Documentario di Giuseppe Bertolucci girato interamente nella stazione centrale di Milano nel 1980, ha lo stesso titolo di un film di Monicelli del 1998.
Interviste a sbandati, ubriaconi, tossicodipendenti, mignotte, ma anche ragazzine di passaggio e lavoratori della stazione.
Bello, e duro. Nudi integrali, bestemmie: roba che il cinema italiano del periodo poteva anche proporre.
Agghiacciante la ragazza eroinomane che dice “Mi sento uno scarto”. Chissà che fine avrà fatto. Meglio non pensarci.
Il film è visibile su youtube in bassa qualità e con il timecode in mezzo allo schermo, ma è stato anche pubblicato in dvd in questo cofanetto su Giuseppe Bertolucci:
Renato tante grazie della segnalazione. Non conoscevo questo splendido documentario. A prescindere dalla profonda antipatia che ho per Bertolucci devo dire che come documentarista è molto bravo. In quei anni ricordo bene la Stazione Centrale in quanto prendevo spesso il treno e molte volte andavo ad aspettare mio padre. Mi ha fatto una certa nostalgia rivedere Milano di quei anni. La stazione soprattutto di notte era un ricettacolo di un umanità persa e disperata. Di quelle persone ricordo solo uno il barbun che compare al 5 minuto l’avrò visto molte volte viveva penso in stazione e passava velocemente i treni in arrivo per scolarsi o mangiare qualcosa che era rimasto. Era molto simpatico e avrebbe potuto essere un ottimo caratterista.
Auguri a tutti.
Ops i bagordi mi hanno fulminato confondendo Giuseppe con il fratello. Conobbi Giuseppe in due occasioni l’ultima a Trieste nel 2007, durante uno speciale dedicato al cinema di Alida Valli, era una persona simpatica e alla mano. Adesso ordinerò anche il dvd … tanto che mi è piaciuto questo documentario. Era stato commissionato dalla sezione culturale del Partito Comunista Italiano.