Opera (Dario Argento, 1987)

Argento in un’intervista a Ciak citava con un certo divertimento tale idea, che era piaciuta moltissimo anche a me. E continuo a considerare il film incredibilmente sottovalutato anche dai fans più accaniti; ok, il finale scricchiola parecchio, ma esteticamente resta uno dei più sperimentali e visionari del maestro (e uno degli ultimi in grado di stupirmi, ahimè).

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oh finalmente qualcuno che la pensa come me! io lo metto un gradino sotto profondo rosso e suspiria, anzi mezzo gradino, sarà blasfemia per molti, ma secondo me è molto sottovalutato…

E’ nella mia top 3 Argentiana.

Penso sia l’ultimo buon film di Argento. E’ vero che a me è piaciuto molto anche “Il fantasma dell’opera” ma sono uno dei pochi fans di quel film, il film per essere riuscito deve piacere in generale.
E’ l’ultimo film di Argento dove appare Daria Nicolodi (prima de “La terza madre” che non ho visto e me ne vanto!), nonché l’ultimo film che di Argento che è piaciuto sia ai critici che al pubblico.
Ho la versione da edicola.

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Opera è stato per me una forte delusione, avevo nella testa le dichiarazioni di Argento che raccontava delle fantamirabolanti riprese in soggettiva dei corvi, e invece mi sono ritrovato con un film dalla trama farraginosa e contorta (altro che le trame inconsistenti di Argento!), e il finale…ussignur!

Ci sono comunque aspetti positivi, ad esempio quei virtuosismi tecnici che progressivamente Argento perderà (piani sequenza, il volo dei corvi o l’esplosione del proiettile di pistola nello spioncino della porta); la voce narrante fuori campo di Argento, usata in pochissimi significativi momenti, spiazza e sorprende lo spettatore; infine dei momenti in cui la tensione morde (la Marsillach braccata in casa sua dall’assassino)
Ci sono pure i soliti dialoghi assurdi, anche per la loro collocazione, ad esempio quello che avviene tra la Marsillach e Ian Charleson (il sosia di Lambert, al quale hanno dato pure lo stesso doppiatore) in auto, subito dopo l’omicidio del giovane William McNamara. La Marsillach dovrebbe essere sconvolta, angosciata, terrorizzata, invece i due discettano sulla “puttanaggine” dei soprano, e la Marsillach con fare permaloso sottolinea come lei sia una brava suorina. I due si punzecchiano arrivando quasi a scherzare, il che stride parecchio con i 5 minuti precedenti in cui c’è stata la macellazione del giovane amante della Marsillach.
Il commissario di Polizia è ridicolo come personaggio, un fighetto di Wall Street da film tv americano di quart’ordine; totalmente fuori ruolo a parer mio. Oltre ciò è pure l’assassino, e mi pare ci sia una vistosa incongruenza visto che sostiene di aver amato la madre della Marsillach quando lei era bambina…ma quando la Marsillach era bambina, pure lui era bambino.

A mio parere Opera è assai più rozzo dei raffinatissimi lavori di Argento, perlomeno sino a Inferno, Argento pare decisamente meno ispirato, visionario e creativo. Ok, va bene la trovata dei corvi in soggettiva che svolazzano sul pubblico spaventato del Regio di Parma, ma rimane lì, fine a se stessa, perché nulla apporta in più al film, un assolo in una canzone comunque banale.

Nel secondo finale, Ian Charleson armeggia con una mosca legata ad un filo davanti alla videocamera, in quanto sta provando quello che sarà il suo prossimo film, ovvero Phenomena (autocitazione metacinematografica - Argento dixit). E ci sono pure parentele con Il Fantasma dell’Opera, che riprende l’ambientazione teatrale, il mondo dell’opera e un’oscura figura che trama nell’ombra con tanto di incidente alla stella del cast e conseguente recultamente della sostituta.

Ho letto che molti apprezzano Opera, e c’è chi addirittura lo mette tra i migliori film di Argento, io, perdonate la bestemmia, sono rimasto con l’amaro in bocca, ho gradito assai di più non solo i film precedenti del regista (vabbè, mi piace vincere facile…) ma pure qualche lavoro più tardo, come Il Cartaio ad esempio.

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non ti biasimo affatto giacchè il mio punto di vista su Opera coincide (perfettamente!!!) con la tua certosina analisi soprattutto la parte successiva al primo (memorabile) omicidio l’ho trovata quasi surreale:mad:, per non parlare poi del finale ambientato(Phenomena docet) in Svizzera…:oops:, l’ho visto per la prima volta grazie alla collana ‘I Maestri della Paura’ e la delusione è stata forte. Argento con Opera inaugura il suo declino artistico.

