In un impeto di nostalgia qualche notte fa ho rispolverato questo classicone e il suo sequel.
Il romanzo di King è uno dei miei preferiti e questa trasposizione cinematografica è per me una delle migliori che siano mai state fatte da uno dei suoi libri.
La Lambert era brava, aveva un bel gusto del macabro, girava bene e sapeva come fare paura. È un peccato che poi si sia persa in robaccia tipo certe schifezze dell’Asylum.
Il cast funziona bene tranne che per Fred Gwynne. Lui è stato mitico nei Munsters dove era perfetto ma qui, secondo me, non c’entra nulla. Lo trovo completamente fuori ruolo, fa troppe smorfie, sembra che prenda in giro tutti, è inutilmente eccessivo. La sua faccia (splendida) stava meglio in altri tipi di film, almeno secondo me. Qui rovina un po’ tutto.
Splendido invece il piccolo Miko Hughes (tra l’altro lo sapevate che è figlio di John?) e splendido soprattutto l’attore che interpreta Zelda, la sorella malata di Rachel, che in due scene indimenticabili regala cagarella a profusione.
Zelda faceva paurissima già dal libro (ricordate “Oz il gvande e tevvibile”?) ma qui è proprio al top. Quando vidi il film nei primi anni '90 me la feci sotto dalla paura e anche adesso i brividoni non mancano.
Un bel film, quindi, che esiste anche in blu ray americano e che ancora non ho.
Il dvd è accettabile anche se scarno di contenuti speciali.
totalmente d’accordo con Giorgio.
uno dei migliori adattamenti da King… un film che mette davvero i brividi (e anche il libro non scherza, anzi probabilmente è ancora più radicale e doloroso) e se è vero che bisogna elogiare la Lambert non va trascurato nemmeno il produttore: oh parliamo di Rubinstein! mica il primo cialtrone che passa e decide di manipolare lo script originale per attenuarne le punte troppo disturbanti.
e poi sì, Zelda non si dimentica.
affatto.
Per natale abbiamo deciso di vedere un classico dell’horror e la scelta è caduta su questa pellicola tratta da uno dei tanti romanzi di King. Sicuramente tra le più riuscite, lo abbiamo davvero adorato, lo ricordavamo più ‘classico’ ed invece ci va giù pesante tra inquietudine, paura, storia, ansie, terrore e personaggi strani. Menzion d’onore per Zelda, davvero agghiacciante come anche i bambini che appaiono nelle sequenze oniriche. Notare anche il quadro della casa… Anche la stranissima e paranoica governante tende a creare quel senso di disagio nella piccola comunità rurale. Bravissimo ed agghiacciante il bambino, ci sono elementi pagani (il cimitero indiano) per un tocco più arcaico ed una bella dose di gore ad alti livelli.
Si sente la mano di King alla sceneggiatura, una delle trasposizioni più fedeli dalla sua narrativa. Bellissima la canzone dei Ramones, Gwynne per me ci poteva stare (anche perché trovare un attore adatto per il ruolo di Judd era ardua, uno dei personaggi kinghiani che ho amato di più). In realtà, la recitazione in generale l’ho trovata forzata; soprattutto Rachel mi pareva troppo, boh, “di maniera”; e Louis era davvero inespressivo a volte (i migliori erano la governante e il piccolo Gage). Comunque, un horror che si riguarda sempre volentieri.
Molto bene. Il film della Lambert lo vidi in sala nell’89, in una sala che non rispettava sempre i divieti (era un vm 18, io ne avevo 15…). Dall’ultima volta che l’ho rivisto saranno passati più di 10 anni, in dvd. Adesso lo rilanciano in hd, in concomitanza con l’uscita del nuovo adattamento cinematografico…
