Paura in città (Giuseppe Rosati, 1976)

Rivisto ieri sera, complice l’ondata di maltempo che da giorni qui in zona ci tiene blindati in casa. L’impressione è la stessa avuta la prima volta che l’ho visionato: nel suo genere è girato bene, alcune scene d’azione (in particolare l’inseguimento con la moto) sono efficaci, certi rimandi al western rendono il tutto più intrigante… ma poco altro. E’ il solito stereotipo del commissario di ferro e delle squadracce “Quelli della calibro 38” style; se stai al gioco ti diverti e onestamente da un action con Merli ti apsetti proprio questo. Le musiche le ho riascoltate con piacere, molto belle. Memorabili le caratterizzazioni di Cusak e Mason (quest’ultimo un po’ macchiettistico, ma tutto sommato ci sta bene).

visto ieri dopo averlo acquistato dentro il pacchetto alan young sul poliziottesco,

non male per niente,
la scena iniziale è di altissimo livello

unica pecca un merli oramai quasi parodistico, viene addirittura paragonato ad un dono di dio

Cosa non era la Dionisio in questo film…mamma mia. Notare il leggero strabismo di venere…

Vado un po’ controcorrente: ho visto per la prima volta il summenzionato film e l’ho trovato dignitosissimo, molto gradevole. Mi aspettavo la solita monnezza e invece ho visto un film con influenze (per tematiche) da polar francese, con dei buoni momenti d’azione e Maurizio Merli che non tradisce le aspettative da super-duro (pur sempre pronto a sciogliersi di fronte ad una bella donna). In più, credo che rare volte come in questa pellicola Dionisio e Merli siano stati fotografati così meravigliosamente. Rosati e la sua troupe hanno fatto un buon lavoro, altrocché. Ecco, le uniche cose che non mi piacciono sono il ricorso alla sponsorizzazione plateale praticamente in ogni scena (più che in altri film dello stesso genere) e le comparsate marchettare e annoiate del grande James Mason che non si è certo sprecato. Mi domando sempre se fosse proprio necessario infarcire queste pellicole delle famose “cariatidi”, considerando il fatto che Mason, pochi anni più tardi, parteciperà a quel capolavoro di Lumet intitolato The verdict…vederlo all’opera in Paura in città e pensare al suo ruolo di antagonista a Paul Newman mi rattrista un poco.

Paura in città è, secondo me, uno dei polizieschi italiani più violenti: le sparatorie sono coinvolgenti e crude; insomma, non sarà da premio Oscar, ma chissenefrega!

Ottima qualità audio/video del DVD AYP…un vero affare se penso che l’ho pagato circa 2,50 euro ancora sigillato! :smiley:

un altro poliziesco granitico con un maurizio merli altrettanto carico. il primo film (di quelli con merli) in cui il rapporto tra il commissario e la protagonista femminile è meno algido e marginale.

stavolta l’attore romano è costretto dalla produzione a sponsorizzare le sigarette marlboro :).

Ma bellissimo l’inizio del film quando in silenzio ed in un sotterraneo sfilano come dannati l’esercito delle carogne.

Io ho visto il film parecchi anni fa e ricordo ben poco, l’inizio era memorabile, una sfilata di carogne in un sotterraneo…non dico altro se non che ricordo vagamente un uomo che si schiera dalla parte dei giusti pur avendo sempre avuto l’opportunità di assaltare credo un treno ma che non lo aveva mai fatto perchè era un vigliacco.

no, è tutto il contrario (penso che ti riferisci al personaggio di ciryl cusack complice di lettieri-raymond pellegrin).

