Regolarmente uscito.
Buono il master, titoli di testa in italiano, e durata di 1H23’ 48’’
Come al solito nel menù è presente inizio film, divisione capitoli e trailer italiano
Confermo la bontà del master (della Surf video) come da standard dei titoli Fabbri e la presenza del trailer(un piccolo capolavoro pop) della durata di 3 minuti circa come unico contenuto speciale.Insomma un acquisto che un vero appassionato di western all’italiana non può farsi sfuggire.
Preso ieri. Visto. Confermo i giudizi. Nel libretto, tra l’altro, del film si dice questo:«… «Ve la sentite di puntare su di voi?» La domanda, che nel film viene rivolta da Collins a Lanky, è la chiave di lettura principale di un film che ripropone con qualche variante, ma senza modificarne i codici, il cinico e disincantato antieroe senza nome interpretato da Clint Eastwood nei film della “trilogia del dollaro” di Sergio Leone. Come lui anche Lanky non si fida di nessuno e, soprattutto, non si appassiona particolarmente a nessuna causa che non sia il proprio benessere o la propria sopravvivenza. Per questo se proprio deve scommettere su qualcuno o su qualcosa lo fa su di sé. Cinico al punto da assistere senza battere ciglio agli assalti dei convogli che trasportano oro lasciando che i banditi di turno massacrino tranquillamente gli uomini di scorta, tiene la realtà ancor più lontana da sé grazie al potente cannocchiale perennemente montato sul fucile. Lui non si mescolacon il mondo. Grazie a una felice scelta di sceneggiatura Lanky si muove su un piano diverso da quello degli eventi dei quali è testimone e solo occasionalmente ne diventa parte attiva. A ben vedere c’è un’altra differenza rispetto al personaggio interpretato da Clint Eastwood. Lanky porta con sé una compagnia pericolosa, cioè il desiderio di vendicare il fratello. Pur non diventando un’ossessione come per gli eroi tormentati dei western di Corbucci, questa tensione ha il suo peso nella storia. Quando uccide Gus nel duello finale prova il piacere sottile della vendetta compiuta e, per la prima volta dall’inizio del film, non agisce con il distacco del professionista che dispensa la morte più per destino che per il piacere. Uccide per il gusto di uccidere, appunto…
Per il gusto di uccidere inizia con la macchina da presa puntata su un deserto in campo lungo, anzi lunghissimo, di quelli che hanno consegnato alla storia del cinema le riprese di John Ford. Sull’orizzonte galoppa senza fretta un cavaliere solitario con il sole dietro alle spalle. Un inizio più americano di così non era pensabile, ma basta la scena successiva in cui l’antieroe cinico guarda indifferente l’assalto dei banditi al convoglio dell’esercito per capire che si è trattato soltanto di una veloce citazione e non di un tradimento dei codici del western all’italiana. D’altronde una simile impostazione sarebbe in contraddizione con lo stile di Tonino Valerii il regista in assoluto più vicino e più in sintonia con il linguaggio stilistico di Sergio Leone, di cui oltre che ammiratore è stato anche collaboratore senza citazione in Per un pugno di dollari e direttore della seconda unità di regia in Per qualche dollaro in più. La stima, peraltro, è reciproca visto che il maestro sceglierà proprio lui nel 1973 per dirigere Il mio nome è nessuno, il film crepuscolare prodotto e voluto proprio da Leone che sigla la ricomposizione tra il western classico e quello all’italiana annunciando la fine di un’epoca…»
Era molto tempo che aspettavo di vedere questo piccolo gioiello di Tonino Valerii…Molto interessante l’idea di di far interpretare a Craig Hill un eroe che spara con la carabina…Veramente un ottimo film, consigliato…
Grandissimo spaghetti-w. tra i miei preferiti adoro le storie con i bounty killer,ottima la canzone cantata da Nico Fidenco,e da antologia la frase che Lo smilzo rivolge a Sanchez prima del duello Non vado mai dove posso mandare un proiettile!e il finale-inizio:D
Lo stanno trasmettendo adesso su LA NUOVA TV canale satellitare beccato per caso.
Il master trasmesso da ABchannel, cosa curiosa, differisce dal master edito in dvd in Giappone dalla Imagica per l’inizio: l’uno comincia con Craig Hill a cavallo, poi vi sono i titoli di testa con le splendide musiche di Nico Fidenco; l’altro invece comincia con i titoli e poi si vede Craig Hill nelle medesime inquadrature. La durata invece è pressoché identica (differisce di una manciata di secondi, ma bisogna considerare che il master ABchannel è inframmezzato dalla pubblicità).
