Operazione Paura (M. Bava, 1966)

A parte che, comunque, ho preso il bd Koch e non mi dispiace affatto…
Poi la Arrow ha tutte le carte per poter far meglio, eh.

nella descrizione del prodotto c’è un generico : “Restored 2K High Definition Transfer”… se fosse un nuovo master lo avrebbero sbandierato col solito “produced by Arrow films exclusively for this release” come ad esempio “per un pesce di nome wanda” che fa parte del lotto di settembre…

ergo resto dell’idea che sarà il cmq ottimo master koch, con encoding diverso… poi naturalmente come sempre felice di essere smentito…

Ecco un confronto tra i due BR
http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_76/kill_baby_kill_blu-ray.htm

Da quello che posso vedere il master è il medesimo ma sembrerebbe che i colori e il contrasto nella Arrow siano un pelo migliori.

Premesso che anche la Arrow mi pare “migliorabile” (ma un pizzico di nitidezza e definizione in più, rispetto alla Koch, c’è), in questo momento non ho dubbi: se devo prendere il br del film di Bava, mi affido alla label britannica senza indugio!!

Eh vabbuò, comunque il confronto tra il master crucco e l’Arrow sta a dimostrare solo una cosa: che tutto è relativo e soggettivo, basta che una società schiarisca o scurisca, accentui i colori o li attenui, sul medesimo master, che a uno sembra splendido e all’altro no…

Giustissimo quello che dici, caro Caltiki. E appunto sul fatto “come gestire un master”, ti rimando al mio post relativo a " Il signore del male"…

Questo?
Si, ok, appunto, cosa significa “vedere bene”? il concetto del “vedere bene” è assolutamente soggettivo, ciò che per te è veder bene per me può essere veder male, non c’è nessun riferimento che possa assurgere a “verità”.
E’ tutto effimero… anche al cinema la visione poteva variare in base alla copia a disposizione, a come e dove era stata stampata ecc… ma qui ci sarebbe voluto Johnnyb.
Mi sembra che molto spesso ci perdiamo a discutere sul sesso degli angeli. Poi per carità.

Sinceramente non comprendo l’intervento… certe volte facciamo le pulci alle edizioni perché manca un pelino o un pelaccio e adesso stiamo discutendo se sia opportuno o meno evidenziare rese cromatiche differenti tra due prodotti?
Detto questo, abbiamo solo detto che l’edizione Arrow ha colori più vivi e un contrasto maggiore. Questo non è soggettivo, non è lana caprina, ma sono solo fatti.
Poi se quell’edizione possa piacere o meno è una scelta personale e non si discute.
Per quanto mi riguarda, dopo aver acquistato la Koch, acquisterò senz’altro la Arrow, mi garba di più.
Qualcun altro vedo che è orientato per la Arrow. E a qualcun’altro piacerà di più la Koch, perché magari apprezza i colori meno vividi. Dov’è il problema?
E’ un pò come il “caso cromatico” di Suspiria… CDE? Synapse? Altro? Ogni edizione è diversa cromaticamente e ognuno si prenderà quella che più riterrà bella.
That’s it!

Non c’era nessuna polemica oh, semplicemente volevo fare un discorso più ampio e dire, prendendo esempio dai due diversi trattamenti Koch e Arrow,
una cosa semplice e forse banale: che in questi casi subentra il “gusto personale”, che oggettivamente non è possibile dire se un’edizione piuttosto che l’altra si avvicini di più al master originale. O hai a disposizione una copia perfetta, o ti porti in sede di transfer il regista o il direttore della fotografia, ma chiaramente per pellicole vecchie non è possibile, avendo quasi tutti tirate le cuoia…
Insomma, in questo caso posso dire che si, la Arrow “mi piace di più”, che la Koch è più scura ecc. Ma sappiamo com’era stata concepita l’opera originaria? magari voleva e doveva essere più scura, o magari no.
Per cui, volenti o nolenti, trattasi sempre di gusti personali. Diverso è il caso di master dove si interviene su graffi, spuntinature, tagli ecc. ecc. Lì il discorso è nei fatti basato sull’oggettività. Quando si tratta di resa cromatica, contrasti ecc. c’è poco da fare…

Ma certo, questo è ampiamente condivisibile.
In questo caso si stava facendo un discorso più semplice, la lavorazione su medesimo master, come tante altre volte fatto per tanti altri titoli.
Ad esempio è stato fatto anche per “La maschera del demonio”, e in quel caso è stato evidenziato il lavoro fatto dalla Koch rispetto alla Arrow a livello di luminosità e contrasto, su stesso master. E nessuno si è lamentato di questa segnalazione.
Qual è meglio? Quale corrisponde alla fotografia originaria? Non lo so e non è nemmeno questo lo scopo dell’intervento, che si limita solo ad una segnalazione, come tante altre.

