Ordet [Carl Th. Dreyer, 1955]

La narrazione ruota attorno a due famiglie di diversa estrazione religiosa e legate insieme da un legame sentimentale che intercorre tra due dei suoi membri più giovani, in mezzo le sue storie interne che entrano e si scontrano in un conflitto millenario di tensioni e dubbi spirituali combinati al tessuto sociale della piccola comunità danese.
Più lineare e dotato di uno schema da ‘commedia’ è a mio avviso minore al bellissimo “Dies Irae” anche se rimane comunque un lavoro grandioso del geniale autore nord europeo, in questo caso c’è meno spazio a ricercate soluzioni cinematografiche ma rimane comunque un raffinato esercizio di stile seppur in stile sit-com. Molto dialoghi e tanta profondità di stampo teatrale, c’è un’enfasi elevatissima nelle parole quasi a volerle soppesare per non sbagliare il suo valore emotivo.