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Non mi ha mai fatto impazzire, lo trovo inferiore anche ad alcune opere successive, nonostante alcuni guizzi visivi degni dei momenti migliori.
E, probabilmente, annovera uno degli espedienti di sceneggiatura più demenziali dell’intera fotografia argentiana:

la scientifica che si accorge che i resti ritrovati dopo l’incendio non siano quelli di Santini ma quelli di un manichino dopo almeno un po’ di giorni (i testimoni, nel frattempo, vivono beatamente in una baita svizzera… se tanto mi dà tanto son passate un po’ più di tre ore dalla fine dell’incendio).

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si, pure io l’avevo notato. Che i diretti interessati vengano lasciati nella loro beata ignoranza addirittura per giorni, è veramente incredibile!

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Opera l’ho visto un volta sola, esattamente nel 1987 all’uscita in sala, e allora lo trovai semplicemente ridicolo.

Per me, oggi come allora, il periodo buono di Argento si era concluso con Suspiria. Però poi qualche anno dopo Darione mi aveva sorpreso con il buon Phenomena, quindi me ne andai speranzoso a vedere Opera che invece affossò definitivamente ogni mio interesse per il cinema di Argento.
Ancora ricordo che sulla scena con Urbano Barberini che nel finale sbuca corricchiando tipo jogging sulle amene colline svizzere, con tanto di occhio sbulbato e sottofondo hard rock malamente incollato alla scenaecco ricordo che mi scappò un “Nooo!” con tanto di testa rovesciata all’indietro. :smiley:
Per non parlare dell’epilogo “poetico” col sor Dario che regala versi tipo “…a me mme piasce ''a pioggia, l’inzetti,…”.

Che dire, sono passati tanti di quegli anni che se capita un passaggio televisivo un’occhiata gliela butto, ma con poche speranze.

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infatti!Quest’altra trovata geniale che vorrebbe essere un colpo di scena(telefonato) mi ha poi fatto ridere. Nota positiva sono gli omicidi davvero brutali, e dunque pienamente conformi allo stile di Argento, penso a quello della Tassoni che viene ‘aperta’ con un paio di forbici da sarto. Altra annotazione:avrei preferito(e visto meglio, molto molto meglio) Ian Charleson il quale nel corso dello svolgimento del plot mostra una certa ambiguità; il cast è davvero ottimo ad eccezione di Barberini totalmente fuori luogo

piccolo interrogativo da sciogliere per i più esperti:
una volta mi è stato raccontato da un amico(persona tutto sommato affidabile) che inizialmente la scena finale dei corvi che si scagliano sugli spettatori del teatro e smascherano poi l’assassinoera più lunga e più gore e sia stata pesantemente sforbiciata in sede di montaggio, è vero ciò che mi ha detto o no?? In attesa di conferme o smentite un Grazie di cuore.

tornando alle versioni dvd del cecco, va ricordato che la versione con il formato sbagliato ha anche una parte del finale con l’immagine capovolta (allo specchio).

C’è però un dubbio riguardante il 2,35:1: confrontando i titoli di testa delle due edizioni, non si notano maggiori informazioni a destra e a sinistra come dovrebbe essere, ma solo delle bande nere più grosse: corretto il difetto/specchio hanno riciclato il master con il formato sbagliato o nella versione 1,85:1 sono visibili dei dettagli sopra e sotto che al cinema erano invisibili ? Il film in origine non era girato in cinemascope.

L’ultimo grande film di Argento. Dopodichè, roba media (“Trauma”) e il tracollo a partire da “La sindrome…”. Confronti fra le varie edizioni dvd su www.dvdbeaver.com/film/DVDCompare7/opera.htm

La questione è stata affrontata sul sito di Davinotti.
La versione 1:851 dovrebbe essere stata ottenuta levando il mascherino alla corretta 2.35:1, quindi si vedono parti in più sopra e sotto, che non si vedevano al cinema.
Questo il link:
http://www.davinotti.com/index.php?forum=20002555

sulla pellicola 35 mm però non c’è nessun mascherino che nasconde il formato 1,85:1

Io lo vidi in sala, rammento benissimo il formato 2.35:1. Poi ovviamente tutto è possibile, hanno riproposto in formato widescreen pure Evil Dead che era un fullframe… quanto a Opera, visivamente è splendido. Il miglior incipit mai visto in un thriller, gli omicidi da antologia. Peccato il finale, veramente loffio.

In arrivo il mediabook della Koch Media tedesca (previsto per novembre).
Sarà un’edizione tipo quella di Inferno e Quattro Mosche Di Velluto Grigio, per intenderci.

grande!!! nonostante tutta un’Opera che apprezzo moltissimo del Darione nazionale… il suo ultimo vero bel film imho

La data di uscita è il 26 Novembre.

Il disco degli extra conterrà 3 ore di interviste e featurette nuove di zecca. Non posso ancora fare l’elenco dettagliato dei contenuti speciali ma su facebook è già trapelato qualcosa.

Suppongo che tu c’entri qualcosa, nella realizzazione di questi extra. O sbaglio?
P.S. I crucchi son diventati particolarmente attivi, nel recupero di ottimi titoli italiani del passato. .

Sì, gli extra sono tutti fatti da me. Ripeto, tutti inediti e girati nelle scorse settimane.