Ciao a tutti! Ho letto che l’edizione Blu-Ray Arrow ha i titoli di testa errati (con il fermo immagine sulla prima vittima). Invece nella versione italiana si vedeva il fantasma della bambina e alcune immagini del paese… Sapete se anche l’edizione tedesca (Koch) ha lo stesso difetto?

cmq facendo un’analisi degli SS di dvdbeaver devo dire che secondo me koch è meglio di arrow: intanto l’encoding è gestito meglio e la grana ha più dettaglio nel bd tedesco. il grading è meno teal&orange ma qui non ho idea di quale delle due sia più fedele alla pellicola originale.

allargate queste due:

http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_76/kill_baby_kill_blu-ray_/large/large_kill_baby_kill_02_blu-ray_.jpg

http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_77/kill_baby_kill_uk_blu-ray_/large/large_kill_baby_kill_02_blu-ray_.jpg

la prima è koch, la seconda è arrow. basta guardare il cielo per vedere che la resa nel micro dettaglio è di poco superiore nell’edizione crucca.

Ti posso confermare che la versione tedesca ha la sequenza dei titoli come nella versione italiana (ovviamente con le scritte in tedesco). Purtroppo ho scoperto oggi che il bluray della Arrow ha i titoli in inglese con immagine fissa sulle punte insanguinate del cancello… Negli extra c’è la sequenza dei titoli della versione tedesca… Sono veramente incazzato… La sequenza dei titoli originali è stupenda e avendola ben presente mi ammazza il film non averla!!!
Ma perché è così sfigato 'sto film???

Bava con alle spalle la società fallita durante le riprese o appena finite riesce a fare il suo capolavoro. Si respira aria epica in questo film, dalle ambientazioni, ai personaggi e ai suoi soliti colori. Bava ci regala un incubo fitto di misteri e scaramanzia descritti come solo un Maestro come lui sapeva fare. Un film che non mi stanca mai anche dopo tante visioni. Il top

per gli amanti delle location tutto il film e’ girato nella parte vecchia del paesino di Faleria ,in stato di abbandono da tempo ,da visitare se capitate in zona vicino la piu’ blasonata Calcata!

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boh, ho trovato il blu-ray Koch usato a un prezzo ragionevole e l’ho preso consapevole dei difetti che avrei trovato, cioè con aspettative basse
ciononostante sono rimasto molto deluso perchè, a parte l’effetto sabbia che avevo messo in conto, mi sembra che ci siano tantissime scene con una definizione scarsa, in certi casi sembra quasi che i volti siano bruciati
ho fatto la comparazione con il dvd Sinister che sembra una vhs al confronto, quindi non voglio dire che non sia un upgrade significativo, ma la delizia che si prova quando si rivede un film in HD stavolta non l’ho proprio avuta

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Visto ieri sera dopo tanti anni e sono sconvolto per come sia ancora tremendamente inquietante. Dall’ultima volta che l’avevo visto davanti ai miei occhi sono passati miliardi di horror ma ieri sera ancora mi sono scoperto avere i brividi.
Al di là dell’orgasmo estetico per la fotografia e la tecnica registica di Bava (ma che caxxo combina con quella scala a chiocciola!), è ammirabile la capacità di creare un filo di tensione che attraversa il film dall’inizio alla fine con la punta del jumpscare di Melissa dentro l’armadio con la lettera in mano. Consideravo che se fossi stato uno spettatore degli anni '60 e l’avessi visto al cinema probabilmente sarei uscito dalla sala terrorizzato.
Girato in dodici giorni con una sceneggiatura minimale per me è la testimonianza principe della maestria di Bava.

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Concordo su tutto. Bava qui, per quel che mi riguarda, è al suo apice. Costruisce vera paura e non risulta per niente invecchiato, anzi. Può darsi che chi lo vide all’epoca nei cinema ebbe reazioni simili a quelle di chi vide, anni dopo, L’Esorcista. Sta di fatto che ci troviamo davanti ad un capolavoro

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