Sicuramente! A me i “fumettoni” piacciono anche se a volte i personaggi sono iper-caratterizzati, se il contesto del film lo consente, ben venga, però, mi pare di non aver mai visto un Merli-commissario così “perso” per una donna. :slight_smile: Mi è sembrata una cosa abbastanza realistica e non certo un’ammissione di debolezza o roba simile. Anche un duro come Murri (assolutamente feroce e spietato nei confronti dei delinquenti e non ci sono giustificazioni che tengano ai massacri) s’innamora…
Un’altra cosa che non va proprio bene nel film è che, come nei film americani coevi della serie Callaghan, non c’è condanna del poliziotto-pistolero bensì una sorta di esaltazione mitica, giustificata dalla vendetta per la morte di moglie e figlioletto. Cosa che non accadeva, ad esempio a Tomas Ravelli/Milian (Squadra volante), in cui c’era meno esaltazione e più dolore interiore. Comunque, i film con Merli sono differenti… :smiley:

Ma sì, peggio che in Squadra volante, appunto…

il finale è convenzionale ma non “polpettone” :slight_smile:

è una differenza tematica: nel poliziesco americano tutto si basa sulla semplice contrapposizione tra l’investigatore tutto d’un pezzo e i criminali che terrorizzano la città. stile western insomma.

nel poliziesco italiano entra in campo uno scenario più vasto: le contraddizioni di un Paese fatto di leggi garantiste e di attenuanti sociologiche dinanzi al dilagare di una criminalità che invece proprio da questo trae motivi per farsi beffe della giustizia.

quindi non è più solo un discorso di sceriffi e fuorilegge in un contesto metropolitano.

Una delle curiosità di questo film è la presenza sullo stesso set di Cusack e Mason per la prima volta dopo quasi trent’anni dalla loro partecipazione ad Odd man out di Carol Reed.Colgo l’occasione di questo post per rivolgere un pensiero ad uno degli attori della pellicola, scomparso questa settimana,Giovanni Elsner,che dopo qualche particina nel cinema italiano anni settanta si era reinventato conduttore radiofonico,molto popolare tra l’altro qui a Roma,grazie alla sua voce inconfondibile.

che ruolo ebbe nel film?

Interpretava il ruolo dell’agente Diotallevi,con zazzera alla Starsky.

Si hai ragione è la figlia di Cyril Cusack che parla del padre vigliacco che invece all’ultimo istante decide di assaltare il treno.

Anche se sottolineo il fatto che le sparatorie in Paura in città mi pare siano tra le più brutali del poliziesco nostrano, proprio stile western… :smt045

Riguardo Elsner, credo sia addirittura il primo film in cui lo vedo tra i protagonisti.

bè certo, se è per questo anche la corsa in moto ricorda uno sceriffo o un bounty-killer del vecchio west che insegue i fuorilegge di turno al galoppo :).

Comprato un anno fa, ho lasciato marcire il dvd influenzato dalle critiche negative. Poi l’ho visto. E mi è sembrato un gran bel film (sempre il classico Merli, ma buono) con belle scene d’azione (basti pensare all’inseguimento in moto), Silvia Dionisio, una buona regia di Rosati. Il DVD è un prodotto pregevole. Curioso il personaggio di Cusack, Giacomo Masoni, riferimento non voluto a (presente qui) James Mason?

Priceless la scena del prete illuminato dalla luce mistica.

un film da riscoprire. bellissimo il tema musicale che accompagna le scene tra silvia dionisio e maurizio merli.

http://www.youtube.com/watch?v=Sb-BOTJ_hxI

me è piaciuto abbastanza, non male, specie l’inizio, con gli evasi guidati da Pellegrin (beh, come non citare il grande e dolcissimo Omero Capanna, ma anche Loris Bazzocchi e Renato Basso Bondini?).

Bella anche la scena del prete che prova pietà per le vittime,mentre Merli l’ho trovato troppo vendicativo da un lato e stoccafisso davani alla Dionisio che gli si spogliava davanti. Cmq sì, è strabica

Gli inseguimenti non mi hanno fatto impazzire ma mi piace far notare come il luna park che si vede (non molto lontano da casa mia) è adiacente al Ponte delle Valli (Montesacro)

se ho capito bene, era proprio lettieri il responsabile del tragico episodo del passato del commissario murri.

perchè ascoltando in tv un servizio del telegiornale sull’ultima impresa di murri, lettieri afferma che stavolta bisogna chiudere i conti definitivamente con il poliziotto.

certo che è così…altrimenti non si spiegherebbe tutto lo svolgersi del film e le vendette