Primo film italiano girato in video in italiano. Oltre a lei ci sono due ragazzotti e un’altra ragazza che non so chi siano (ma forse uno potrebbe essere Don Tim). Eccitante come una puntata del Dipartimento Scuola Educazione con lei già pesantemente imputtanita che non sta zitta un attimo e ci canta (canta…) pure una canzone. Però il tema che fa finta di suonare al violino non è male (di Rustichelli figlio?). Da notare che l’inserto che si vede attraverso un televisore in cui lei si titilla con una rosa è girato palesemente in pellicola (si vedono pure le spuntinature).
“Pesantemente imputtanita”, è quasi poesia, Rodar. Merci beaucoup…
P.S. Viene da dire, con onesto cinico realismo: forse proprio “imputtanendosi”, la Staller si è pagata il mutuo di casa. Nessuno ha avuto il coraggio di farle domande specifiche, a tal proposito…
Come ho scritto altrove credo che non le rimanesse altro da fare. Ormai erano dieci anni che era sulla piazza e le sue provocazioni non facevano più effetto. Certo a quel punto ha dovuto dire addio a cinema, televisione (a parte qualche ospitata) e pubblicità (i tempi di Siffredi erano lontanissimi), però è stata anche la prima pornostar a vendersi molto bene.
L’idea di base non è neanche originale (mi pare ci siano altri porno americani con una premessa simile), ma la sciatteria unita alle belle musiche lo rende un’esperienza psichedelica, a patto che si guardi solo il primo e l’ultimo minuto.
Porno Poker mi pare sia il sequel diretto ambientato in una degna rappresentazione dell’inferno: uno squallido bar pieno di gente dall’aria poco raccomandabile
Ve lo dico fuori dai denti: a me Moana e Cicciolina non sono mai piaciute. Né come donne, meno che mai come pornostar. L’unica vera dea del porno italiano è e rimarrà sempre Marina. Oltre ad essere bellissima a lei piaceva veramente quello che faceva e noi ne godevamo. Anche se non altrettanto bella mi piaceva molto anche la Perrot col suo spettacolare seno (e anche lei molto vogliosa). E poi Laura Levi col suo modo di fare di una che sta tutta sulle sue, ma poi… Quelle erano pornostar! Moana e Cicciolina hanno fatto diventare tutto di maniera, non so come altro spiegarmi, e pare che il porno l’hanno inventato loro.
In buona parte, concordo sicuramente. La Staller e Moana sono state furbe, e Schicchi ancora più di loro. Con Diva Futura, il porno italiano si è “organizzato”, e non necessariamente per il meglio. Eppure, in un modo o nell’altro, è giusto averne un po’ di nostalgia. Giacche’ dopo, con l’hard “usa e getta”, girato in video, la situazione è ulteriormente peggiorata. Tutto è relativo, appunto. E più passa il tempo, più uno se ne rende conto…
P.S. La Frajese ha avuto alcuni anni “spettacolari”. La Perrot invece, aveva un corpo spettacolare. Parlando a livello di gusti personali, mi arrapava da morire la Schubert (anche se non faceva anal…sob sob!). Che volete farci, fin da piccolo mi piacevano le milf. Prima ancora che a qualcuno venisse in mente di inventare il termine…
Ormai il porno è morto. Chi lo segue più. Gli uomini sembrano tutte persone dedite alla delinquenza , mentre le donne sono rivoltanti così come si presentano (rifatte, tatuate e depilate ).
Da adolescente ho iniziato a vedere i film di Schicchi perché quelli “andavano di moda”. Cioè quelli rimediavi e quelli ti dovevi vedere, e già era tanto. Nessuno mi impressiono’ piu di tanto e lo facevo per scopi di piacere autoindotto. Solo 5 anni più tardi scoprendo tanti nomi e tante storie del passato leggendo Moana e le altre a metà anni 90 ho scoperto - e questo sì mi ha entusiasmato - tutta una quasi carboneria dell hard… In molti forse non saranno d’accordo, ma secondo me gli hard non sono di certo tutti uguali!
Nel 1984 non credo neanche esistessero videocassette dei film con Marina. La prima, in effetti, è stata Cicciolina ma c’erano anche già diversi porno americani. Solo che quelli magari apprezzandoli per altre cose (una trama degna di questo nome, due soldi in più spesi per la produzione) non mi hanno mai entusiasmato quanto a sesso. Si vedeva che quella ormai era già diventata un’industria. Anche se alcune delle attrici erano veramente molto belle. E per di più sapevano anche recitare. Però è paradossale che di quel periodo degli Stati Uniti si ricordano più gli uomini delle donne.
Donne bellissime ed eccitantissime, certo, ma non ho mai nascosto il mio ‘debole’ per Jamie Gillis (soprattutto), Harry Reems e Robert Kerman. Perché in un porno era importante potersi riconoscere in un qualche attore (e loro attori lo erano per davvero). Comunque io sarei morto per farmi Bambi Woods. Tornando a Cicciolina, così come Moana, e come dici giustamente anche te, con lei il porno diventò un’organizzazione per fare soldi e basta (Rocco ha raccontato che la prima volta che ci fece un film durante la loro scena di sesso lei era così coinvolta che si fece passare il cellulare - immagino quei mattoni tipici della fine degli anni 80 - disinteressandosi totalmente del suo partner del momento. Eppure aveva 25 cm di uccello dentro). Inoltre lei esordì quando il periodo d’oro del porno italiano era già finito. Quando c’erano Marina (lei pure dopo in realtà), Laura e Francoise (e Sabrina e Sonia e Mary), il porno italiano proponeva anche dei film che non erano esclusivamente una sequenza di sesso dietro l’altra. Qui, in Orgia atomica non c’è nessun piacere. È molto più arrapante la, almeno per me, sconosciuta ragazzotta che è l’unico altro personaggio femminile a parte Cicciolina.
In Porno poker, poi, c’è Pontello: una presenza che raffredderebbe anche il meglio disposto.
S’è capito che Pontello proprio non lo posso soffrire?
Nel 1984 esistevano eccome film di Marina in Vhs (io ne ho diversi) e alcuni furono pubblicati anche prima in formato beta (una sorta di vhs prima della vhs), in Italia e anche all estero.