Un capolavoro!!!Eccellente opera prima di Tonino Valerii,che dimostra di avere appreso pienamente la lezione di Sergio Leone nel gestire i paesaggi(stupendi!),i tempi narrativi e gli attori.Grande colonna sonora di Nico Fidenco e attori di alto livello soprattutto Craig Hill e il bel George Martin,mentre Fernando Sancho appare un po troppo poco per i nostri gusti.Da antologia il duello finale pistola vs fucile(con Hill che uccide Martin sparando nel mirino)e l’idea di nascondere i lingotti d’oro nella scala della banca.Imperdibile
Visto ieri per la prima volta…
Bel film, anche se a onor del vero mi aspettavo molto di più dopo aver letto le recensioni e i parei di altre persone…
A mio avviso,nonstante mi darete del pazzo,io di Valerii preferisco “I giorni dell’ira”.
Comunque buon film che merita sicuramente l’acquisto!
Visto ieri per la prima volta…
Bel film, anche se a onor del vero mi aspettavo molto di più dopo aver letto le recensioni e i parei di altre persone…
A mio avviso,nonstante mi darete del pazzo,io di Valerii preferisco “I giorni dell’ira”.
Comunque buon film che merita sicuramente l’acquisto!
Uscito in questi giorni con la collana della gazzetta dello sport, sinceramente mi aspettavo di piu’ , un intreccio assai meticoloso gira intorno al solito bottino che sparisce e che dire del carro blindato utilissimo eh???
Capolavoro di Valerii.
Per quanto molto meno ambizioso degli altri, il suo strepitoso esordio è forse davvero il suo western migliore, come sostiene Giusti nel suo dizionario. Proprio perché il più slegato dal tipico stile leoniano che lo contraddistinguerà nei film successivi, è infatti il suo film più originale e unico. Un film prosciugato e secchissimo, che sembra diretto dal più cinico e beffardo Don Siegel. Una saga di gelida avidità, che mette in scena uno dei personaggi più memorabili degli spaghetti western: il Lanky Fellow di un indimenticabile Graig Hill, un “buono” totalmente amorale e indifferente verso qualsiasi cosa che non siano i soldi, addirittura un analfabeta che sa leggere solo le cifre. Anche questo curioso per un regista che in seguito si farà notare per dei western pieni di istanze morali e dubbi pacifisti.
Doppiaggio
Craig Hill:Giuseppe Rinaldi
George Martin:Nando Gazzolo
Fernando Sancho:Carlo Romano(doppia anche l’attore che interpreta Stone)
Piero Lulli: Pino Locchi
Franco Ressel.Bruno Persa
George Wang:Renato Turi
Rada Rassimov:Rita Savagnone
Graham Sooty: Lauro Gazzolo
Josè Manuel Martin: Sergio Tedesco
Josè Canalejas: Manlio De Angelis
Josè Marco: Arturo Dominici
Dario De Grassi: Massimo Turci
Sancho Gracia: Ferruccio Amendola
L’attore che interpreta il telegrafista è doppiato da Vinicio Sofia
L’attore che interpreta il capitano è doppiato da Cesare Barbetti
Curiosità:Valerii subentrò in sostituzione dello spagnolo Ricardo Blasco(che aveva litigato con la produzione)e aveva scelto come protagonista un giovane attore yankee vagamente simile a Sean Connery(chissà chi era)il quale però era drogato e di conseguenza fu mandato via.Al suo posto arrivò Craig Hill,reduce da “Mani di pistolero” di Rafael Romero Marchent e dalla serie tv “Avventure in elicottero”
anche secondo me Valerii ha fatto di meglio, ma rimane comunque un buon film (bellissima la musica, e la prima scena con lui che si staglia nell’orizzonte e la musica di Fidenco)
mi è sembrato invece modesto il dvd CG, con un puntino nero che rompe i coglioni per tutto il film e (secondo me) una porzione di video mancante (è un 2.35 formalmente ma qualcosa manca, troppe le inquadrature strane)
mi sono accorto grazie a youtube che nel dvd CG questa scena è erroneamente messa dopo i titoli di testa
vedendo il film non ci avevo fatto caso ma in effetti ha più senso collocata prima dei titoli, anche se non è che sia una tragedia
in uscita per Koch Media - Italowestern Enzyklopädie No.3 assieme a pecos è qui prega e muori,1000 dollari sul nero e due once di piombo…sicuramente farò mio questo bel cofanetto !
ho fatto un veloce confronto con l’edizione della Surf e non ci sono grandi differenze tra i due master mi pare
però in quello Koch i titoli di testa vengono dopo la scena iniziale, correttamente immagino
bella l’intervista di Brass a Nico Fidenco
Bel western forse è uno dei titoli meno famosi ma che meritano di più. Ci sono rimasto male quando il protagonista uccide ad inizio film il grande Fernando Sancho . Craig Hill funziona bene nel ruolo del pistolero cinico che fa di tutto per i soldi. Il duello finale con Hill che spara in un occhio tramite il cannocchiale della carabina verrà ripreso dallo stesso regista in Vai gorilla . Un western da vedere assolutamente