta, anche un po’ qualunquisti. Gli concederò, forse, una prova d’appello con gli episodi televisivi che ha diretto per la serie Colombo, ma a questo punto non nutro grandi speranze.

Sì, in effetti hai ragione: la maggior parte dei suoi film hanno poco mordente, pur essendo sostanzialmente corretti a livello registico. Gli manca sempre quel guizzo in più caratteristico del grande regista: se mi passate il paragone Quine potrebbe essere considerato una sorta di corrispettivo di J. Lee Thompson nel campo della commedia. Molto probabilmente Edwards mollava a lui i soggetti di cui non voleva occuparsi in prima persona.

Tuttavia secondo me c’è almeno un suo film che si eleva di molto sopra alla media rispetto a tutti gli altri. Si tratta de “L’affittacamere”, sempre con Jack Lemmon e, guarda caso, ancora una volta basato su una sceneggiatura di Blake Edwards. Personalmente a questo film 3 stellette arrivo a dargliele. Ma immagino l’avrai già visto. Comunque “L’affittacamere”, forse insieme a “Mia sorella Evelina” e “Una cadillac tutta d’oro”, resta uno dei suoi film più riusciti.

Curiosità: il personaggio de “L’affittacamere” interpretato da Fred Astaire originariamente doveva essere interpretato da Ernie Kovacs, purtroppo scomparso proprio nel 1962 in un incidente automobilistico. Secondo me però il film ci avrebbe perso perché ritengo Fred Astaire perfetto in quel ruolo.

p.s.
Saimo per caso tu hai il dvd con la copertina che riprende il manifesto originale?

Anch’io ho la stessa copertina che hai tu.
L’affittacamere credo di averlo visto da ragazzino, ma se dovessi dire che me lo ricordo…
Da un punto di vista squisitamente stilistico, anche Una strega in paradiso riserva qualche bella sorpresa, ma credo che lì il merito vada equamente ripartito con il direttore della fotografia James Wong Howe.