Ordine firmato in bianco

Regìa di Gianni Manera, 1975

Con Gianni Manera, Irina Maleeva, Paola Arduini, Ivano Davoli, Mario Pisu, Lucy Chevalier, Alessandro Perrella, Tony Norton, Herb Andress, Gianni De Angelis, Ettore Ribotta


Film sulla mafia? Dovrebbe, ancora non l’ho recuperato… uscito in un paio di edizioni vhs.

Hahaha c’è dentro di tutto in questo film. Mafia? Certo, ma anche thrilling argentiano, horror (l’incubo della messa nera è inenarrabile), pellicola di denuncia alla Damiani… mitico Manera!

Visto.
Al solo pensiero mi viene da ridere:la rapina, poi gli omicidi,le filastrocche dell’assassino…non vorrei parlarne troppo per non rovinare
la sorpresa a chi lo vedrà.
Certo che quando Manera esclama “e adesso voi!” davanti al burrone
mi sono cappottato dal ridere…:smiley:

Eppure Manera ha fatto “di meglio” nel mitico Cappotto di legno,ove
ha mischiato(male) brigantaggio e mafia in un pastrocchio lungo oltre 2 ore!

ma è per caso quello in cui le vittime venivano dipinte di bianco in faccia???

Si è proprio lui.

Oddio, che film strano…non è chiaro se sia un thriller,ma non lo è,per via della suspence non da thriller, o un film di mala, che non lo è, perchè c’è poca mala…però ha un suo fascino,'sta pellicola…

rivisto stasera…
continuo a non capirci nulla…la parte thriller completamente staccata dal resto del film e poi tutta una serie di facce, situazioni deliranti e soprattutto il sibilinissimo discorso finale sulla magistratura…boh…ma quante droghe aveva presto Gianni Manera prima di girare questo film?

Per me Manera è un mito.
Troppo comico quando si concede almeno un 30% di primi piani per tutta
la durata del film :smiley:
“Qui siamo in Abruzzo…nemmeno tutti gli sbirri d’Italia ci possono trovare”
:D:D:D

perciò ribadisco che Manera si era preso tutte le droghe di questo mondo…i primi piani gli saranno serviti per dire:“Ragazzi, vedete, sono ancora sobrio!”.

Il fatto dell’esaltazione dell’Abruzzo mi pare una promozione turista che poi alla fine non lo è…:-p

Questa è una cosa che ha fatto anche in La lunga ombra del lupo e in Cappotto di legno, era proprio una sua imbarazzante follia personale.

Io dopo aver visto un paio di suoi film penso che eviterei di passare in Abruzzo anche se dovessi andare in Puglia in macchina… credo che farei il giro largo tra Lazio e Campania, piuttosto.

certamente la situazione dei primi piani è dettata dalla sua mania di protagonismo, detto in maniera seria, non c’è altra spiegazione. Il fatto dell’Abruzzo pare sia un qualcosa che, secondo lui, deve essere il punto di forza per le scene cardini del film (quando butta di sotto le due tipe), cioè Abruzzo bella regione ma anche Abruzzo regione della morte…boh…alla fine lui vuole dire tutto con niente e niente con tutto, frasona di Goethe alla fine compresa

Una foto di scena del suddetto capolavoro:

Qualche benemerito (per modo di dire) ha caricato sull’intertness una copia da 1h e 52m del film:

//youtu.be/KegsCH0ljB0

Qualcuno ha una copia di questo Capolavoro a priori?

Beh il film circola da vetuste registrazioni tv, ma c’è pure la vhs General video.

Ora poi ce l’hai pure on line, cosa vuoi di più dalla vita :tuchulcha

Effettivamente … Mi sono accorto anche che la versione sul tubo regala abbondanti jitter di riga… Slurp!