Parola di ladro - Nanni Loy e Gianni Puccini, 1957

Wiki Imdb
MyMovies
FilmTV

Come già anticipato nell’ABC dei “Colpi all’italiana” non esiterei ad inserire in quella sezione (e di conseguenza in questa stanza del forum) il film d’esordio di Nanni Loy e Gianni Puccini. Pur essendo uscito nel 1957, ossia molto prima del filone generato dal successo dei “7 uomini d’oro” di Vicario, credo che possa essere tranquillamente considerato, se non un vero e proprio capostipite, una sorta di precursore di quel filone. La motivazione per questa inclusione è dovuta anche al fatto che il film è troppo poco comico e non eccessivamente giallo ma basato essenzialmente sulla preparazione di un colpo per rubare un gioiello inestimabile da parte di un misterioso ladro, di cui nessuno conosce l’identità, vagamente ricalcato sul personaggio letterario di Arsenio Lupin.

La pellicola, pur non risultando memorabile, è abbastanza originale nel panorama del cinema italiano dell’epoca, probabilmente favorita anche dalla scelta di ambientare la storia nel primo dopoguerra, poco prima dell’inizio del ventennio fascista. La ricostruzione della Roma dell’epoca è corretta e lo stile adottato da due registi molto sobrio e al contempo brioso e leggero nonché del tutto privo di certe sciatterie presenti nel cinema italiano del periodo e anche nella filmografia successiva di entrambi i registi.

Il cast è molto azzeccato sia per i ruoli di contorno (con un folto stuolo di caratteristi tra cui spicca Memmo Carotenuto) sia per quanto riguarda la scelta dei protagonisti, la triade Gabriele Ferzetti, Abbe Lane e Andrea Checchi, tra cui emerge sicuramente quest’ultimo, attore decisamente sottovalutato e troppo spesso relegato ingiustamente in ruoli secondari, il cui personaggio diventa il vero fulcro del film. Abbe Lane, pur non eccellendo sicuramente per doti recitative, con la sua bellezza è assolutamente funzionale al ruolo assegnatole. Forse l’unica “caduta di gusto” è durante la sua, per certi versi obbligatoria, esibizione canora in un italiano stentato che, seppure del tutto logico considerando le origini della cantante/attrice, risulta un po’ fuori luogo. Ferzetti, interprete solitamente impeccabile, risulta invece penalizzato dal fatto di essere doppiato, cosa abbastanza strana dato che lo stesso Ferzetti ha spesso doppiato altri attori.

Ottimo il dvd Medusa che presenta il film nel formato 1.33 (presumo derivato dal un originario 1.37) con un master impeccabile e privo anche del più piccolo difetto o spuntinatura. L’unico appunto forse è sui neri della fotografia che, data la moltitudine di scene notturne e con poca luce, a volte risultavano un po’ troppo profondi. Stavolta anche la fascetta del dvd, come potete vedere qui sotto, è migliore rispetto agli abituali standard della label. Tuttavia, se si è scelto di usare una foto con Abbe Lane e Andrea Checchi, perché scrivere sopra le teste dei due “Abbe Lane e Gabriele Ferzetti”? Ok, probabilmente Ferzetti è più famoso di Checchi, ma allora, visto che alla fine i protagonisti del film sono tre, perché non mettere la triade completa di nomi? Anche perché di spazio mi sembra ce ne fosse a sufficienza…

1 Mi Piace